La bambola assassina (2019): 10 Easter Egg che forse non hai notato

Chucky è tornato nel nuovo La bambola assassina reboot del 2019 e, sebbene ci siano differenze facili da riconoscere rispetto al film del 1988, al suo interno troviamo anche dei sottili riferimenti nascosti molto bene. Ecco i 10 Easter Egg che probabilmente non hai notato.

Diretto da Lars Klevberg, La bambola assassina del 2019 è la versione moderna del racconto che narra di Andy (Gabriel Bateman), un bambino al quale viene regalata una bambola (doppiata da Mark Hamill) come nuovo amico per la pelle. C’è solo un problema: la bambola uccide le persone.

La Bambola Assassina (2019): recensione del film

Nell’originale del 1988, la bambola della Good Guys diventa malvagia dopo che il serial killer Charles Lee Ray usa un incantesimo Vudù per trasferire la sua anima nel corpo del giocattolo. Nel remake del 2019, Chucky è una bambola robotica high-tech le cui restrizioni comportamentali vengono risolte da un vendicativo operaio vietnamita. Dopo essere stato scatenato nel mondo, Chucky impara tutto su concetti come rabbia e violenza ed esprime il suo amore per il suo nuovo proprietario, Andy, scatenando una sanguinosa vendetta su chiunque lo irriti, che si tratti del gatto di famiglia o del fidanzato della mamma Karen (Aubrey Plaza).

Sebbene possa sembrare più un episodio di Black Mirror che un classico film della saga de La bambola assassina, il reboot/remake di Klevberg riserva più di una semplice dichiarazione d’amore per il film originale e per il genere horror in generale.

Ecco i 10 Easter Eggs e i riferimenti contenuti ne La bambola assassina del 2019.

Il fulmine al momento della nascita di Chucky in La bambola assassina

la bambola assassina, cinematographe.it

Il momento in cui l’operaio della fabbrica rimuove le inibizioni da Chucky e inserisce il nuovo microchip, viene sottolineato da un improvviso crepitio di fulmini all’esterno.

La Bambola Assassina 2 si farà? Ecco cosa aspettarsi da un ipotetico sequel

Questo è un chiaro riferimento all’inizio de La bambola assassina del 1988, quando il momento in cui l’ormai morente Charles Lee Ray intona il canto di “Ade due Damballa” per trasferire la sua anima nella bambola della Good Guys, viene sottolineato sempre con la caduta di un fulmine. E, proprio come Charles Lee Ray muore in quella notte tempestosa, così anche l’operaio della fabbrica commette suicidio.

La bambola assassina: Buddi vs “My Buddy

la bambola assassina, cinematographe.it

A differenza del film originale, in cui Chucky proviene dalla linea di bambole Good Guys, La bambola assassina del 2019 introduce la società tecnologica Kaslan e la sua ultima innovazione in materia di giocattoli: la bambola Buddi. Questo nome è in realtà un riferimento all’ispirazione originale di Chucky.

Lo sceneggiatore Don Mancini, che ha scritto il film del 1988 e molti dei sequel, ha detto che Chucky è stato ispirato dalla linea di bambole My Buddy della Hasbro, cosa abbastanza chiara nel design del personaggio, che include la salopette e la camicia a righe di My Buddy.

Il tuo migliore amico, Han Solo

han solo, cinematographe.it

Anche se in tutti i precedenti film de La bambola assassina, Chucky è stato doppiato dall’attore Brad Dourif (che è anche conosciuto per aver interpretato Grima Vermilinguo nei film de Il Signore degli Anelli), per il nuovo La bambola assassina si è scelto come nuovo doppiatore Mark Hamill, un veterano del settore, noto per essere stato per anni la voce del Joker.

Quando ad Andy viene chiesto di dare un nome al suo nuovo Buddi, sceglie Han Solo, uno dei protagonisti di Star Wars, la saga che ha reso famoso Hamill. Tuttavia, dal momento che il doppiatore ha interpretato Luke Skywalker, non Han Solo, rifiuta il nome scelto da Andy e si fa chiamare Chucky.

La bambola assassina: Chucky telefono casa

e.t. l'extra-terrestre, cinematographe.it

Il nuovo Chucky ha qualche nuovo asso nella manica grazie alla sua connessione con il Cloud, che gli consente di controllare i prodotti Kaslan adiacenti, come robot aspirapolvere, televisori, stereo e persino termostati.

Quando la bambola interagisce con altre tecnologie, alza la mano ed emette un bagliore dal proprio dito, proprio come un altro strano amico degli anni ’80, E.T. l’extra-terrestre.

La bambola assassina: Non aprite quella porta

non aprite quella porta, cinematographe.it

L’inclinazione di Leatherface ad indossare i volti delle sue vittime diventa una triste ispirazione per la prima uccisione di Chucky, dopo che la bambola ha visto Non aprite quella porta – Parte 2 con Andy e gli altri suoi amici.

Il film in questione è contemporaneo dell’originale La bambola assassina del 1988, e, a differenza del primo capitolo, abbraccia elementi sia comici che horror, altro elemento in comune con il franchise de La bambola assassina.

La bambola assassina: Poltergeist e Killer Klown

la bambola assassina, cinematographe.it

Non aprite quella porta – Parte 2 non è l’unico film horror classico ad essere omaggiato nel nuovo La bambola assassina. Infatti nella stanza di Andy ci sono poster di Poltergeist III – Ci risiamo e Killer Klowns From Outer Space, entrambi usciti nel 1988, lo stesso anno dell’originale La bambola assassina.

Andy potrà anche essere un Millennial, ma, a quanto pare, è un appassionato dei cult dell’horror.

La bambola assassina: la voce di RoboCop

robocop, cinematographe.it

No, non abbiamo ancora finito con i riferimenti ai film degli anni ’80!

Quando Chucky prende il controllo di una macchina da poliziotto giocattolo nella parte culminante del terzo atto del film, si può sentire una voce registrata che dice “Morto o vivo, vieni con me!” Classica battuta del film del 1987 RoboCop, che, come il reboot de La bambola assassina, è stato prodotto da Orion Pictures.

Il tagliaerba modello “CP88”

la bambola assassina, cinematographe.it

Dopo che il meschino fidanzato di Karen, Shane (David Lewis), fa piangere Andy, Chucky decide di seguirlo a casa e insegnargli una lezione.

Si scopre così che Shane ha una casa in periferia con una moglie e due figli. Quando Shane va a togliere le luci di Natale, Chucky lo fa cadere dalla scala e poi usa un tagliaerba per ucciderlo, passandoci sopra e strappandogli la faccia.

Se si osserva attentamente il tagliaerba si può notare il numero e il modello “CP88”, riferimento al titolo originale de La bambola assassina e all’anno di uscita: “Child’s Play, 1988″.

La bambola assassina: una nuova sposa per Buddy?

la bambola assassina, cinematographe.it

La linea Buddi 2 non include solo un amico dai capelli biondi, ma anche varianti orripilanti dei giocattoli, come un Buddi ricoperto di peli.

Ora, mentre quattro delle cinque varianti di Buddi 2 sono state rivelate, una è rimasta nascosta. E se il modello in questione fosse una bambola per ragazze? C’è un precedente nel franchise de La bambola assassina, in quanto la quarta pellicola, La sposa di Chucky ha introdotto l’altrettanto letale ex-fidanzata di Chucky, Tiffany (interpretata da Jennifer Tilly).

Forse il quinto modello di Buddi 2 è stato deliberatamente non mostrato perché l’ipotetico sequel del nuovo La bambola assassina ha una sposa da presentarci.

Il costume da leprecauno

leprechaun, cinematographe.it

La bambola assassina non è l’unico franchise horror su un “piccolo psicopatico”.

Esiste infatti il franchise Leprechaun, che ha preso il via nel 1993, su Lubdan, il leprecauno malvagio e “allegramente violento” interpretato da Warwick Davis, determinato più che mai a recuperare la sua pentola d’oro.

Leprechaun ha un divertente riferimento ne La bambola assassina quando Andy sta controllando gli accessori di Buddi allo Zed-Mart e passa davanti ad un costume da leprecauno progettato per la bambola. Questo si che è un vero potenziale crossover!