Edison – L’uomo che illuminò il mondo: recensione del biopic con Benedict Cumberbatch

Recensione di Edison - L'uomo che illuminò il mondo, film di Alfonso Gomez-Rejon del 2017 con Benedict Cumberbatch e Michael Shannon.

A quasi due anni dalla sua presentazione al Toronto Film Festival 2017, arriva nelle sale italiane il biopic Edison – L’uomo che illuminò il mondo, con la regia di Alfonso Gomez-Rejon (Quel fantastico peggior anno della mia vita, American Horror Story) e la sceneggiatura del drammaturgo Michael Mitnick (Sex Lives of our Parents).

La spiegazione del ritardo registrato nell’uscita della pellicola è da individuare nell’ormai famoso quanto grave caso Weinstein, che, avendo portato alla chiusura della The Weinstein Company, ha reso “orfani” diversi progetti più o meno prestigiosi. In questo caso i diritti del biopic sono stati acquisiti dalla 101 Studios e la pellicola è stata rimontata grazie all’intervento del produttore Martin Scorsese e successivamente ridistribuita.

edison - l'uomo che illuminò il mondo, cinematographe.it

Sebbene il lavoro di Gomez-Rejon sia una pellicola corale, tra l’altro con un cast d’eccezione, i volti principali sono quelli di Benedict Cumberbatch (Sherlock, Doctor Strange, The Imitation Game, Avengers: Infinity War) e Michael Shannon (Revolutionary Road, Animali Notturni, La forma dell’acqua – The Shape of Water). Accanto a loro ci sono attori già famosi sia sul piccolo che sul grande schermo, come Nicholas Hoult (Mad Max: Fury Road, La favorita, X-Men), Tom Holland (Captain America: Civil War, Spider-Man: Homecoming, Avengers: Infinity War, Spider-Man: Far from Home), Katherine Waterston (Vizio di Forma, Steve Jobs, Animali Fantastici e Dove Trovarli, Alien: Covenant), Tuppence Middleton (Sense8) e Matthew Macfadyen (Orgoglio e pregiudizio, Robin Hood, Anna Karenina).

Edison – L’uomo che illuminò il mondo: la trama del film

edison - l'uomo che illuminò il mondo, cinematographe.it

1880. Thomas Edison (Cumberbatch), il leggendario inventore della lampadina, è sul punto di illuminare Manhattan e, di conseguenza, sconvolgere per sempre le vite degli americani, aprendo la strada verso l’era moderna. A farne le spese potrebbe essere l’ingegnere ed imprenditore George Westinghouse (Shannon), inventore dei freni ad aria e soprattutto primo investitore del gas naturale come materia prima per l’energia e l’industria del futuro. Predizione pronta a essere stravolta proprio dall’elettricità di Edison.

Ma Westinghouse è un uomo ragionevole e, piuttosto che competere con il celebre inventore, opta per proporgli un incontro ed entrare in società insieme. Quello che non ha però considerato è il temperamento di Edison: arrogante, megalomane e cinico; talmente preso dal suo lavoro da non accorgersi delle persone che gli sono intorno. Che sia la moglie Mary (Middleton), i figli, i consigli del suo fidato consigliere Samuel Insull (Holland) o le idee di quell’eccentrico ragazzo serbo di nome Nikola Tesla (Hoult).

Indi per cui la poca inclinazione di Edison a considerare Westinghouse come un suo pari causeranno una guerra senza precedenti: da una parte la corrente continua, dall’altra quella alternata. La posta in palio è il mondo del futuro. Tutto è concesso, tutto è in gioco.

Edison – L’uomo che illuminò il mondo: i tre volti del biopic

edison - l'uomo che illuminò il mondo, cinematographe.it

Quando un progetto rimane fermo per così tanto tempo, come successo allo sfortunato film di Gomez-Rejon, si teme sempre il peggio al momento dell’uscita. “Oh mio Dio, sarà un film senza capo né coda!“, “Sono riusciti a prendere la storia di Edison e a farne scempio!“, “Non ci posso credere che un cast del genere il film non sia un capolavoro!” Ecco, niente di tutto questo.

Edison – L’uomo che illuminò il mondo è un film nel complesso mediocre, che tra una scrittura e un montaggio travagliato, un’idea di messa in scena tradizionale e senza personalità e delle prove attoriali non all’altezza della fama degli attori. Tre volti, come quelli dei protagonisti del film: Edison, Westinghouse e Tesla. Proviamo a fare un gioco.

Edison rappresenta la scrittura della pellicola. La parte più importante di un lavoro che tenta di miscelare le biografie di personaggi importantissimi con una “guerra della corrente” (The Current War è il titolo originale del film), carica di significati sulla natura dei conflitti, sui dilemmi morali in ambito scientifico e su cosa renda realmente un uomo “un inventore”. Ad amalgamare tutti questi elementi, che fuori di dubbio costituiscono un potenziale eccellente, c’è il nulla. Un semplice susseguirsi cronologico degli eventi, senza spina dorsale, colore e rilevanza emotiva. 13 anni di eventi raccontati con una velocità che sfiora la fretta, informazioni date per scontate e superficialità nei temi trattati, meritevoli invece di non poco approfondimento. Ora, il fatto che un film sia mal scritto, non rende la scrittura una parte meno importante, rende solo le sue fondamenta più fragili. Ad onor del vero c’è da dire che la stesura dello script ha superato, nel corso del travagliato periodo di gestazione della pellicola, la cifra 60 e che, come detto sopra, il film stesso è stato rimontato da capo dopo la chiusura della The Weinstein Company. Ma noi giudichiamo il risultato finale ed è mediocre.

edison - l'uomo che illuminò il mondo, cinematographe.it

Westinghouse rappresenta una regia figlia di una sceneggiatura senza mordente, che si preoccupa solo di fare “il compitino”. Risulta quindi quanto più possibile classicamente hollywoodiana, lasciando le sue digressioni autoriali a dei tentativi di rifarsi al The Prestige di Nolan, ma con il risultato di scimmiottarlo e basta. Eppure è forse l’unico elemento capace di dare quanto meno eleganza al film, a discapito di una fotografia desiderosa di vivere del contrasto buio/luce per trasmettere al pubblico l’importanza dell’avvento dell’elettricità, ma che regala solo penombra. Un elemento sobrio, ma pratico e onesto, come l’imprenditore impersonato da Shannon.

Infine siamo a Tesla, la recitazione. Il cast è notevole, c’è poco da dire, specialmente il tridente Cumberbatch, Shannon, Hoult rappresenta quella che senza dubbio è una punta di diamante. Eppure, anche per colpe loro, ma soprattutto per la scrittura (eccola ancora), essi non riescono a dare il giusto mordente ai loro personaggi. Cumberbatch porta su schermo un Alan Turing più umano e meno nevrotico e Shannon (probabilmente il migliore dei tre) si limita a fare l’americano tutto di un pezzo, dalla parlata decisa e dallo sguardo fiero. Dulcis in fundo Hoult, il cui Tesla doveva costituire l’elemento in grado di far saltare il banco, è talmente tenuto ai margini del campo di battaglia da continuare a risultare una macchietta anche quando dovrebbe comandare l’attacco finale.

Edison – L’uomo che illuminò il mondo è una pellicola che racconta una storia dal potenziale enorme e con un cast decisamente preparato, ma finisce col vanificare tutto con una scrittura problematica e una regia mediocre, dando vita a un biopic minore e dimenticabile.

Nelle nostre sale dal 18 luglio, il film è un’esclusiva per l’Italia Leone Film Group, distribuito da 01 Distribution.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2.5
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2.5
Emozione - 2.5

2.4