Vi presento Joe Black: 7 curiosità sul film con Brad Pitt

L’amore e la morte posti su due binari che invece che correre paralleli si intersecano e si ostacolano a vicenda. È questo il nucleo, il centro nevralgico di un’opera che, pur essendo stata accolta in maniera biunivoca e aver ricevuto aspre critiche soprattutto per la sua lunghezza, a 25 anni dalla sua uscita fa ancora parlare di sé. Con Vi presento Joe Black, Martin Brest torna in cabina di regia 14 anni dopo Beverly Hills Cop – Un piedipiatti a Beverly Hills e 6 anni dopo Scent of a Woman – Profumo di donna. Le partecipazioni di Anthony Hopkins e Brad Pitt, per molti nella veste più affascinante ed esteticamente mirabile della sua carriera, hanno di certo dato lustro a una pellicola che ancora oggi ricordiamo e della quale andiamo a svelare alcune curiosità, di cui molti non sono ancora a conoscenza.

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1. Vi presento un remake

Le curiosità su Vi presento Joe Black cinematographe.it

Vi Presento Joe Black è, in realtà, un remake di La Morte in Vacanza (Death Takes Holiday), film del 1934, diretto da Mitchell Leisen e, a sua volta, ispirato all’omonima commedia teatrale di Alberto Casella. Vi sono comunque sostanziali differenze tra la pellicola originale, che vede protagonisti Fredric March (Il sergente di ferro, È nata una stella) e Evelyn Venable (Il piccolo colonnello, North of Nome), ed il suo rifacimento.

2. Una nuova collaborazione

Vi presento Joe Black cinematographe.it

Anthony Hopkins e Brad Pitt avevano già collaborato prima del film di Brest. Nel 1994, infatti, i due attori si erano conosciuti sul set di Vento di Passioni, film diretto da Edward Zwick e basato su un romanzo di Jim Harrison. I due sono interpreti nel film di Tristan Ludlow (Brad Pitt) e del padre William (Anthony Hopkins).

3. Lo scontro tra il regista e Eli Roth tra le curiosità su Vi presento Joe Black

Eli Roth cinematographe.it

Eli Roth, regista di film horror conosciuto anche per il ruolo dell’Orso Ebreo in Bastardi senza gloria, era stato chiamato per fare da comparsa nel film. Dopo che gli fu richiesto dalla produzione di modificare la sua camminata in modo da risultare più alto, il regista Martin Brest, non essendo a conoscenza dell’indicazione datagli, lo licenziò additandolo di non aver alcun talento. Scoperto il fraintendimento, Roth fu riassunto ma, questa volta, come assistente alla produzione.

4. La piscina di Ferretti

Dante Ferretti cinematographe.it
@ Reporters Associati & Archivi

Nell’enorme villa della famiglia Parrish, nella realtà situata al 836 Warwick Neck Avenue di Rhode Island, vi è una piscina progettata dallo scenografo italiano Dante Ferretti, celebre in tutto il mondo per aver lavorato con importanti produzioni hollywoodiane, come The Aviator e Gangs of New York, oltre alle molte collaborazioni con Federico Fellini e altri cineasti italiani di grande fama.

5. Da Gene Hackman a Anthony Hopkins tra le curiosità su Vi presento Joe Black

Gene Hackman tra le curiosità su Vi presento Joe Black cinematographe.it

Prima di ingaggiare Anthony Hopkins, la produzione aveva pensato a Gene Hackman (Gli spietati, I Tenenbaum) per il ruolo di William Parrish, ma alla fine propese per il protagonista de Il silenzio degli innocenti.

6. Il trailer che batte il film

Star Wars: la minaccia fantasma cinematographe.it

L’accoglienza del pubblico, perlomeno nelle settimane in cui il film fu proiettato in sala, non fu delle più positive; divenne celebre la questione del trailer di Star Wars ep. I – La minaccia fantasma, che anticipava l’inizio del film, poiché molti si presentarono al cinema con l’unico scopo di assistere alla proiezione del teaser del nuovo capitolo della saga di George Lucas, pagando l’intero prezzo del biglietto ma abbandonando il proprio posto ancor prima che il lungometraggio iniziasse.

7. La scena dell’incidente è l’ultima delle curiosità su Vi presento Joe Black

Incidente Vi presento Joe Black cinematographe.it

La sequenza più famosa del film rimane indubbiamente quella del surreale incidente che ne dà il via, scena che per molti anni ha alimentato i dubbi del pubblico riguardo alla sua realizzazione. Buddy Joe Hooker, coordinatore degli stuntman del film, e Robert Devine, coordinatore degli effetti speciali, hanno spiegato in un’intervista come era stata realizzata, senza l’utilizzo della computer grafica ma con l’ausilio di un manichino. La scena è stata inoltre ripresa e quasi fedelmente riprodotta, 3 anni dopo, da Ferzan Özpetek, ne Le fate ignoranti.

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