The Continental: Dal mondo di John Wick – recensione della serie TV

Profondamente debitrice dei linguaggi e delle forme estetiche tanto del cinema Tarantiniano e dello spy movie classico di John le Carré, quanto dell'universo fumettistico di Robert Kirkman e Garth Ennis, The Continental si allontana ben presto dalla trilogia di John Wick - l'opera che le ha dato vita - esplorando nuove vie e riscrivendone le origini. Moltissimi i rischi… così come le potenziali novità. The Continental: Dal mondo di John Wick è in uscita su Prime Video, a partire da venerdì 22 settembre.

Nel tentativo di rintracciare una fase recente e inaspettatamente proficua e interessante del cinema action contemporaneo, non si può che guardare all’anno 2014, come al momento in cui – tra le altre personalità coinvolte -, due grandi star del cinema hollywoodiano come Keanu Reeves e Denzel Washington hanno dato inizio a due franchise action particolarmente ambiziosi, nonché scanzonati e ultra violenti, ossia John Wick e The Equalizer, secondo alcuni rumors perfino intrecciati tra loro. Ed è proprio dall’universo creativo del primo che nasce The Continental, miniserie creata da Greg Coolidge, Kirk Ward e Shawn Simmons.

Estremamente differente dal linguaggio coreografico e stilistico elegantemente al neon e oscuro della trilogia di John Wick, che a partire dalle sue scelte di fotografia costruisce una mitologia drammatica e al tempo stesso giocosamente fumettistica attorno alla figura di Baba Yaga, in direzione di un modello action cupissimo e solo in qualche caso relativamente buffo, The Continental sceglie, fin dal suo primo episodio, intitolato Brothers in Arms – Night 1, di affidarsi ai linguaggi dello spy movie classico, guardando a John le Carré e Francis Ford Coppola, senza tuttavia escludere inevitabili riferimenti ai linguaggi pulp e pop di due autori del cinema nordamericano recente come Matthew Vaugh e David Leitch.

Così come per John Wick, anche per Winston Scott (Colin Woodel), il protagonista di The Continental, il male del passato torna senza nemmeno annunciarsi. Questioni di famiglia, dunque di sangue che non potendo arrestarsi per nessuna ragione, costringono Winston, figlio del temibile, violento e folle Cormac (un Mel Gibson costantemente sopra le righe e per questo in bilico tra l’esilarante e l’involontariamente comico) a riprendere in mano le armi, facendo ricorso a ciò che più ha imparato nel corso di un’infanzia profondamente turbolenta e traumatica: l’arte della morte.

The Raid? Sì, ma a New York

Guardando ai primi tre episodi della serie, che trova inevitabilmente nel ruolo di produttori esecutivi, gli autori della trilogia di John Wick, dunque Derek Kolstad, David Leitch e Chad Stahelski, molto poco sembra volerci ricondurre a quella forma e linguaggio action, fatto di roboanti, sensazionali, sanguinolente eppure elegantissime sequenze, poiché tutto qui si fa più grezzo, nebbioso e gustosamente vintage.

L’idea è quella di immergere il sottobosco criminale di New York e così anche i suoi killer d’alta classe, la polizia, e i piccoli clan destinati via via a formarsi per poi svanire, nel clima sociale e politico estremamente mutevole, confuso e violento degli anni ’70, tra echi di guerre non ancora cessate e dagli inevitabili strascichi ed effetti psicologici sulla popolazione americana, e questioni economiche recessive, che sotterraneamente muovono gli interessi dei protagonisti di The Continental, a partire dal villain Cormac.

Pur apparendo un’atmosfera estremamente drammatica e filmata con sguardo maturo e consapevole delle evidenti metafore proprie della struttura narrativa della serie, quella di The Continental non è in alcun modo un’ambizione accostabile ai fantasmi della psiche, perciò ai traumi e al cammino di violenza e redenzione di un Taxi Driver, né tantomeno di un’oscurità paranoide e disperata come quella di La Conversazione.

Niente di più distante. Poiché Albert Hughes e Charlotte Brändström, i due registi della serie, poggiando sull’ottima scrittura di Greg Coolidge, Kirk Ward, Shawn Simmons e Ken Kristensen, si divertono nell’intrecciare tra loro registri drammatici ed elementi gustosamente pulp e pop, scaturiti da un immaginario tanto cinematografico, quanto fumettistico, che guarda con amore e ammirazione al lavoro di autori quali Quentin Tarantino, Matthew Vaugh, Garth Ennis, Robert Kirkman, David Leitch e Gareth Evans, dando vita così ad un prodotto incredibilmente citazionista e scanzonato.

Se infatti qualche tratto della messa in scena e coreografia action incredibilmente sanguinosa, e colma di esplosioni, botte e inseguimenti dei primi tre episodi di The Continental, può apparire già vista, o quantomeno similare a qualcosa di recente, è proprio al memorabile dittico The Raid di Gareth Evans che sembra rivolgere il suo sguardo, lavorando sul connubio, costrizione claustrofobica e violenza inarrestabile, al meglio delle sue capacità – e possibilità – senza tuttavia risultarne mai realmente all’altezza.

The Continental: Dal mondo di John Wick: valutazione e conclusione

The Continental - Cinematographe

Ciò che fin dal primo capitolo di John Wick conquista e pone interrogativi, oltre all’oscuro passato dell’amabile sicario John Wick/Baba Yaga (Keanu Reeves) non può che coincidere con la mitologia dell’Hotel Continental.

Un non luogo che pur essendo profondamente radicato nella realtà urbana e metropolitana di New York, sopravvive in moltissimi altri stati e paesi del mondo, vivendo di leggi scritte – e non – capaci di sostenere fragilissimi equilibri criminali, altrimenti in preda al caos e all’istintivo desiderio di potere e sangue, pericoloso a tal punto da provocare la distruzione di ogni singola vita e forma di società.

Se dunque era lecito attendersi da The Continental uno sviluppo quantomeno approfondito e romanticamente interessato alla mitologia di quel non luogo – Il Continental – così potente e altrettanto protagonista – alla pari dello stesso Reeves – della trilogia originale dei John Wick, è bene dire che non tutte le aspettative e attese sono state soddisfatte, a causa di un interesse soltanto parziale nei confronti dello stesso, e di un affollamento nient’affatto convincente di personaggi principali e secondari che molto poco aggiungono alla solidità e originalità del prodotto.

Nota di merito alla colonna sonora che in più di un momento permette al vuoto di prendere vita e così alla noia di svanire. Complice un Mel Gibson mai così sopra le righe e pericolosamente in bilico tra una bizzarria horror certamente esagerata ed esilarante, ed un registro invece involontariamente comico che un po’ fa sorridere e un po’ fa temere per la credibilità del suo ruolo.
Non ci resta che attendere i prossimi episodi.

The Continental: Dal mondo di John Wick è in uscita su Prime Video, a partire da venerdì 22 settembre 2023.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2.5
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2.5
Emozione - 2.5

2.5