Biancaneve e il cacciatore: recensione

Recensione di Biancaneve e il cacciatore, rivisitazione dark della favola della principessa con pelle bianca come il latte e labbra rosse come il sangue.

La fiaba dei Fratelli Grimm rivive nel film del 2012 Biancaneve e il cacciatore che il regista esordiente Rupert Sanders rivisita in chiave cupa e dai toni fantasy. Per dare vita a questa favola dark con al centro la principessa dall’immensa bellezza che fa sfigurare tutte, scende in campo un cast gigantesco a partire da Kristen Stewart (protagonista della saga Twilight) nei panni di Biancaneve, Chris Hemsworth (il Thor degli Avengers) che qui interpreta il cacciatore e Charlize Theron (Mad Max: Fury Road) che dà vita a una perfida strega.

La trama di Biancaneve e il cacciatore mette in scena la classica storia della principessa dalla pelle candida come la neve e le labbra rosse come il sangue, ispirandosi alla fiaba datata 1819 che inizia all’interno di un reame pacifico, quando i reggenti hanno una bambina che chiamano Biancaneve. Purtroppo la regina si ammala e presto muore. Poco dopo Re Magnus, dopo una battaglia contro l’armata oscura, si innamora di una bellissima prigioniera di nome Ravenna: una giovane che ben presto si svelerà essere una malvagia tiranna. Non appena sposato il re e quindi una volta incoronata regina, Ravenna ucciderà durante la prima notte di nozze il reggente e prenderà il controllo del palazzo. Ravenna odia tutti gli uomini che approfittano della bellezza delle donne e poi le rigettano quando essa sfiorisce.

Biancaneve e il cacciatore offre un nuovo punto di vista anche sulla storia di Ravenna

Biancaneve e il cacciatore Cinematographe.it

Da qui infatti si scatena l’ossessione della tiranna per la bellezza altrui e per questo rapisce e reclude tutte le giovani del reame così da essere solo lei la più bella; Ravenna ha fatto un patto col diavolo: rimarrà giovane e servire le forze oscure. Attraverso uno specchio magico però la perfida regina scopre che c’è una ragazza più bella di lei, proprio Biancaneve, ora rinchiusa nella torre del castello. Quando arriva il momento di giustiziare la ragazza, Biancaneve però fugge e si rifugia nella foresta. Per trovarla Ravenna assolderà un cacciatore che si dovrà dirigere nella foresta oscura per trovarla e ucciderla. Il film infatti offre un nuovo punto di vista anche sulla storia di Ravenna, interpretata da una impegnatissima Charlize Theron, traumatizzata e scottata dal suo triste passato che si eleva a portatrice di un messaggio importante che riguarda l’amore per se stessi e la percezione che gli altri hanno di noi. Su Ravenna e la sua storia è stato realizzato anche uno spin-off intitolato Il cacciatore e la regina di ghiaccio.

Biancaneve e il cacciatore offre freschezza a una storia conosciuta da tantissime generazioni

Biancaneve e il cacciatore Cinematographe.it

L’intuizione di raccontare la favola di Biancaneve (non vi preoccupate ci sono anche i 7 nani) in chiave adulta e cupa è di sicuro vincente. L’approfondimento psicologico dei personaggi, in particolare della strega cattiva e del cacciatore danno freschezza a una storia conosciuta da tantissime generazioni. Inoltre anche il focus della morale si sposta in modo riuscito: se nel film d’animazione DisneyBiancaneve e i sette nani ci si concentra sul rapporto tra Biancaneve e la madre, qui ci si fa carico di una morale più elevata, ovvero la responsabilità salvifica di un popolo intero, di seguire la propria strada predestinata a far del bene, superando prove e pericoli.

Peccato che tutte le situazioni di Biancaneve e il cacciatore siano slegate e rappresentino eventi a sé. Il risultato infatti è un film piatto, con poco pathos, che non riesce a mixare in modo equilibrato la componente avventurosa e quella fiabesca/fantasy.

Regia - 2
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2
Recitazione - 2
Sonoro - 2
Emozione - 2

2