Men in Black International: cinque motivi per vedere il film
A sette anni di distanza dall’ultimo capitolo della saga, Men in Black 3 (2012), arriva sul grande schermo Men in Black: International, uno spin off liberamente ispirato ai fumetti Marvel e diretto dall’americano F. Gary Gray (Be Cool, 2005 e Giustizia Privata, 2009).
Per la prima volta una protagonista femminile
Se la coppia di Men in Black è sempre stato il mitico duo Will Smith-Tommy Lee Jones, in Men in Black: International c’è un cambio di registro: è la piccola Molly Wright (Tessa Thompson) che vive un’esperienza con un alieno buffo e coloratissimo, grazie al quale scopre cosa vorrà fare da grande; una volta adulta si mette sulle tracce della fantomatica associazione finché un bel giorno riesce a trovarla e a farsi assumere come Agente M. In coppia con l’Agente H. (Chris Hemsworth), belloccio quanto capace, i due dovranno affrontare la situazione più difficile: la presenza di una talpa nell’organizzazione.
In un periodo di lotta ai diritti, parità di genere e live action di cartoni animati Disney, Men in Black: International non poteva esimersi da scegliere una protagonista femminile; scelta azzardata ma anche azzeccata se si punta su un’attrice come Tessa Thompson la cui vena (auto)ironica è lodevole e permette al personaggio di farsi apprezzare dal pubblico.
Men in Black: International è in uscita nelle sale italiane da giovedì 25 Luglio, distribuito da Warner Bros Italia.
Chris Hemsworth
La performance della Thompson è godibile anche grazie alla buona interpretazione di Chris Hemsworth, sempre più adatto a ruoli comici (si pensi al cameo nella commedia Come ti rovino le vacanze, 2015). La chimica tra i due è forte ed è anche uno dei pochi punti plus del film. Tra i vari fratelli Hemsworth, Chris è sicuramente il più iconico e in Men in Black: International lo si può ammirare in un’altra versione dell’eroe: dall’invincibile Thor all’attraente e in gamba Agente H., munito anche qui in una scena del mitico martello, ma in versione “mini”. Non c’è che dire, oltre un fisico mozzafiato Chris Hemsworth si sposa sempre meglio con parti ricche di umorismo, la sua vena comica è decisamente forte.
Pedino
Fermo restando che i due protagonisti si devono destreggiare in una trama ben poco innovativa, se non fin troppo vista e prevedibile in cui manca anche un elemento fondamentale della saga di Men in Black ovvero gli alieni, è altrettanto chiaro che la situazione viene salvata dal mitico Pedino, un pedone da scacchiera che seguirà l’Agente M e l’Agente H nella loro missione, diventando fedele servitore della prima. Pedino vale il prezzo del biglietto, è l’elemento che permette ai due protagonisti di meglio relazionarsi e intrattiene il pubblico come farebbe un perfetto e dolcissimo animale domestico. Tornando a casa, non ci sarà donna che non immagini di avere un fedele e simpatico Pedino sopra la spalla destra, pronto ai più estremi sacrifici per accontentare la sua amata Regina.
Guardare Men in Black International se si era bambini o adolescenti negli anni ‘90/2000
Chi è stato bambino o adolescente tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio non può resistere alla tentazione di vedere lo spin off di una delle saghe più memorabili di quel periodo. Se infatti non stiamo parlando di un capolavoro, è pur certo che il protagonista Will Smith era il re dell’intrattenimento per ragazzi negli anni ’90, anche grazie alla sua fiorente carriera musicale (oltre che al memorabile Willy, il Principe di Bel-Air); un tuffo nel passato è d’obbligo, soprattutto in un’estate caldissima e malinconica e specialmente se si è ancora in città! Con un cast rinnovato (Chris Hemsworth, Tessa Thompson e un irriducibile Liam Neeson) Men in Black: International vuole essere la possibilità per i più piccoli di riscoprire una storia che alla fine degli anni ’90 aveva intrattenuto molti spettatori e al contempo darle una nuova veste, quella femminile.
Il budget di Men in Black International
Ultimo ma non meno importante, c’è da nominare il budget: oltre 100 milioni di dollari per la realizzazione e ben oltre 120 milioni per la distribuzione e il marketing; Men in Black: International è un progetto molto caro alla Sony Pictures Entertainment, che dovrebbe incassare almeno 300 milioni per poter pareggiare i conti. La partnership con Lexus (marchio di lusso della casa automobilistica giapponese Toyota) è chiara e apprezzabile (passa sempre di più il concetto di vetture eco-sostenibili) ma non basta…sono necessari tanti, tantissimi spettatori, quasi una galassia intera. E se alla fine del film doveste rimanere delusi, non preoccupatevi, verrete neuralizzati!