Il gioco di Gerald: Mike Flanagan spiega il controverso finale del film

Il regista Mike Flanagan ha spiegato il perché della scelta del controverso finale del film tratto dal libro di Stephen King

Nel complesso, il 2017 è stato un anno piuttosto buono per gli adattamenti cinematografici e televisivi delle opere di Stephen King. Mentre La Torre Nera si è rivelato un flop e The Mist è stata annullata dopo una sola stagione, la versione di IT del regista Andy Muschietti si è rivelata rapidamente un successo, accingendosi a superare i 300 milioni di dollari d’incasso al box office nazionale. Sul piccolo schermo, l’adattamento di Mr. Mercedes da parte di Audience Network è stato ben accolto, e ha anche riservato un cameo di King stesso. A competere con IT c’è però anche l’ultimo adattamento del 2017 di un’opera del maestro, Il gioco di Gerald (recensione).

Il film originale Netflix è diretto e co-scritto da Mike Flanagan. La storia è incentrata su Jessie (Carla Gugino) e Gerald Burlingame (Bruce Greenwood), una coppia sposata che cerca di riaccendere la passione con un piccolo gioco sessuale, mentre si trova nella sua baita di montagna. Purtroppo, le cose si volgono al peggio, e Gerald finisce per morire a causa di un attacco di cuore. Ciò fa sì che Jessie si ritrovi legata nel letto, senza alcuna reale speranza di salvarsi. Se vuole farlo, deve escogitare un modo da sola.

Il gioco di Gerald: perché quel finale?

Mentre le reazioni di critica e pubblico a Il gioco di Gerald sono state molto positive, un elemento di dibattito resta il finale del film. Ad un certo punto Jessie inizia a cedere mentalmente, soffrendo di allucinazioni. Un paio di volte, incontra una figura minacciosa chiamata The Moonlight Man, che sembra rappresentare un’ulteriore allucinazione. Dopo che Jessie riesce a fuggire dalla sua schiavitù e tornare a casa, scopre che questo mostro era in realtà un serial killer reale e poi lo affronta personalmente. Mentre alcuni spettatori hanno trovato questo espediente narrativo un modo sconcertante per concludere il film, Flanagan ha recentemente spiegato a Bloody Disgusting perché ha ritenuto necessario concluderlo in questo modo:

“Era qualcosa che ho amato, quando ho letto il libro. So che mi sarei ritrovato a dividere i fan del libro, così le persone che hanno odiato quell’epilogo nel romanzo lo odiano nel film. Mi aspetto pienamente che l’epilogo costituisca l’elemento che fa dire al pubblico “Oh, ero così coinvolto nel film e poi (sospiri) è finito”. Ma è così che è successo nel libro. Non c’è mai stato un momento in cui ho sentito che fosse giusto fare il film senza quel finale, nel bene o nel male”.

E voi? Cosa pensate del finale de Il gioco di Gerald? Fatecelo sapere nei commenti!