I migliori film del 2019 secondo Cinematographe.it

Se il 2018 aveva fruttato tantissimi film di alto livello, possiamo certamente affermare che il 2019 non ha deluso le aspettative, ma che anzi, per certi versi ha anche superato quelle dell’anno precedente, portando al cinema film di ogni genere, da togliere il respiro e lasciare un segno nel cuore di ogni spettatore. Quando un film rispecchia alcune caratteristiche non solo tecniche, ma riesce a essere impeccabile sotto ogni aspetto, noi di Cinematographe lo nominiamo Play Oro. Quest’anno di Play oro ce ne sono stati davvero tanti, ecco perché abbiamo dovuto fare una cernita e presentarvi una lista dei venticinque migliori film dello scorso anno, quelli che non potete assolutamente perdere!

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Scopriamo quali sono i 25 migliori film usciti nel 2019, da vedere secondo Cinematographe

Mathera – l’ascolto dei sassi

Mathera cinematographe.it

Al cinema solo il 21, 22 e 23 gennaio, Mathera ha conquistato noi di Cinematographe, definito nella nostra recensione come un film che dà un’occasione per scoprire la città protagonista nel suo profondo, apprezzandone la storia, le tradizioni e la gente. Prodotto da Magnitudo film e Chili, il bellissimo documentario è diretto da Francesco Invernizzi (Caravaggio – L’anima e il sangue).

Il nostro voto: 5

Il Corriere – the mule

Il corriere - The Mule cinematographe

Clint Eastwood, nonostante i suoi ottantotto anni, continua a convincere noi di Cinematographe, anche con il suo ultimo lavoro Il corriere – the mule. Nel nostro articolo, il film di Eastwood – che parla di un uomo ormai in pensione che inizia a lavorare come corriere di droga – è “puro cinema alla Clint Eastwood, un classic movie istantaneo che trasuda da ogni angolo di ripresa, ogni sfumatura di montaggio il modo di approcciarsi all’arte filmica del mito statunitense.”

Il nostro voto: 4

La casa di Jack

La casa di Jack - Cinematographe.it

Presentato allo scorso festival di Cannes, La casa di Jack è uno dei migliori lavori di Lars Von Trier, che – a detta di noi di Cinematographe – “confeziona un’opera che della violenza e del male è massima espressione, ma la cui fattura fa prevalere l’incanto sul disgusto”. Con Matt Dillon e Bruno Ganz, il film racconta la formazione e i delitti di un serial killer degli anni ’70, mentre porta avanti il suo progetto mortale mandato avanti per 12 anni.

Il nostro voto: 4

La vita in un attimo (Life Itself)

play oro, cinematographe.it

Play Oro anche per La vita in un attimo (Life Itself), presentato al LFF 2018, diretto da Dan Fogelman e al cinema dal 14 di febbraio. A noi è piaciuto così tanto questo film, perché racconta la vita con sincerità e naturalezza. I protagonisti sono Oscar Isaac e Annette Benning, presentati dalla voce fuori campo di Samuel L. Jackson.

Il nostro voto: 4.5

Il colpevole – the guilt

play oro, cinematographe.it

Il colpevole arriva dalla Danimarca e si presenta come “la più interessante e originale opera ad ispirare il discorso cinematografico di maggior coinvolgimento del 36esimo Torino Film Festival, improntato attorno al solo punto di vista dell’udito e dell’immaginazione”. Diretto da Gustav Möller non è solo un thriller, ma coinvolge un po’ tutti i generi, creando un qualcosa che vada oltre il puro intrattenimento. Protagonista è Asger Holm, che ha il turno al centralino della stazione di polizia, quando una chiamata improvvisa di rapimento stravolge il programma dell’agente, che cercherà di aiutare una donna rapita e tenuta prigioniera.

Il nostro voto: 4.1

Noi (Us)

play oro, cinematographe.it

Ancora una volta Jordan Peele conquista il pubblico e noi di Cinematographe con il suo nuovo film, uscito lo scorso 4 aprile non ha deluso alcuna aspettativa, guadagnandosi di diritto il Play Oro. Ancora una volta Peele segna le differenza tra individui, riportando alla luce un tema ancora troppo dolente per molti nel mondo: quello della discriminazione razziale. “È l’horror politico a dettar ancora legge nelle dinamiche della cinematografica di Jordan Peele, che in quel suo “Noi siamo americani” pronunciato dai doppelgänger dei protagonisti rimarca l’abissale linea di demarcazione tra un tipo di società di prima classe e la sua copia subordinata.”

Il traditore

european film awards 2019, cinematographe.it

Il film italiano all’ultimo festival di Cannes ha ottenuto non solo il consenso di tutti i critici lì alla presentazione, ma anche di noi di Cinematographe, ottenendo il Play Oro. Diretto da Marco Bellocchio, il film ripercorre gli anni più importanti della vita di Tommaso Buscetta, membro di Casa Nostra che collaborò con il giudice Falcone nella battaglia contro gli altri componenti dell’organizzazione. Il film viene definito come “permeato da un tono grottesco piuttosto insolito, nonché azzardato per il cinema italiano dei nostri tempi […] eppure in grado di caricare le immagini di una valenza simbolica eloquente e atta a raffigurare le contraddizioni e l’anima scissa e “schizofrenica” di uomini stretti nella rincorsa verso il potere ma, allo stesso tempo, anche nella rispettosissima aderenza al proprio posto nella piramide gerarchica”.

Il nostro voto: 4.2

John Wick 3 – parabellum

John Wick 3 - Parabellum

Una sola ora del terzo capitolo di John Wick è bastato per convincere noi di Cinematographe a ottenere il Play Oro. In John Wick 3 – Parabellum, il protagonista interpretato da Keanu Reeves dovrà vedersela con tutti gli assassini di New York, mentre pende su di lui una taglia di 14 milioni di dollari. Parabellum riprende il tono del primo film, tornando al divertimento allo stato puro. “La cura del dettaglio, le coreografie di combattimento, le location ricercate tra specchi e cristalli rotti, la regia eccelsa, tra carrellate e piani sequenza, con lo stacco di montaggio al punto giusto, fanno di Jhon Wick 3: Parabellum un film riuscitissimo”.

Il nostro voto: 4.2

I fratelli Sisters

cinematographe i fratelli sisters

Joaquin Phoenix si è presentato al festival di Venezia non solo con Joker, ma anche con I fratelli Sisters, il film di Jacques Audiard e altra perla di quest’ultimo anno. Western cupo e sanguinolento, è ambientato nel diciannovesimo secolo. I fratelli Eli e Charlie vengono ingaggiati per dare la caccia al chimico Hermann Kermit Warm, che ha un conto in sospeso con il capo dei fratelli. Sulle loro tracce si mette anche John Morris. Il film gioca molto con il genere che tratta, stravolgendo “gli stereotipi e le convenzioni del genere, riuscendo nel non facile intento di portare sempre lo spettatore nella direzione opposta a quella in cui avrebbe creduto di andare.”

Il nostro voto: 4

Le grand Bal

Le Grand Bal cinematographe.it

Play Oro anche per il finalista del Premio César 2018, Le Grand Bal è un documentario in cui per sette giorni e otto notti si balla danze popolari, dove più di duemila persone rispondono al richiamo della vocazione per il ballo e per la condivisione di una stessa passione. “La bellezza insita alla base del concetto – e dell’evento – del Grand Bal è proprio l’armonia sprigionata da un momento di libertà estrema, racchiusa nella volontà di voler ballare appieno e senza riserve o limiti con persone di ogni cultura, religione, sesso, età o classe sociale, al fine di riaprire uno spiraglio verso una genuina voglia di essere in contatto con il prossimo, con il mondo, e dunque essere vivi”.

Il nostro voto: 4.4

Climax

Gaspar Noé porta in scena Climax, una notte di feste e follie, con una narrazione sospesa. L’horror psicologico non è un film, ma “un’esperienza viscerale che presenta la potenza del cinema, medium dalla potenzialità assoluta, dove la componente linguistica si fonde indistinguibilmente in quella visiva”.

Il nostro voto: 4.4

Toy story 4

Anche un film d’animazione tra i Play Oro. Una delle saghe d’animazione più famose del mondo cinematografico non smentisce la sua fama anche con il quarto capitolo. Questa è una nuova entusiasmante avventura, con una trama sorprendente, che vede l’entrata del nuovo personaggio Forky. Molti pensavano che questo potesse essere solo un film per fare soldi, ma in realtà, come spiegato anche nella nostra recensione, Toy Story “non è per niente una trovata commerciale ma un film che si ritaglia con merito un posto d’onore in quella che è al momento una tetralogia”.

Il nostro voto: 4.3

La bambola assassina

la bambola assassina, cinematographe.it

Non era un film necessario, ma è stato un film che non ha toppato e che ha soddisfatto i più e anche noi. Nonostante La bambola assassina sia un film che snaturi il personaggio eliminando l’aspetto originale della possessione, riesce comunque a terrorizzare il pubblico e a tenere saldo il suo aspetto pauroso. “La Bambola Assassina è un reboot riuscito grazie alla sceneggiatura di Tyler Burton Smith che reinventa senza deturpare il materiale di partenza, proponendo una storia originale che unisce dei semplici jumpscare dal tempismo perfetto a dettagli gore che faranno disgustare anche i più preparati”.

Il nostro voto: 4.2

Midsommar

Midsommar, cinematographe.it

Altro horror tra i play oro, che si presenta come un prodotto percettivo, che si districa bene tra allucinazioni e viaggi deliranti. Ari Aster, regista di Midsommar, presenta l’instabilità di una relazione di coppia, a cui aggiunge la morte impensabile della figlia della ragazza e l’incontro con un solido gruppo identificato come comunità, le cui usanze, “la messa in atto del loro potenziale, diventano per il film l’estensione di un disagio che avanza insinuante, reso confuso dall’assunzione di sostanze alteranti, che estendono l’allucinazione dei personaggi fino a renderla stato stupefacente dell’intera pellicola”.

Il nostro voto: 5

Dolcissime

Box Office, cinematographe.it

Il film tutto italiano scritto da Marco D’Amore e Francesco Ghiaccio racconta la storia di tre ragazze che decidono di abbattere le barriere imposte dal proprio aspetto fisico, affermandosi in un ambiente scolastico opprimente. Questo è “un racconto di formazione in apparenza classico nella struttura si rivela fresco, ispirato e forte di una scrittura trascinante e di attrici alle prime armi capaci di generare una simpatia contagiosa e delle scene commoventi con una mirabile naturalezza”, che riesce a soddisfare anche noi di Cinematographe.

Il nostro voto: 4.4

Martin Eden

Martin Eden, cinematographe.it

Presentato al Festival di Venezia, Martin Eden ha come protagonista Luca Marinelli, diretto da Pietro Marcello. Il protagonista è un marinaio rozzo e analfabeta, che vive a Napoli e cerca di sopravvivere facendo qualsiasi lavoro. Conosce Elena, di cui si infatua, il problema è che i due vengono da un’estrazione sociale molto diversa e Martin cercherà di fare di tutto pur di rendersi degno del suo amore. “Il film di Pietro Marcello ha un respiro unico, affannoso, intenso, è una storia che riguarda tutti, che parla ad ognuno di noi perché racconta cosa significa raggiungere un obiettivo e sentirsi traditi dai propri sogni”.

Il nostro voto: 5

Burning – l’amore brucia

Al festival di Cannes è bruciato l’amore, ma è bruciata anche la passione di noi di Cinematographe per questo film, che si presenta come un vero gioiello. Diretto da Lee Chang-dong, il film racconta la storia di Jong-su, un fattorino che vorrebbe diventare scrittore. La sua vita però è sedentaria, spenta e senza sbocchi lavorativi. Un giorno incontra Hae-mi e tra i due nasce una storia d’amore, nel quale verrà coinvolto anche Ben, un uomo ricco e misterioso. “Il film è un sistema a circuito chiuso difettoso che trova nel cambio di registro il colpo di scena ideale. Burning sa come e quando colpire lo spettatore, incapace di prevedere gli esiti di una raffigurazione disincantata della solitudine”.

Il nostro voto: 4.8

Joker

joker, golden globes 2020 - cinematographe.it

Joker è stato senza dubbio il film dell’anno, quello più atteso e molto probabilmente quello che ha dato maggior soddisfazione, tanto da ottenere il massimo dei punti da noi di Cinematographe. La storia inedita dello storico nemico di Batman è diretta da Todd Phillips, che riesce “senza mai rinnegare il suo stile e il suo approccio cinematografico, a esaltare i paradossi e le contraddizioni dell’animo umano all’interno del dramma, a elevare il cinecomic a riflessione sociale e politica e a fondere azione, commedia e disperazione in un’opera che non dimenticheremo tanto facilmente”.

Il nostro voto: 5

Metallica & San Francisco Symphony – S&M2

Metallica & San Francisco Symphony – S&M2 cinematographe.it

Se i film non sono bastati alla nostra redazione, ecco che entrano nei play oro anche i film concerto, in particolare quello dei Metallica, insieme all’orchestra sinfonica di San Francisco, diretto da Wayne Isham. Descrivere questo prodotto come semplice concerto sembra riduttivo, questo è di fatto una vera e propria esperienza sul grande schermo, “una festa epica, un omaggio al potere catartico della musica, che trasforma la sala del cinema in un’arena della musica senza tempo, genere ed età, perché le generazioni all’interno del Chase Center di San Francisco, di cui si celebra l’inaugurazione nel migliore dei modi, sono così variegate che non si contano”.

Il nostro voto: 4.5

Vivere, che rischio

cesare maltoni

Michele Mellara e Alessandro Rossi hanno creato un film documentario su Cesare Maltoni, il coraggioso pioniere della ricerca scientifica. “Mellara e Rossi ricostruiscono l’universo di Maltoni, il quotidiano e l’avventura professionale di un uomo di scienza lungimirante, visionario, che non si è mai tirato indietro di fronte all’impegno che il suo lavoro – la sua missione – gli chiedeva. Dagli ambulatori del Policlinico Sant’Orsola di Bologna, al Castello di Bentivoglio, sede dell’Istituto Ramazzini, dai convegni internazionali alle aule del processo Marghera, ogni luogo racconta una vita di passione, consapevolezza e coraggio, un’esistenza vissuta senza clamore ma a testa alta, anche quando si trattava di misurarsi con gli interessi economici delle grandi industrie”.

Il nostro voto: 4.5

Storia di un matrimonio (Marriage Story)

storia di un matrimonio, cinematographe

Presentato al festival di Venezia e su Netflix dal mese scorso, Storia di un matrimonio è un film di vita vera, che racconta in modo naturale ciò che succede dopo la fine di una relazione: tutto il rancore, la rabbia per il fallimento e quell’amore che, lontano in un angolo di cuore resta sempre presente. Scritto da Noah Baumbach e con dei superbi Adam Drive e Scarlett Johansson, Marriage Story racconta una storia talmente vera da scuotere il pubblico per la sua sincerità. Più che la trama stessa, qui sono elogiati i due protagonisti, Adam Drive, perché “dà se stesso per salvare un rapporto, per tenere vicino il proprio figlio, per continuare a lavorare come regista nella sua compagnia di teatro”; Scarlett perché “rischiamo ogni volta di dimenticare la versatilità, e che si rinnova con una performance impeccabile, eccellente come quella del suo co-protagonista, sia nel ricordare con patimento un amore, sia incline alla più istintiva delle risate”.

Il nostro voto: 5

The irishman

the irishman cinematographe

Anche questo su Netflix, il film di Martin Scorsese racconta una storia attraverso gli anni, con i corpi che si consumano, così come le relazioni, i ricordi e i rimorsi, elementi analizzati dal regista con dovizia di particolari. The Irishman è la storia di Frank Sheeran, un sicario della mafia, coinvolto nellìomicidio di Jomy Hoffa, un leggendario leader sindacale, il cui corpo non è mai stato trovato. “The Irishman è il film più crepuscolare e intimo di Martin Scorsese […] che suggella la fine dell’epoca cinematografica degli uomini di mafia con il triste racconto di un’amicizia impossibile alla maniera di Donnie Brasco, in cui il dolore era espresso attraverso l’incompatibilità fra la vita del protagonista e quella del Lefty di Al Pacino”.

Il nostro voto: 4.6

Pinocchio

pinocchio cinematographe.it

Pinocchio è tornato al cinema e come ogni sua versione fino ad ora uscita conquista proprio tutti, anche noi! Matteo Garrone dà al pubblico un film che ripercorre tutti gli eventi più importanti del burattino più famoso di tutti i tempi, con una “poeticità talvolta grottesca delle immagini che emergono dallo schermo si intreccia al racconto di formazione più noto del mondo, adornato di una pura e profondamente meravigliosa devozione per ciò che il racconto di Collodi rappresenta e che non tralascia neanche un briciolo della bellezza made in Italy”.

Il nostro voto: 4.9

Cena con delitto – knives out

cena con delitto knives out, cinematographe

Chi mai avrebbe pensato che Cena con delitto potesse sorprendere e prendere voti così alti? Sicuramente noi di Cinematographe ce lo aspettavamo. Cena con delitto, diretto da Rian Johnson è un murder mistery divertente e brillante che rende omaggio alla grande scrittrice Agatha Christie. Protagonista è Harlan Thrombey, uno scrittore di successo che viene trovato morto dalla sua famiglia. In un primo momento tutti pensano che sia suicidio, ma ben presto una serie di indizi suggeriscono che ci si trova di fronte a un omicidio. Bisogna elogiare, in questa pellicola, la “sceneggiatura intricata ma precisa e ricca di dettagli salta tra i vari punti di vista dei numerosi personaggi, senza perdere mai il controllo. Sintomo di una scrittura consapevole e intelligente che rende Knives Out intrattenimento complesso e coinvolgente”.

Il nostro voto: 5

I figli del mare

Completiamo in bellezza la nostra lista con questo meraviglioso anime, scritto e diretto da Ayumu Watanabe e tratto dall’omonimo manga di Daisuke Igarashi. La protagonista è Ruka, una liceale rivelle, che per tutte le vacanze estive viene esclusa dalle attività scolastiche. Un giorno incontra Umi e Sora, due ragazzi apparentemente umani, ma cresciuti da studiosi e ricercatori marini. I tre faranno parte di un complesso ingranaggio più grande di loro, mentre un’anomalia stravolgerà gli equilibri dell’universo. Nonostante la trama non abbia alcuno schema predefinito, il film lascia “una sensazione molto forte e percepibile: quella di aver assistito ad una delle pellicole più dense di significati e complicate degli ultimi anni, nonché graficamente tra le più eccelse e creative di sempre”.

Il nostro voto: 4.8