Pain & Gain – Muscoli e Denaro: la storia vera che ha ispirato il film

Pain & Gain - Muscoli e Denaro è una black comedy con protagonisti improbabili, ma non tutti sanno che è stata una storia vera ad ispirare il film.

Pain & Gain – Muscoli e Denaro è una dark comedy del 2013 diretta da Michael Bay e interpretata da Mark Wahlberg, Dwayne Johnson e Anthony Mackie. La pellicola è liberamente ispirata ad una una storia pubblicata da Pete Collins intitolata Pain & Gain: This Is A True Story una “summa” di una serie di articoli – datati 1999 – pubblicati sul Miami New Times. Nella storia raccontata da Collins si parla del rapimento, l’estorsione, la tortura e l’omicidio di diverse vittime da parte dei membri della Sun Gym gang. Il titolo del film è ripreso da un detto molto comune soprattutto a chi frequenta le palestre.

Per il tipo di storia raccontata Pain & Gain – Muscoli e Denaro ha ricevuto recensioni contrastanti; i critici hanno elogiato la recitazione, la sceneggiatura e la chimica comica tra i principali attori, ma hanno criticato la violenza, la regia e le inesattezze storiche. Con un budget di 35 milioni di dollari, il film ne ha incassati 86 milioni in tutto il mondo.

Pain & Gain - Muscoli e Denaro - Cinematographe.it

Basato sulla storia vera di Daniel Lugo (interpretato da Mark Wahlberg), Pain & Gain – Muscoli e Denaro racconta la storia di un bodybuilder di Miami vuole vivere il sogno americano: avere un sacco di soldi. Così arruola il bodybuilder Adrian Doorbal (Anthony Mackie) e l’ex detenuto-bodybuilder Paul Doyle (Dwayne Johnson). Il loro schema di rapimento ed estorsione, però, si rileva un autentico disastro: i tre infatti hanno sì tanti muscoli, ma poco cervello e nel compiere i colpi prefissati si affidano al caso, combinando un sacco di guai.

Pain & Gain – Muscoli e Denaro: la storia vera

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All’inizio di Pain & Gain – Muscoli e Denaro si afferma che tutto ciò che segue è “sfortunatamente” è una storia vera. Ovviamente è una dichiarazione fatta in maniera scherzosa, data poi la piega abbastanza comica del film e dei suoi protagonisti, ma purtroppo i fatti raccontati sono (quasi tutti) realmente accaduti.

Questa pseudo-veridicità dei fatti raccontati, appare nuovamente a metà del film in cui si sovrappone un testo con la dicitura: “Questa è ancora una storia vera”, scritta che appare anche nei titoli di coda a caratteri cubitali. Anche se nel film appare quasi come uno scherzo del regista, dovete invece sapere che tra la fine del 1994 e l’inizio del ’95, un gruppo di teppisti guidati dal bodybuilder Daniel Lugo (che nella pellicola è interpretato da Wahlberg) rapì un uomo d’affari di Miami. Quello che si vede nel film segue più o meno un profilo molto approssimativo di quello fornito dalla serie di tre lunghi articoli, estremamente dettagliati, scritti da Pete Collins e pubblicati nel New Times di Miami più di dieci anni fa. Non sorprende che molti dettagli e un certo numero di personaggi significativi siano stati eliminati dal film. Ci sono invece molti dettagli nuovi, immaginari e un personaggio in gran parte inventato che prendono il posto di quelli veri.

Quando il film ci dice per la prima volta che si tratta di una storia vera, stiamo vedendo qualcosa che non è accaduto. Quando ci viene detto che è “ancora una storia vera”, stiamo guardando un personaggio inventato mentre guarda un personaggio semi-fittizio fare qualcosa che in qualche modo ha avuto luogo davvero. I fatti raccontati si possono ricondurre alla Sun Gym Gang attiva a Miami, in Florida, a metà degli anni ’90 e responsabile degli omicidi di Frank Griga e Krisztina Furton insieme al rapimento e all’estorsione di Marc Schiller. La banda era composta dai bodybuilder che frequentavano la Sun Gym a Miami Lakes, tra loro Daniel Lugo e Adrian Doorbal.

Nel 1994 Lugo era il direttore della Sun Gym. Nel 1991, fu arrestato e dichiarato colpevole di frode, scontando una pena di quindici mesi. Adrian Doorbal, invece, ha lavorato part-time in palestra insieme a Lugo. Nel 1994, Carl Weekes si trasferì da New York a Miami per vivere con il cugino della sua ragazza, Stevenson Pierre che era stato assunto da Lugo nel febbraio del 1994 per creare una sorte di agenzia di raccolta per i pagamenti arretrati di coloro che si erano iscritti alla palestra. Quando questo lavoro di “recupero” non funzionò,  rimase in palestra prima come responsabile del back-office nella sala pesi e poi come addetto alla reception.

Anche Jorge Delgado lavorò con Daniel Lugo alla Sun Gym: fu proprio il rapporto di Delgado con Lugo a provocare una frattura tra lo stesso Delgado e la prima vittima della Sun Gym Gang: Marc Schiller che, nonostante tutto, riuscì a sopravvivere diventando il teste-chiave contro la gang.