Enemy: recensione del Blu-Ray del film di Denis Villeneuve

La nostra recensione della pregevole edizione Blu-ray realizzata da CG Entertainment di Enemy, film del 1993 del regista canadese Denis Villeneuve.

Fra i registi più apprezzati e celebrati degli ultimi anni, una menzione particolare la merita certamente il canadese Denis Villeneuve, capace di lasciare in pochissimo tempo una traccia indelebile in generi saturi e spesso inflazionati come il thriller e la fantascienza. Fra il successo di Prisoners e le recenti grandi produzioni Sicario, Arrival e Blade Runner 2049, questo formidabile cineasta nel 2013 si è misurato con il thriller psicologico Enemy, finito ingiustamente nel dimenticatoio in Italia, ma portato a una seconda vita da CG Entertainment, che pochi giorni fa ha rilasciato una succosa e decisamente necessaria edizione Home Video del film. Il protagonista assoluto della pellicola è uno strepitoso Jake Gyllenhaal, interprete di due personaggi identici ma dalle personalità opposte, che nel corso del racconto assumono sempre più il contorno di due facce della stessa medaglia. Ad affiancare l’attore americano sono Mélanie LaurentSarah GadonIsabella Rossellini.

Enemy

Adam Bell (Jake Gyllenhaal) è un apatico e solitario professore di storia, residente a Toronto e coinvolto in una storia fredda e spenta con Mary (Mélanie Laurent). Seguendo  un consiglio di un collega, l’uomo noleggia il DVD di un film, nel quale vede un attore identico a se stesso, accreditato come Anthony St. Claire. Adam si mette così in cerca del suo sosia. L’incontro fra Adam e Anthony, esteticamente uguali ma diametralmente opposti come carattere e stile di vita, porterà a serie e profonde conseguenze nell’esistenza di entrambi.

Enemy: fra Lynch e Saramago, il tema del doppio e dell’inconscio secondo Villeneuve

Enemy

Adattando liberamente il romanzo L’uomo duplicato del premio Nobel José Saramago, Denis Villeneuve affronta un tema particolarmente affascinante come quello del doppio, mettendo in scena una pellicola altamente simbolica e decisamente disturbante, il cui significato più intimo e profondo è intuibile o interpretabile solo dopo un’attenta riflessione o dopo molteplici visioni, alla portata di tutti grazie a questa sospirata edizione Home Video. Il caos è ordine non ancora decifrato, ci viene suggerito in apertura di pellicola, ma più che un mero enigma logico Enemy si rivela un tormentato viaggio all’interno della mente del protagonista, fondato sulle pulsioni che lo muovono, sui più nascosti desideri che lo tentano e sulle limitazioni a lui imposte dalla società.

Jake Gyllenhaal dimostra ancora una volta le sue impressionanti qualità interpretative, dando vita alla rappresentazione di due personaggi antitetici e speculari, indistinguibili fisicamente ma caratterizzati perfettamente dall’interprete americano con piccoli gesti, lievi cambiamenti del tono della voce e quasi impercettibili tic, perfetti per descrivere le diverse sfumature delle loro personalità. Due doppelgänger di stampo lynchano mossi dalla gelosia, dall’invidia e dal desiderio di aprire nuove strade per la propria esistenza. Facile peraltro accostare agli immortali capolavori di David Lynch questo piccolo grande film di Villeneuve, che come i celebrati Strade perdute, Mulholland Drive e Inland Empire poggia le proprie basi sulla psicoanalisi e su un simbolismo marcato, ma mai fine a se stesso.

Enemy gioca con le aspettative e la psicologia dello spettatore

Distanziandosi dalle opere del leggendario cineasta americano per una messa in scena minimale e per una fotografia dai toni seppia, funzionali all’immedesimazione con il problematico stato d’animo del protagonista, Enemy gioca con le aspettative e la psicologia dello spettatore, precipitandolo in un vortice di visioni, allegorie, indizi e suggerimenti, sfuggendo improvvisamente ogni volta che si avvicina a una rivelazione chiara ed esaustiva.

Cercare un’interpretazione unica e cumulativa a una pellicola così simbolica e strutturata su diversi livelli di lettura è impresa ardua e probabilmente non conforme allo spirito con cui Denis Villeneuve l’ha realizzata, per cui non ci soffermeremo né sul fatto che diversi indizi portino a pensare che Adam e Anthony siano in realtà concretizzazioni di diverse sfumature e fantasie della medesima persona, né sul significato intrinseco del minaccioso ragno che compare in alcuni momenti chiave del film a minacciare, controllare e forse indirizzare le vicende dei protagonisti.

Enemy: la caccia e la fuga da un nemico invisibile e silenzioso

Enemy è un angosciante e inquietante affresco dell’uomo moderno, stretto fra i suoi desideri più frivoli e infantili e la paura e la necessità di maturare e spendere tutto se stesso in un progetto familiare. A emergere con prepotenza è anche il controverso rapporto del presunto sesso forte con l’universo femminile, presentato di volta in volta come oggetto del desiderio o porto sicuro in cui attraccare, ma anche come possibile oppressione dalla quale fuggire o figura che controlla e indirizza in maniera silenziosa ma incontrastabile i comportamenti e le azioni dell’uomo. Un’eterna lotta fra la componente più dissoluta e lussuriosa dell’inconscio umano e le limitazioni e i compromessi imposti dalla società, ben simboleggiata da sequenze come quella nel night club e dalla lezione inerente al controllo e al totalitarismo tenuta dal professore Adam.

Fra ragnatele fisiche e mentali, desideri realizzati e sfumati, sogni, speranze e illusioni, Enemy ci racconta così la caccia e la fuga da un nemico invisibile e silenzioso, raffigurato via via dall’oppressione, da un ragno o dall’altro sesso, ma che in fondo si rivela semplicemente una parte di noi stessi che non riusciamo a comprendere, accettare o lasciare andare.

Enemy: i contenuti del Blu-ray targato CG Entertainment

Enemy

L’edizione in Blu-Ray di Enemy della CG Entertainment (acquistabile a questo link) si distingue per un video in alta definizione in formato 16/9 2,35:1 di ottima qualità e privo di vistose sbavature, e per un audio in doppia traccia italiana e inglese in DTS HD 5.1 e Dolby Digital 2.0 cristallino e privo di imperfezioni. L’apporto più rilevante arriva però dai contenuti extra, che contengono oltre 90 minuti di girato diviso fra making of e interviste,  utili a comprendere al meglio le dinamiche della realizzazione del film e lo spirito con cui il regista e gli attori si sono approcciati a un racconto tanto complesso e profondo. Un’edizione che rende giustizia e dona a nuova linfa a un film importante e centrale all’interno della pregevole filmografia di Denis Villeneuve, da scoprire e approfondire nella comodità del proprio salotto.

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Film - 4
Audio - 4
Video - 4
Extra - 4.5

4.1