Murder Mystery: recensione del film Netflix con Adam Sandler e Jennifer Aniston

La recensione di Murder Mystery, nuova commedia originale Netflix del 2019 diretta da Kyle Newachek con Adam Sandler, Jennifer Aniston e Luke Evans.

Murder Mystery è la pellicola originale Netflix del 2019 che segna l’inizio della seconda fase del contratto quadriennale di Adam Sandler con il colosso mondiale dello streaming. Il film è una commedia che strizza l’occhio ai racconti di Agatha Christie, con il semi esordiente Kyle Newachek alla regia (questo è il suo secondo lungometraggio) e, come sceneggiatore, una figura che ha fatto della sua carriera una sintesi di gialli e commedie come James Vanerbilt (Basic, Il Tesoro dell’Amazzonia, Zodiac, The Amazing Spider-Man, Truth – Il prezzo della verità).

Nel cast, ad affiancare Adam Sandler (Ubriaco d’amore), ci sono Jennifer Aniston (Friends, The Good Girl, Cake), Luke Evans (la trilogia de Lo Hobbit, La bella e la bestia), Terrence Stamp (Teorema, Priscilla – La regina del deserto, L’inglese), Gemma Arterton (Scontro tra Titani, Prince of Persia – Le sabbie del tempo), David Williams (Stardust) e Ólafur Darri Ólafsson (GGG – Il grande gigante gentile, Animali Fantastici – I crimini di Grindelwald).

Murder Mystery: la trama del film Netflix con Adam Sandler

murder mystery, cinematographe.it

Nick Splitz (Sandler) è un agente di polizia newyorkese, che non ha il coraggio di dire alla sua bellissima moglie Audrey (Aniston) di aver fallito per la terza volta l’esame per diventare detective, non potendo, per questo, mantenere la sua promessa di portarla in Europa per la luna di miele.

La tensione è però alta tra i due coniugi e Nick, non riuscendo a vedere Audrey sempre delusa, decide di mentirle sulla sua promozione e di regalarle la vacanza tanto desiderata. Doveva essere un soggiorno tranquillo e rilassante, ma sull’aereo la signora Splitz fa la conoscenza di un eccentrico nobile inglese di nome Charles Cavendish (Evans), il quale invita lei e suo marito a partecipare, come suoi ospiti, alle ricche nozze di suo zio Malcolm Quince (Stamp), che si terranno sul suo lussuosissimo yacht.

Nick e Audrey alla fine accettano, ma quello che poteva sembrare un vero colpo di fortuna si trasformerà in un’esperienza che metterà a repentaglio le loro vite quando Quince viene assassinato.

Murder Mystery: Netflix dà vita a un nuovo “scemo & più scema”

murder mystery, cinematographe.it

La pellicola è una commedia leggera senza pretese, che tenta di miscelare il cuore della commedia americana degli ultimi anni, con i suoi elementi parodistici, le sue situazioni non-sense e i suoi dialoghi “accavallati”, e gli elementi più leggeri del giallo classico.

La soluzione per far coesistere queste due anime viene individuata nei coniugi protagonisti, quasi spettatori partecipanti agli eventi che accadono (per caso si trovano sul luogo del delitto e per caso si ritrovano accusati di omicidio), tant’è che nella parte iniziale della pellicola si ritrovano spesso a commentare da esterni tutti i personaggi in cui si imbattono, evidenziando per ognuno i luoghi comuni che potrebbero ricondurli ad un giallo romanzesco. Fin qui tutto più o meno bene: la solita commediola americana, il solito duo comico, ma con la particolarità di inserirli in un contesto “mistery” (appunto), al quale si rapportano come i primi spettatori della pellicola.

Dopo lo sbarco a Monaco dallo yacht, luogo dell’assassinio, la coppia si trasforma in una demenziale Signora in Giallo a due teste e tutti gli elementi che, timidamente coesistevano (magari dandosi qualche gomitata ogni tanto), collidono definitivamente.

La commedia diventa un miscuglio di situazioni sopra le righe senza capo ne coda, in cui le vuote battute dei protagonisti diventano fuori luogo e la loro relazione insopportabile. Il film diventa noioso, irritante, finché va completamente fuori giri, non permettendo più allo spettatore di sentirsi minimamente coinvolto.

Murder Mystery: il solito Sandler stavolta fa centro

murder mystery, cinematographe.it

Adam Sandler è stato provato in tutte le salse, ma non è mai riuscito a convincere il pubblico. Tolta qualche parentesi, tipo la sua collaborazione con Paul Thomas Anderson, le sue pellicole sono sempre state dei mediocri successi, nel migliore dei casi, o dei clamorosi flop. Stavolta è successo qualcosa di diverso.

Il percorso con Netflix sembrava dover finire dopo l’accordo per quattro film, ma poi si è inaspettatamente rinnovato dopo The Meyerowitz Stories, con l’aggiunta di altri film e anche uno show di stand-up comedy. Sembrava veramente troppo però inserirlo in una produzione come quella di Murder Mystery, che travagliata è dir poco.

Infatti il copione di Vanderbilt, dopo il progetto originale del 2012, doveva essere diretto da John Madden e avere come protagonista Charlize Theron (rimasta a bordo come produttrice esecutiva). Successivamente fu acquistato dalla Disney e Kevin McDonald subentrò alla regia. Nell’aprile del 2013 il cast si arricchì di Adam Sandler, Emily Blunt e Colin Firth, ma gli agenti degli ultimi due negarono infine l’accordo. Nel settembre 2013 Anne Fletcher viene scelta come regista e i diritti furono acquistati dalla Weinstein Company. Successivamente, dopo un periodo di stallo durato qualche anno, Netflix decise di comprare il progetto e Jennifer Aniston entrò nel cast, siamo nel 2018.

Gli ingredienti per un disastro annunciato ci sono tutti no? Forse anche qualcuno di più! Eppure, nonostante il film, dal punto di vista qualitativo, ha rispetto in pieno le previsioni, dal punto di vista commerciale è stato un successo gigantesco, in quanto ha registrato il record assoluto di visualizzazioni su Netflix nei primi tre giorni di distribuzione: 30.869.863.

Regia - 1
Sceneggiatura - 1.5
Fotografia - 2
Recitazione - 2
Sonoro - 2.5
Emozione - 1.5

1.8

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