Chaos Walking: recensione del film con Tom Holland e Daisy Ridley

La nostra recensione di Chaos Walking, il film con Tom Holland e Daisy Ridley ambientato in un futuro, in uscita su Amazon Prime Video.

È interessantissima la premessa di Chaos Walking: in un futuro più o meno lontano, su un pianeta che gli esseri umani hanno colonizzato, vive una comunità composta esclusivamente da uomini i cui pensieri si manifestano in maniera fisica attraverso il “rumore”, rappresentazione visiva di ogni immaginazione, di ogni idea. Non ci sono donne: sono state completamente sterminate dagli Spackle, una specie rivale, molti anni prima. Un giorno il più giovane della comunità, Todd Hewitt (Tom Holland), trova i resti di una navicella spaziale e la sua unica sopravvissuta: una ragazza dai capelli “gialli” di nome Viola (Daisy Ridley). Todd denuncia l’accaduto al sindaco (Mads Mikkelsen), ma ben presto si renderà conto che ogni sua certezza è sul punto di crollare.

Il film, diretto da Doug Liman (The Bourne Identity, Mr. & Mrs. Smith e Edge of Tomorrow – Senza domani), è la trasposizione del romanzo del 2008 Chaos – La fuga, primo capitolo della trilogia Chaos Walking di Patrick Ness (che qui è anche co-sceneggiatore). Di nuovo, ottime premesse, se non fosse per la produzione abbastanza sofferta: le riprese sono avvenute nel 2017; nell’aprile 2018 hanno avuto luogo i primi screening di prova e il film è stato totalmente bocciato. Sono state poi svolte delle riprese aggiuntive tra il 2018 e il 2019 (grazie ad ulteriori 15 milioni di dollari e al regista di Man in the Dark, Fede Álvarez), cosa non semplice se consideriamo che i due protagonisti – Daisy Ridley e Tom Holland – erano impegnati rispettivamente in Star Wars: L’ascesa di Skywalker e Spider-Man: Far from Home.

Il risultato è un film da 100 milioni di dollari, con un cast stellare, una trama interessante e una sfilza di recensioni negativissime che lo stroncano su tutta linea.

Chaos Walking, Tom Holland e Daisy Ridley sono i protagonisti del film di Doug Liman

Chaos Walking - cinematographe.it

Ci sono diversi problemi che è facile riscontrare durante la visione di Chaos Walking. Prima di tutto, il film è irrimediabilmente noioso; il che non è proprio il massimo per un prodotto d’azione. Il ritmo è blando, riflessivo anche quando non lo deve essere. Liman fallisce nel costruire un qualsiasi tipo di tensione, infarcendo la narrazione con inseguimenti nei boschi, creature minacciose e la perenne presenza del rischio costituito dal rumore, ma si tratta di pericoli vuoti, quasi sempre senza seguito.

Temiamo il sindaco Prentiss e il suo governo totalitario e accerchiante, sospettiamo del Predicatore Aaron (David Oyelowo) e dei suoi toni apocalittici, diffidiamo degli orribili Spackle, le creature indigene che avrebbero eliminato tutte le donne durante uno scontro. Siamo anche spaventati da cosa potrebbe comportare la continua presenza del rumore, una nuvola colorata sulla testa degli uomini, che tradisce ogni pensiero, ogni paura, ogni astio. Sono molte le minacce di Chaos Walking e lo spettatore viene costretto a tenerle tutte in considerazione senza un vero criterio con il risultato che poi, inevitabilmente, nulla attira davvero la nostra attenzione.

Chaos Walking - cinematographe.it

A contribuire poi al pressante desiderio di terminare la visione del film il prima possibile, c’è la totale assenza di chimica tra i due giovani protagonisti. Holland e la Ridley sono giovani promesse, entrambi carini e con un certo seguito (grazie alla loro presenza nei due franchise cinematografici più redditizi e più iconici che ci siano). Il loro contributo, però, si limita al cosiddetto star power: una volta attirati gli spettatori, non sono in grado di produrre interazioni significanti. Si fissano, si scambiano battute colme di sentimenti, giocano sul fascino che lei esercita su di lui (in fondo è l’unica donna che abbia mai visto) non riuscendo mai a provocare un minimo interesse da parte di chi guarda. Molto più efficace è Mikkelsen, il quale ci fa desiderare di scoprire di più del suo sindaco, magnetico e ammaliatore.

Doug Liman, il nuovo film del regista è un flop

Chaos Walking - cinematographe.it

Chaos Walking, che avrebbe dovuto essere una grande produzione hollywoodiana a cavallo del mercato young adult, si accinge a debuttare direttamente sulle piattaforme streaming (dall’8 giugno su Amazon Prime Video), monito – probabilmente inascoltato – di come sia possibile avere tutti gli ingredienti giusti, ma floppare comunque in maniera clamorosa. Un vero peccato per tutte le parti coinvolte che, sicuramente, non lasceranno che questo esperimento fallito intacchi in alcun modo il proprio percorso artistico e commerciale.

Regia - 2
Sceneggiatura - 1.5
Fotografia - 2.5
Sonoro - 1.5
Recitazione - 1.5
Emozione - 1

1.7