Le migliori serie TV del 2020 secondo Cinematographe.it

Quali sono le migliori serie del 2020? Noi di Cinematographe.it abbiamo stilato una lista di quelle che a nostro parere dovete recuperare!

Forse più dei film, la serialità è stata la grande compagna di un anno fuori dall’ordinario. Tra i grandi recuperi e gli immancabili rewatch molti sono stati gli inediti ad affiancare pomeriggi di lockdown e serate di coprifuoco. Tra i titoli più attesi numerosi finali di serie, proseguimenti di stagione e altrettanti esordi. Ecco dunque la nostra lista, la raccolta di serie che nel corso del 2020 abbiamo reputato di tutto interesse e meritevoli di fiducia.

1. La regina degli scacchi tra le migliori serie TV Netflix

la regina degli scacchi, cinematographe.it

Di colpo tutti scacchisti. Negli ultimi mesi del 2020 la vendita degli Scacchi e la ricerca di tutorial sul loro funzionamento ha superato ogni record possibile. La ragione? Ancora una volta una serie Netflix. Anya Taylor-Joy e il suo “gambetto di donna” sono protagoniste della mini-serie di maggior successo della storia della piattaforma. Gli ingredienti: cura maniacale dei dettagli (un vero toccasana nell’anno in cui la nuova stagione di Marvelous Mrs. Maisel è saltata) e una protagonista con difetti e virtù da leggenda.

Leggi anche La regina degli scacchi – recensione della serie TV Netflix

2. The Last Dance

The Last Dance Cinematographe.it

Il fenomeno dell’anno, almeno prima che arrivasse La regina degli scacchi. Ma che una serie ben curata su un geniaccio del gioco a pedine potesse intrigare avremmo potuto prevederlo, mentre il successo in Italia di The Last Dance, docu-serie su Michael Jordan, è del tutto inaspettato. La passione del Basket all’improvviso o una serie troppo bella per essere ignorata? Nei 10 episodi disponibili su Netflix la risposta.

Leggi anche The Last Dance, recensione della serie Netflix con Michael Jordan

3. The Eddy

the eddy

Damien Chazelle ha stretto un patto con cinema e musica: obiettivo raccontarli entrambi, con sfumature (di tonalità e colori). In The Eddy si prosegue dunque in questo percorso, ma rispetto a WhiplashLa La Land siamo nel territorio della serialità. 8 episodi jazzati nella Parigi contemporanea. Tra le protagoniste anche Joanna Kulig, attrice polacca che torna a cantare come nello splendido Cold War di Paweł Pawlikowski.

Leggi anche The Eddy – recensione della serie Netflix di Damien Chazelle

4. The Mandalorian – Stagione 2 è una delle più belle serie Disney+ uscite nel 2020

The Mandalorian 2 - Cinematographe.it

In una galassia lontana lontana…Jon Favreu e Dave Filoni si prendono carico del mondo di George Lucas per risollevarne le sorti dopo i discreti insuccessi della nuova trilogia. Il risultato è tutto per i fan. La nuova stagione di The Mandalorian conferma stili e leggerezze della prima, ma introduce una serie di plot twist a cui successive serie daranno ampio spazio di approfondimento. Con otto episodi da quaranta minuti l’uno, The Mandalorian diventa il nuovo centro della galassia Star Wars, e non solo per la dolcezza (intramontabile) di Baby Yoda aka Grogu.

Leggi anche The Mandalorian – stagione 2 – recensione finale della serie TV Disney+

5. Skam Italia – Stagione 4

Skam Italia 4 - Cinematographe.it

Una delle migliori serie TV italiane degli ultimi anni giunge a conclusione con una stagione pressoché impeccabile. Il racconto dei giovani italiani si sofferma ora su Sana (Beatrice Bruschi), giovane musulmana raccontata nella sua quotidianità. Al bando gli stereotipi e le banalità, la vita di Sana è scandagliata con la professionalità narrativa a cui Skam, in ogni sua versione, ci ha abituato. Assieme alla seconda stagione, quella dedicata a Martino (Federico Cesari), il capitolo conclusivo è il più avvincente, e non a caso raggiunge il proprio apice proprio in un dialogo tra Martino e Sana: una manciata di pagine di sceneggiatura da stampare.

Leggi anche Skam Italia – Stagione 4 – recensione della serie TV

6. Better Call Saul – Stagione 5

Breaking Bad Better Call Saul - Cinematographe.it

Lo spinoff raggiunge il numero di stagioni della serie origine, Breaking Bad, e per molti anche la sua qualità. La storia di Saul non accenna infatti a rallentare in quanto a stimoli, prospettive narrative ed evoluzioni. La seconda serie a firma Vince Gilligan è icosì già culto, anche nel suo continuo cambiare direzioni. Nella nuova stagione si è spinti ad approfondire un universo nuovo, con personaggi del tutto cambiati (anche Saul/Jimmy) o persino inediti.

Leggi anche Better Call Saul 5 – recensione del finale di stagione

7. The Midnight Gospel

The Midnight Gospel - Cinematographe.it

Un podcast visivo, una follia parlante. Diciamocelo: un trip. The Midnight Gospel è la serie che a metà lockdown ci ha fatto credere di essere del tutto impazziti. Ideata da Pendleton Ward, già mente dietro Adventure Time, racconta le interviste multidimensionali di un giovane tutto rosa, responsabile di un podcast mai visto e sentito. Allo spettatore la decisione, se guardare l’assurdità di immagini che si sommano tra colori ed eventi inaspettati o ascoltare il flusso di pensieri che accompagna l’episodio. La serie imprevista, oltre che tra le più promettenti. Iniziata vorremmo non finisse più, e speriamo sia così.

Leggi anche The Midnight Gospel – recensione della serie animata Netflix

8. After Life – Stagione 2

After Life 2, cinematographe.it

Una seconda stagione di After Life poteva non essere una buona idea. D’altronde già la prima sembrava aver chiosato, con efficacia, i propri temi. Ma stiamo parlando di un prodotto scritto e interpretato da Ricky Gervais, dunque la sorpresa di un secondo atto ancor più efficace non è poi così inaspettata. Continua il percorso di Tony nel dolore e nel ricordo della moglie Lisa, scomparsa a causa di un cancro. Il racconto prosegue dai piccoli passi già intrapresi per raccontare una rinascita, sempre senza banalità e limitando al massimo la lacrima facile. Anche se, neanche a dirlo, tenetevi accanto i fazzoletti.

Leggi anche After Life – Stagione2 – recensione della serie TV di Ricky Gervais

9. Bojack Horseman – Stagione 6

Bojack Horseman cinematographe.it

Con quale difficoltà siamo giunti a quell’ultimo episodio. Bojack contro Bojack. Uno tra i momenti più alti della televisione degli ultimi anni. Con Mr. Blue in sottofondo e le lacrime a seguire, la stagione conclusiva di Bojack Horseman mantiene la poetica degli inizi ma non dimentica che tutto nella vita cambia, e a volte finisce.

Leggi anche Bojack Horseman – stagione 6 – recensione del finale della serie TV

10. Tales From the Loop, la serie TV Amazon

Tales from the Loop - Cinematographe.it

Simon  Stålenhag è uno degli illustratore più famosi al mondo. Le sue immagini sono suggestive fantasie, sempre scisse tra utopia e distopia. Il racconto, le parole, non gli sono mai più di tanto servite. Eppure, nell’adattamento che Nathaniel Halpern ha realizzato per Amazon Prime Video sembrano trovarsi benissimo. Antologica ma con alcuni punti fissi di episodio in episodio, Tales From the Loop è un vero gioiellino di fantascienza, imperdibile anche per l’affascinante lentezza con cui si contrappone alla frenesia di prodotti simili.

Leggi anche Tales from the Loop – recensione della nuova serie sci-fi di Prime Video

11. Rick and Morty – Stagione 4

Rick and Morty, cinematographe.it

Ancora, ancora. Di Rick and Morty potremmo non stancarci mai. Soprattutto se il livello degli episodi si manterrà su quello dell’ultima stagione. La quarta, divisa in due parti, è ancora una volta una follia narrativa tra viaggi nel tempo e salti in più dimensioni. A sorprendere in Rick and Morty è però ancora una volta la sua capacità di viaggiare lontanissimi dal nostro pianeta per poterlo in realtà raccontare (e prendere in giro) con puntuale sagacia.

Leggi anche Rick and Morty – Stagione 4 – Recensione della serie animata Netflix

12. The Boys – Stagione 2

Patriota, cinematographe.it

Tra le serie preferite di Barack Obama, The Boys è, assieme al secondo capitolo del Borat di Sacha Baron Cohen, il prodotto televisivo più abile nel raccontare il cuore del trumpismo. Tra parodia del mondo supereroistico e satira politica, la nuova stagione di The Boys ha conquistato pubblico e critica. Un MCU dark o un DCEU più autoironico. La terza stagione è già stata confermata e noi non possiamo che attenderla.

Leggi anche The Boys 2 – recensione della serie Amazon

13. The Third Day

The Third Day, cinematographe.it

Uno dei prodotti televisivi più complessi dell’ultimo anno. Non parliamo di una difficoltà di sceneggiatura, come invece è stato con Dark, ma di un intreccio tra più media, linguaggi e storie. The Third Day, miniserie HBO, è infatti diviso in tre parti: Estate, Autunno Inverno. Se la prima e l’ultima coincidono con la serie, la seconda è stato invece un lungo evento teatrale trasmesso per 12 ore in diretta streaming su Facebook e Sky Arte. Un esperimento immersivo che racconta, e conferma, le possibilità multimediali della serialità. Al di là dell’ambizione, la storia con protagonista Jude Law è di tutto interesse e riesce a inquietare con le vicende di Osea Island.

Leggi anche The Third Day – recensione della miniserie HBO con protagonista Jude Law

14. Ozark – Stagione 3

Ozark 3, Cinematographe.it

Di Ozark non si parla mai abbastanza. Eppure, giunta alla terza stagione, disponibile su Netflix dal 27 marzo, la serie con protagonista Jason Bateman allarga ulteriormente la propria struttura e si annida in terreni sconosciuti. Una nuova famiglia viene posta al centro delle vicende, mentre le attività imprenditoriali nella località di Ozark si espandono.

Leggi anche Ozark – stagione 3 – recensione della serie TV Netflix

15. Perry Mason

Perry Mason - Cinematographe.it

Uno dei detective letterari più famosi di sempre trova un nuovo volto televisivo con l’omonima serie TV a firma HBO, con la partecipazione in produzione anche di Robert Downey Jr. e della moglie Susan. A vestire cappello e cappotto è Matthew Rhys, in un’interpretazione diversa dalla tradizione. Il nuovo investigatore è infatti ancora molto giovane, dunque meno sicuro di sé e particolarmente coinvolto dai demoni del proprio passato. La Los Angeles degli anni ’30 è restituita con dovizia di dettagli, anche se il centro dell’attenzione rimane un protagonista scritto per creare dipendenza nello spettatore.

Leggi anche Perry Mason – recensione della serie TV HBO in onda su Sky

16. We Are Who We Are, la serie di Luca Guadagnino uscita nel 2020 su Sky

we are who we are, cinematographe.it

Il successo internazionale di Luca Guadagnino lo porta al debutto sul piccolo schermo con una produzione HBO-The Apartment. Un cast vario e giovane (tra cui segnaliamo la figlia di Martin Scorsese, Francesca) compone un coming of age anticonformista dedicato alla GenerazioneZ. Lo stile di Guadagnino esce rafforzato dal racconto a episodi, consegnando allo spettatore un’esplorazione intima di tempi come l’identità sessuale, la maturità e l’amore.

Leggi anche We Are Who We Are – recensione della serie di Luca Guadagnino

17. Sex Education – Stagione 2

L’ironia e la leggerezza della serie TV Netflix di origini britanniche sono tra gli elementi che la rendono un vero Guilty Pleasure. A questo però aggiungiamo la capacità di portare avanti discorsi urgenti, in relazione al rispetto verso l’altro ma anche di scoperta di sé, condotti da personaggi costruiti con rigore. Nella seconda stagione proseguono gli intrecci scolastici, si complicano alcune relazioni e si pongono le basi per le nuove stagioni. Da rivedere, assieme alla prima stagione, non appena potremmo goderci dei nuovi episodi.

Leggi anche Sex Education – stagione 2 recensione della serie TV Netflix

18. Suburra – Stagione 3

Suburra_Cinematographe.it

Dal film di Stefano Sollima a una serie TV Netflix di tutto successo e rispetto. Lo show con protagonisti Alessandro Borghi e Giacomo Ferrara arriva a conclusione e accompagna i fan verso un finale dolceamaro. Al centro delle vicende troviamo ancora le grandi Istituzioni della Suburra romana, estesa sino ai palazzi del potere: Chiesa, Politica e criminalità organizzata si intrecciano mentre si cerca il “re” della Città.

Leggi anche Suburra 3 – la recensione della serie Netflix

19. Dark – Stagione 3

dark netflix cinematographe.it

Ok forse è questo l’evento dell’anno. No, aspettate, è La casa di Carta. No no è La regina degli scacchi, o The Last DanceNon sapremo mai, ma di certo in comune c’è un nome: Netflix. Proprio sulla piattaforma di streaming più nota del momento è giunto a conclusione Dark, intricata serie TV tedesca. Un finale semplicistico (troppi nodi da sbrogliare?) e una regia spesso troppo cauta ne fanno una buona conclusione ma non il capolavoro che ci si aspettava. Comunque tra le visioni più interessanti del 2020.

Leggi anche Dark – Stagione 3 – recensione della serie TV Netflix