Il favoloso mondo di Amélie: significato e analisi del film

Il favoloso mondi di Amélie è una splendida fiaba dotata di numerosi livelli di significato relativi alle magiche leggi che regolano l'universo e allo straordinario dono dell'empatia.

Sono passati 20 anni da quando Il favoloso mondo di Amélie (QUI la nostra recensione) ha debuttato nelle sale cinematografiche, coinvolgendo il pubblico nel mondo colorato e a tratti surreale della protagonista (interpretata da una deliziosa Audrey Tautou), una ragazza francese con una vita imperfetta ma un fondamentale scopo nella vita: ingannare l’attesa della sua occasione di riscatto cercando di alleviare le sofferenze del prossimo.

Amélie è, fin da piccola, votata ai  piccoli piaceri sensoriali della vita, come far cadere le tesserine del domino, usare un grappolino di ciliegie come orecchini e – soprattutto – far rimbalzare sassi nei canali vicino casa, un’attività che anche nell’età adulta l’aiuta a scaricare lo stress. I suoi genitori, entrambi caratterizzati da significativi tratti lombrosiani che ne definiscono l’indole, appaiono piuttosto introversi e anaffettivi, incapaci di cogliere i segnali del bisogno d’amore della bambina, arrivando addirittura a scambiare il batticuore provocato dall’unico contatto fisico col papà medico (la visita di controllo periodica) per una pericolosa patologia cardiaca, tale da impedirle di frequentare la scuola con i suoi coetanei.

Il favoloso mondo di Amélie: rifugiarsi nella fantasia

Il favoloso Amélie colonna sonora

In occasione di una visita a Notre-Dame, per accendere un cero affinché arrivi un fratellino, la madre di Amélie muore schiacciata dal corpo di una turista, lanciatasi dalla cima della cattedrale. Il padre diviene allora ancor meno comunicativo ed emotivamente disponibile con la figlioletta, costringendo Amélie a creare con la propria fervida fantasia una realtà più accettabile e rassicurante, popolata da personaggi pronti a dispensare conforto e consigli, in attesa di trovare la propria strada in un mondo che sembra non averle riservato grandi progetti.

Gli anni passano e Amélie è ora cameriera a Parigi al Café des 2 Moulins, un luogo di ritrovo popolato da personaggi singolari, ognuno con il proprio trascorso che ne ha segnato l’esistenza e le proprie fissazioni isteriche, che la ragazza ama osservare silenziosamente. L’unica persona nella vita di Amélie che appare diversa e in grado di capirla è il suo vicino di casa, un anziano uomo affetto da una patologia che rende le sue ossa fragili come vetro e che passa le giornate in casa a perfezionare splendidi quadri che sembrano parlare delle persone più di quanto non riuscirebbero le parole.

Una sera, mentre Amelié si prepara in bagno per la notte, una sconvolgente notizia passa alla TV attirando la sua attenzione e facendole cadere di mano il pesante tappo della sua colonia, che va a smuovere una piastrella. Ecco innescarsi il butterfly effect che cambierà per sempre la vita della nostra eroina.

31 agosto 1997: il giorno in cui tutto cambia

Il bandolo de Il favoloso mondo di Amélie comincia a dipanarsi quando la TV della protagonista trasmette le immagini dello spaventoso incidente in cui perde la vita Lady D, avvenuto nel tunnel di Place de l’Alma. Amélie segue le immagini mentre va a recuperare il tappo e si accorge che dietro la piastrella smossa dall’urto si nasconde una misteriosa scatolina dei segreti appartenuta a un bambino, che probabilmente aveva vissuto in quell’appartamento molti anni prima. Dopo averne analizzato il contenuto, Amélie prende una decisione: cercherà quella persona per consegnargli la sua scatola e se la cosa avrà un effetto positivo, dedicherà la propria vita, priva di grandi gioie personali, a migliorare quella del suo prossimo.

La ragazza comincia la missione fin dal giorno successivo, incontrando molte persone e facendo altrettanti buchi nell’acqua, fino a quando non riesce a far ritrovare (ovviamente in modo anonimo) la scatoletta risvegliando nel proprietario ricordi di felicità perdute tali da spronarlo a riconciliarsi con la figlia, con la quale aveva litigato. Dopo aver origliato tale proposito nel bar dove l’uomo va a riprendersi dopo l’incredibile scoperta, Amélie – colma di gioia –  capisce che la strada intrapresa è ormai irreversibile e continua a dedicarsi al  benessere emotivo del suo prossimo, contribuendo – fra le altre cose –  a smettere di far perseguitare il garzone del suo sgarbato fruttivendolo, vendicandolo in modo sottile quanto efficace, facendo recapitare a una delle donne incontrate per cercare il proprietario della scatola le lettere d’amore tanto attese dal suo “defunto” amato (che in realtà l’aveva tradita) e sottraendo al suo alienato papà quel nano da giardino che sembra assorbire tutte le sue attenzioni, rendendolo protagonista di un assurdo tour del mondo (con la complicità di un’amica assistente di volo) per spronare l’uomo a fare altrettanto.

Il favoloso mondo di Amélie, Cinematographe.it

Ma c’è un altro mistero che sollecita la curiosità di Amélie: un ragazzo che recupera foto tessere abbandonate presso le macchinette delle stazioni della metropolitana, inserendole in un insulso album che Amélie raccoglie quando il ragazzo lo fa accidentalmente cadere andando via in motorino. Il mistero si infittisce notando che le foto contenute rappresentano tutte la stessa persona, suggerendo soluzioni esoteriche e fantasiose, decisamente in sintonia con i gusti della ragazza.

Quel ragazzo si rivela così l’alter ego femminile della protagonista e quindi la sua perfetta anima gemella, ora impegnato a investire tutte le proprie energie nella risoluzione del mistero delle foto tessere, ipotizzando soluzioni assurde quanto quelle pensate da Amélie. La ragazza decide allora di provare a mettere da parte la sua paralizzante timidezza – con l’incoraggiamento dell’uomo dalle ossa di vetro –  per consegnare l’album a quel giovane uomo che già le fa battere il cuore, allo scopo di risolvere con lui il mistero dell’uomo delle foto, ma soprattutto trovare la felicità che anche lei merita, dopo tanto bene dispensato agli altri.

Il favoloso mondo di Amélie: una fiaba dai numerosi piani di significato

stasera in TV

Il favoloso mondo di Amélie riesce nell’intento straordinario di volgere in vivide immagini il complesso e magico percorso interiore della protagonista, sottolineando come la vita di ogni persona sia determinata da tanti piccoli e apparentemente insignificanti tasselli e come un singolo evento, sia positivo che negativo, possa innescare inaspettate reazioni a catena, talvolta disastrose (come la morte della madre provocata dal suicidio di un’altra persona) ma altre decisamente provvidenziali, come l’incidente di Lady D che porta indirettamente alla scoperta della scatola e di riflesso alla gioia di tante altre persone, compresa la protagonista.

Alla base di ogni conquista positiva, tuttavia, si rivela esserci quel coraggio che spesso manca, facendo considerare perse occasioni che non si sono volute cogliere solo per paura di scontrarsi con un fallimento (come le suggerisce l’uomo dalle ossa di vetro) o semplicemente per pigrizia mentale, nemica di ogni forma di felicità.
Sullo sfondo dell’importanza fondamentale dell’empatia (straordinaria in Amélie), l’unica dote che ci caratterizza profondamente come esseri umani, in grado di creare microcosmi di gioia attorno a noi proiettando una felicità destinata a tornare indietro come un boomerang, al momento giusto.

Il favoloso mondo di Amélie - Cinematographe.it

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