Uma Thurman svela le molestie da parte di Harvey Weinstein

Dopo mesi di riservatezza, Uma Thurman svela quanto avvenuto con Harvey Weinstein, dicendosi frustrata per aver continuato a lavorare con il produttore nonostante le molestie subite, potenzialmente portando molte attrici a fidarsi di lui.

Dopo mesi, Uma Thurman ha deciso di farsi avanti e descrivere ciò che avvenne con Harvey Weinstein ai tempi del successo di Pulp Fiction.

L’attrice aveva già parlato di Harvey Weinstein, affermando che non valesse “neanche una pallottola,” e aveva promesso che avrebbe portato a galla la sua esperienza personale al momento opportuno. A quanto pare, il momento è arrivato e, in un articolo del New York Times, Uma Thurman ha gettato luce sull’episodio, ritenendo responsabili i suoi agenti della Creative Artists Agency.

Uma Thurman ricorda come, reduce dal successo di Pulp Fiction, fosse stata invitata nella stanza di un hotel parigino da Weinstein, che dopo averla fatta entrare l’avrebbe condotta nella sauna privata togliendosi l’asciugamano che gli cingeva la vita. L’attrice lasciò immediatamente la camera, ma poco tempo dopo, incontrò nuovamente il produttore al Savoy Hotel di Londra, dove Weinstein l’avrebbe spinta a terra tentandosi di strusciarsi su di lei, provando a denudarsi e compiendo “ogni genere di cosa spiacevole.” La star di Kill Bill sottolinea comunque come l’uomo non abbia usato tutta la sua forza, costringendola.

Un rappresentante di Harvey Weinstein ha prontamente definito false le dichiarazioni di Uma Thurman, che tornò dopo un breve lasso di tempo nell’hotel inglese, minacciando il produttore di raccontare tutto, al che l’ex Re Mida di Hollywood le avrebbe risposto che, se avesse agito così, lui le avrebbe rovinato la carriera, lasciando l’attrice scossa e arrabbiata. La Thurman si è detta anche rammaricata del fatto che molte altre donne siano state successivamente abusate da Weinstein, portate forse a fidarsi di lui perché attrici come lei si erano rivelate ancora disposte a lavorarci assieme. Il produttore ha confermato al New York Times di essersi scusato con Uma Thurman all’epoca per averne “interpretato male i segnali.” Anche la CAA si è recentemente scusata con tutti i clienti che sono stati lasciati soli di fronte a simili vicende.