Tom Hiddleston: “sono fortunato di essere nell’MCU”

Tom Hiddleston crede che essere stato scritturato per la parte di Loki, nell'Universo Cinematografico Marvel, sia stata una gran fortuna, considerando la grandissima trasformazione dello studio da quando lui entrò nel suddetto Universo.

Tom Hiddleston è apparso in tutti e tre i film di Thor, ed è stato anche il principale villain di The Avengers. Durante una recente intervista per il suo nuovo film, Early Man, l’attore si è definito fortunato“, per aver avuto l’opportunità di creare un personaggio così affascinante nell’Universo Cinematografico Marvel.

Ecco cosa ha dichiarato esattamente Tom Hiddleston Hey U Guys:

“Non si tratta di una decisione che ho preso io, perché la cosa abbastanza casuale su Loki, è che quando mi sono unito all’Universo Cinematografico Marvel, non esisteva alcun Universo Marvel. C’era una cosa del genere, ma ovviamente era più piccolo di com’è ora. Sono così grato per aver avuto l’opportunità di farne parte. Credo che la Marvel avesse fatto solo il primo Iron Man quando sono stato scritturato per interpretare Loki, ed era proprio a metà dello sviluppo di Iron Man 2 e, adesso, sono arrivati tantissimi altri personaggi: i Guardiani, Captain America, Black Panther, Spider-Man ecc. Sono fortunato di essere nell’MCU“.

L’Universo Marvel continua a rendere Loki importante nelle sue varie storie, un’impresa che ha sorpreso perfino Hiddleston:

Ogni volta che interpreto Loki, la sfida è trovare nuovi modi di interpretarlo. È una fonte di continue sorprese per me, e non mi sarei mai aspettato tutto quello che ha fatto, quando ho iniziato a interpretarlo. Sento una grande responsabilità nel voler presentare un personaggio che le persone conoscono, anche se sono passati quattro anni da Thor: The Dark World. Tento di portarlo sempre verso nuove direzioni“.

L’attore ha affermato che spesso non sa da cosa è mosso il suo Loki:

Ho trascorso circa sei o sette anni della mia vita a chiedermi cosa volesse Loki realmente. Quando sembra arrivare a ottenere ciò che vuole – potere, approvazione, appartenenza – cambia direzione. In un certo senso, penso che questa sua particolarità sia ciò che lo rende interessante. È astuto, trasformista, e volubile, e farebbe di tutto pur di sopravvivere. È un imbroglione. Quando indosso il suo costume, il trucco e la parrucca, e mi guardo allo specchio, è come vedere un vecchio amico ormai. È come se lo conoscessi, dopo tutti questi anni“.

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