Justice League: la storia dagli albori DC al film di Zack Snyder

Dalla nascita sugli albi DC Comics fino al cinecomic di Zack Snyder la storia e gli approfondimenti legati ai personaggi della Justice League of America.

Justice League (QUI la nostra recensione), film di Zack Snyder che riunisce per la prima volta supereroi del calibro di Batman, Superman, Wonder Woman, Flash, Aquaman e Cyborg è finalmente approdato nelle sale cinematografiche di tutto il mondo. Con una produzione difficoltosa, il cinecomic parte da un progetto che prima del DC Extended Universe era nelle mani di George Miller, una pellicola che serviva da primo capitolo per un universo esteso (Justice League: Mortal) naufragato a pochi giorni dall’inizio delle riprese. Ma quali sono e quanto sono stati rispettati gli elementi che collegano il mondo dei fumetti DC al Cinematic Extended Universe?

Justice League: l’alieno

Il ritorno di Superman nel film della Justice League è cosa certa fin dalla fine del precedente Batman V Superman, merito anche di una massiccia campagna legata al merchandising del film, il ritorno dell’Uomo D’acciaio non è un capitolo da considerare spoiler ma piuttosto da approfondire.

Se nel primo capitolo della trilogia dedicata a Superman si affrontava il tema del nuovo, di come il mondo avrebbe affrontato la scoperta di non essere soli nell’universo portando a tutti gli effetti un alieno sulla terra, il secondo capitolo affrontava le conseguenze di quella scoperta, spaccando letteralmente il mondo in due tra fiducia e distacco, e l’unico modo per accettare un eroe è vederlo morire, sacrificato per gli altri e renderlo da quel momento in poi a tutti gli effetti un Dio.

Sebbene il mondo di Justice League sia popolato da Semi Dei e Meta Umani, Superman rappresenta e ha rappresentato negli anni un faro di speranza, una luce per l’umanità: come reagisce il mondo alla scomparsa di un protettore tanto grande? Siamo dunque tornati ad essere vulnerabili?

Tutto era già racchiuso da tempo nella frase di Jor El: “Darai agli abitanti della Terra un ideale per cui battersi. Si affretteranno a seguirti, vacilleranno, cadranno, ma col tempo si uniranno a te nella luce. Col tempo, li aiuterai a compiere meraviglie.” La naturale evoluzione per il terzo capitolo è questa, è il pentimento, un punto di fine e di partenza per qualcosa di nuovo in cui credere, la seconda e ultima parte narrata principalmente nella storia a fumetti datata 1992 La morte e il ritorno di Superman.

Justice League: il detective

Batman è sempre stato un personaggio cupo, schivo, lontano dai canoni dettati da Superman e Wonder Woman ma comunque di cuore. Dopo la morte di Jason Todd (il secondo Robin) e lo stupro e successivo colpo alla colonna vertebrale di Batgirl da parte di Joker, Batman ha abbandonato quel barlume di luce penetrata nelle tenebra dall’epoca di Dick Grayson per dar spazio alla rabbia e alla vendetta come unico metodo di dialogo verso criminali e corrotti.

In Batman V Superman troviamo un Bruce Wayne insonne, tormentato dalla morte del ragazzo meraviglia e diffidente nei confronti dell’umanità e dell’alieno appena giunto sulla terra. Gli elementi che caratterizzano il personaggio nella saga cinematografica prendono spunto dalla graphic novel di Frank Miller Il ritorno del cavaliere oscuro, nonostante la contestualizzazione sia totalmente differente in quanto gli eventi narrati nella graphic novel parlano di un futuro prossimo in cui Batman non opera più da anni e Superman continua ad essere amato da tutti. 

In Justice League troviamo l’uomo, non la bestia presentata nel film precedente, un uomo vulnerabile poiché privo di superpoteri, più detective, che crede nuovamente nel mondo e negli altri, con la voglia di andare avanti e far illuminare, anche se brevemente, il suo cammino nell’oscurità.

Justice League: l’amazzone

Il film in solitario di Wonder Woman è stato l’evento di maggior successo dell’Universo Cinematografico DC, una vera sorpresa che ha unito pubblico e critica per la prima trasposizione dedicata alla Semi Dea di Themyscira. L’introduzione del personaggio in Batman V Superman è stato accolto positivamente, in quanto per la prima volta (e in una delle sequenze chiave del film) la Trinità DC finalmente si mostrava al pubblico.

Dopo aver scoperto le origini del personaggio nel film in solitario, in Justice League troviamo una Diana Prince intenta ad approcciarsi al mondo, dopo aver portato il lutto al braccio per diverso tempo (decenni è dire poco) ed essersi nascosta compie la scelta di abbracciare il suo ruolo da eroina. Ciò che Batman rappresenta per il lato umano di Superman, Wonder Woman rappresenta per il lato divino: due facce della stessa medaglia che combaciano perfettamente e danno vita a ciò che sono destinati ad essere, ovvero degli eroi che cercano il loro posto nel mondo.

Justice League: lo scienziato

Barry Allen ha trovato una buona trasposizione nella serie CW del Dc ArrowVerse The Flash arrivata quest’anno alla quarta stagione. Il Barry Allen di Justice League è decisamente diverso dalla controparte televisiva, siamo di fronte ad un personaggio che nel gergo dell’universo DC verrebbe catalogato con un “Anno Uno”, ma probabilmente anche meno: il velocista scarlatto di Central City nella trasposizione cinematografica di Zack Snyder viene presentato al pubblico quando ancora non riesce ad avere il pieno controllo dei suoi poteri, non capisce quale uso farne e in sostanza da dove provengono, ma come dice lui stesso “Colpito da un fulmine è riduttivo, è un po’ più complicata la storia”.

Già apparso fugacemente in  Batman v Superman e Suicide Squad, Flash è uno dei personaggi che più trae ispirazione dall’iniziativa editoriale The New 52 creata dalla DC Comics nel 2011 per rilanciare l’intero universo DC, un personaggio introdotto in minima parte per dare spazio agli eventi che caratterizzeranno il suo film in solitario tratto dalla saga Flashpoint.

Justice League: il re

Arthur Curry, nato metà uomo metà atlantideo, figlio di un guardiano del faro e della regina di Atlantide: un uomo che non trova il suo posto nel mondo. Così ci viene presentato Aquaman in Justice League, un pirata che vive tra due mondi, che non riesce a trovare una collocazione, con un soprannome affibbiatogli dagli abitanti del mondo terrestre e rinnegato dagli abitanti del regno sommerso di Atlantide. Come per Flash l’ispirazione per il personaggio trova il suo riscatto negli albi The new 52 scritti da Geoff Johns, autore pulripremiato che ha rivoluzionato il re dei mari facendolo entrare di diritto nell’olimpo degli eroi DC, perché c’è solo una cosa più potente del mare…il suo re.

Justice League: il cyborg

Cyborg è uno dei personaggi più difficili da portare su schermo: sconosciuto ai più e membro capace dei Teen Titans (la formazione dei giovani titani e metaumani a cui fa capo insieme a Dick Grayson e a Tim Drake) è l’elemento che collega il Cinematic Extended Universe alla saga dei fumetti legata alla nascita della Justice League e apparsa sulla serie New 52. Il cyber uomo creato da una delle Scatole Madri tanto agognate da Steppenwolf e Darkseid prende di diritto il posto di un altro membro fisso della Justice League, ovvero Shazam! (che troverà la sua trasposizione cinematografica a breve) allineando l’universo cinematografico con quello editoriale.

Justice League: le origini

Il film di Zack Snyder si colloca come punto finale di una trilogia incentrata sull’uomo d’acciaio e sull’accoglienza della nuova (cupa) versione di Batman e dell’ingresso dei meta-umani nel mondo cinematografico, una scelta che come in  Justice League: Origins e Justice League: Il trono di Atlantide ci presenta il nutrito gruppo di super eroi in fase di assestamento, un gruppo di persone dotate di superpoteri che si mostrano vulnerabili e non inattaccabili ma che possono stando insieme fare la differenza, un Justice League: Anno Uno.

BONUS: Swamp Thing e la Justice League Dark

L’idea di una trasposizione del fumetto horror Justice League Dark (di cui fanno parte membri come Zatanna, Constantine, Swamp Thing, Spettro e altri membri facenti parte del Dark Universe DC) si vocifera ormai da diverso tempo, sul progetto è al lavoro Guillermo Del Toro dal 2012. Perché parlare di questo gruppo che consiste dei membri più soprannaturali dell’Universo DC e che si occupa delle situazioni che la Justice League of America considera non degne di nota?

Perché nelle scene finali del cinecomic di Zack Snyder c’è un accenno a questo gruppo, ma in particolare al mondo verde, il mondo di cui fa parte Swamp Thing. Alec Holland è uno scienziato le cui ustioni dopo un incidente nel suo laboratorio lo hanno costretto a gettarsi nelle paludi della Louisiana, da qui il parlamento degli alberi (un gruppo di entità antiche e primordiali che regnano sul mondo vegetale del pianeta terra) gli ha conferito poteri sovrannaturali facendolo rinascere come avatar del mondo verde.

Come esiste il mondo verde, il sottile equilibrio di pace tra i mondi è bilanciato dal mondo rosso (quello della fauna) e dalla putrefazione (colui che assorbe e uccide entrambi i mondi), che sia un indizio gettato per una possibile concretizzazione dell’universo Dark DC?
Non ci resta che attendere gli sviluppi gustando i prossimi film del DC Extended Universe!