True Spirit: recensione del film Netflix su Jessica Watson   

La storia vera e l’incredibile impresa di Jessica Watson, la persona più giovane a circumnavigare il globo in barca a vela senza scalo e assistenza, nel biopic avventuroso diretto da Sarah Spillane. Dal 3 febbraio 2023 su Netflix.

Ci sono imprese talmente incredibili che meritano di essere raccontate e quella alla base della trama del film True Spirit su Jessica Watson, la  velista australiana classe 1993 di Gold Coast, è una di queste. All’età di sedici anni ha compiuto la circumnavigazione del globo in solitaria senza scalo e assistenza  in soli 210 gironi, diventando la persona più giovane a riuscirci. Un’impresa difficile e rischiosa, che sollevò non poche perplessità a causa dell’età e della sua scarsa esperienza di navigazione oceanica. Tre giorni prima di compiere diciassette anni, quando il calendario segnava il 15 maggio del 2010, la ragazza fece ritorno a Sydney, dopo essere miracolosamente sopravvissuta a sette ribaltamenti e avere attraversato l’Oceano Pacifico, l’Atlantico e infine l’Indiano, affrontando venti di burrasca, onde mostruose di 18 metri e iceberg. Il tutto a bordo di un 24 piedi battezzato Ella’s Pink Lady, rimesso in mare in fretta e furia dopo un incidente a seguito di una collisione notturna con un mercantile avvenuto durante le prove che lo aveva seriamente danneggiato, ritardando la partenza.

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True Spirit porta sullo schermo l’impresa sportiva di una ragazza di soli sedici anni capace di circumnavigare il globo in 210 giorni

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Ciò le permise di strappare momentaneamente il primato al precedente detentore, il connazionale Jesse Martin, un altro giovanissimo asso della navigazione che portò a casa il record quando di anni ne aveva compiuti diciotto. Complessivamente, però, il viaggio fu più corto delle 21.600 miglia nautiche richieste per poter parlare di una circumnavigazione, motivo per cui il record non fu omologato, ma l’impresa fu comunque notevole e le valse riconoscimenti importanti. Un’impresa, questa, raccontata dalla sua stessa protagonista in un libro e più di recente in un film targato Netflix dal titolo True Spirit, rilasciato dalla piattaforma a stelle e strisce il 3 febbraio 2023.

True Spirit è il capitolo di una biografia e una cronaca romanzata a metà strada tra il dramma e il racconto d’avventura

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A firmarne la regia la cineasta, sceneggiatrice e attrice Sarah Spillane, qui alla sua opera terza dopo This Life e Around the Block, che lo ha scritto a sei mani con Rebecca Banner e Cathy Randall. La trama della pellicola è incentrata ovviamente sull’impresa portata a termine dalla protagonista, qui interpretata da Teagan Croft, nel cast insieme a nomi del calibro di Cliff Curtis e del premio Oscar Anna Paquin (non protagonista a soli 11 anni per il ruolo di Flora in Lezioni di piano), rispettivamente nei panni del coach e della madre. Un’impresa che occupa la stragrande maggioranza della timeline, che diventa a sua volta il capitolo di una biografia e una cronaca romanzata a metà strada tra il dramma e il racconto d’avventura. Quest’ultimo rappresenta l’ennesima odissea marittima ad approdare sullo schermo, con True Spirit che, partendo da una vicenda vera, offre al fruitore di turno una storia di coraggio, determinazione e grandi sogni che si trasformano in realtà. Una storia che nel suo mentre è diventata non solo una sfida sportiva e con se stessi, ma anche una lotta per la sopravvivenza dell’essere umano contro la furia della natura. Lotte che al cinema se ne sono viste di svariate, con la mente che riporta alla mente film e documentari come All Is Lost, Resta con me, Kon-Tiki, Alla deriva – Adrift, Deep Water – La folle regata, Il mistero di Donald C., Stretti al vento – Storie di navigazione in solitario, Relentless e Coyote: The Mike Plant Story.

Un banalissimo film per famiglie, costruito a tavolino con il solo scopo di inumidire le gote degli spettatori

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Insomma, non è la prima e non sarà sicuramente nemmeno l’ultima volta visti i precedenti appena elencati che un’impresa marittima da impossibile si tramuta in possibile per poi approdare su uno schermo. Eppure c’è una sostanziale differenza che pone True Spirit uno o più gradini al di sotto dei suddetti titoli e quel qualcosa è il tono quasi favolistico con il quale le autrici dello script, compresa la regista, riescono a mutare una storia potenzialmente avvincente, coinvolgente e dai molteplici risvolti emotivi in un banalissimo film per famiglie, talmente americanizzato ed edulcorato da sembrare fastidiosamente costruito a tavolino con il solo scopo di inumidire le gote degli spettatori e fargli consumare più kleenex possibili durante un racconto strappa lacrime. Tutto condito con una colonna sonora che sottolinea invece che avvolgere e accompagnare, effetti poco speciali (vedi quelli usati per dare forma alle tempeste) e una morale urticante. Un mix, frutto di scelte drammaturgiche e tecniche, che depotenzializza una pellicola che avrebbe potuto restituire la straordinarietà di un’impresa e che invece la rievoca solo in maniera meramente cronachistica.

Regia - 1.5
Sceneggiatura - 1.5
Fotografia - 2
Recitazione - 2
Sonoro - 2
Emozione - 1

1.7

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