Martin Scorsese critica Rotten Tomatoes ed elogia Madre!

Martin Scorsese non è felice degli aggregatori come Rotten Tomatoes e del modo in cui il pubblico ha smesso di godersi i film al cinema.

Alle critiche di siti quali Rotten Tomatoes si aggiunge la voce del leggendario Martin Scorsese, che ha puntato il dito contro il sito come hanno fatto altre figure del cinema quali Meryl Streep e Brett Ratner.

Riferendosi a compagnie che hanno lo scopo di fare ricerche di mercato, come Cinemascore, inaugurato a fine anni ’70, e “aggregatori” online come Rotten Tomatoes, Martin Scorsese ha parlato di realtà che non hanno “niente a che fare con la vera critica cinematografica. Secondo il regista di Toro Scatenato, questi siti valutano i film come si valuterebbe “un cavallo a una corsa” o “un ristorante nella guida Zagat”; “non hanno assolutamente niente a che fare con la creazione né il modo intelligente di vedere i film” fermandosi all’aspetto industriale del cinema.

Martin Scorsese ha proseguito portando l’esempio di Madre!, film di Darren Aronofsky che ha ricevuto una F su Cinemascore, affermando che il pubblico “sembrava quasi provare gioia” per la stroncatura; gli spettatori avrebbero lasciato a casa “l’esperienza del guardare Madre!, che Scorsese ha elogiato soffermandosi sulla bellezza della messa in scena e della recitazione, in un film in grado di unire “horror, commedia nera, elementi biblici, fiaba con un avvertimento.”

Il discorso di Martin Scorsese non è affatto campato in aria e, facendo un giro su Internet, si ha effettivamente la sensazione che ormai il pubblico non voglia o non riesca più a godere del cinema in quanto esperienza condivisa e al contempo unica nel buio di una sala; non si vede l’ora di scrivere e far sapere la propria opinione, lanciandosi in invettive o elogi del film appena visto senza nemmeno il tempo o il desiderio di ragionare su ciò che si è appena vissuto. Il cineasta americano, tuttavia, non è totalmente avverso alle nuove realtà che si affacciano sul mercato, dal momento che il suo nuovo film, The Irishman, è prodotto da Netflix, piattaforma di streaming spesso criticata dal settore per le sue strategie di distribuzione.