Il Ritorno del Cavaliere Oscuro: recensione del film animato

Il ritorno del Cavaliere Oscuro (The Dark Knight Returns) è una miniserie a fumetti di quattro numeri su Batman, scritta e disegnata da Frank Miller, pubblicata dall’editore statunitense DC Comics nel 1986. La vicenda si svolge in una realtà alternativa rispetto a quella degli albi normalmente pubblicati dalla DC Comics. In questo contesto i supereroi sono più vecchi di venti anni e Bruce Wayne non indossa più il costume dell’Uomo Pipistrello da dieci anni. Il fumetto ha un enorme successo tanto da cambiare radicalmente il panorama fumettistico internazionale e, dopo numerosi omaggi nelle serie animate dedicate al Cavaliere Oscuro ( nel 1998 Bruce Timm rende omaggio al Cavaliere Oscuro di Frank Miller con un episodio della serie animata Batman – Cavaliere della notte; la puntata si intitola Legends of the Dark Knight e l’episodio 46 di The Batman Reperti Archeologici, ambientato in una Gotham futura, omaggia chiaramente l’opera di Miller, con il Batman futuro dipinto come un uomo alto e muscoloso come nella graphic novel), ha avuto finalmente nel 2012 e 2013 (diviso in due parti) il suo lungometraggio animato diretto da Jay Oliva e prodotto da Bruce Timm su soggetto di Miller.

Il Ritorno del Cavaliere Oscuro

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Molte cose sono cambiate da quando Bruce ha appeso il mantello: il capo della polizia James Gordon, che ha scoperto la sua identità e col quale intrattiene una relazione d’amicizia, è ormai prossimo alla pensione; dopo una serie di interventi di chirurgia plastica, Harvey Dent, l’ex procuratore distrettuale divenuto il criminale Due Facce, è riuscito, secondo i medici, a ritrovare la sua stabilità mentale; il Joker, infine, si trova in stato catatonico all’Arkham Home, una clinica nata per sostituire il vecchio manicomio criminale. Ma qualcosa di terribile sta per tornare e il Cavaliere Oscuro deve far ritorno…

Il film di Jay Oliva è molto fedele all’opera originale di Miller pur apportando delle modifiche alla storia che comunque non vanno ad alterarne il contenuto: se nell’opera a fumetti troviamo una massiccia dose di supereroi legati al mondo DC che fanno la loro comparsa per aiutare o ostacolare il crociato incappucciato, nel film di Oliva la presenza è limitata solo a Superman e Freccia Verde (presenza obbligatoria per il finale sia del fumetto che del film – ma non vogliamo spoilerare nulla – che tra l’altro ritroviamo nella stessa identica versione anche nell’episodio 1×06 Star City 2046 della serie Tv Dc’s Legends of Tomorrow). Uno dei punti salienti de Il Ritorno del Cavaliere Oscuro sia per quanto riguarda il film sia per quanto riguarda la graphic novel è lo scontro “finale” tra il figlio di Krypton e il pipistrello di Gotham, come ama definirli Lex Luthor in Batman V Superman: Dawn of Justice; ed è proprio da quest’opera artistica immensa che lo stesso Snyder ha tratto ispirazione per il film di prossima uscita con Ben Affleck e Henry Cavill, ciò che cambia però è che qui la Justice League non vede la sua nascita ma, anzi, è formata da tempo e i membri hanno passato il testimone a nuove generazioni di eroi.

Il ritorno del cavaliere oscuro - 2

Ed è proprio sul tempo che passa, sulle nuove generazioni, sull’evoluzione e sui simboli che rimangono nonostante le persone scompaiano che il film trova il suo messaggio maggiore, in uno spettacolo emozionante senza precedenti.
Oltre a focalizzarsi sul Cavaliere Oscuro e sulla differenza di idee tra lui e Superman, Il Ritorno del Cavaliere Oscuro analizza anche la resa dei conti durata anni tra il crociato incappucciato e la sua nemesi per eccellenza, lasciando letteralmente a bocca aperta il pubblico.

il ritorno del cavaliere oscuro - 3Le animazioni sono fantastiche e pulite, presentando un prodotto maturo senza tagli o censure pensato appositamente per i fan del Cavaliere Oscuro, della graphic novel di Miller e della Dc Comics.
Come scritto in precedenza, qualche cambio a livello di sceneggiatura c’è ne Il Ritorno del Cavaliere Oscuro, ma ci troviamo comunque davanti ad un ottimo prodotto che rimane fedele nel contenuto e nel messaggio dell’opera originale facendo sperare nella possibile trasposizione del suo sequel.

il ritorno del cavaliere oscuro - 4Purtroppo i dialoghi in italiano per Il Ritorno del Cavaliere Oscuro sono totalmente assenti, ma il doppiaggio di un cast vocale straordinario arricchisce quest’opera unica che va assolutamente vista in lingua originale; un film da vedere e rivedere per vivere una delle più grandi avventure del Cavaliere Oscuro.

Regia - 5
Sceneggiatura - 5
Sonoro - 5
Emozione - 5

5

Tags: DC Comics