Doctor Strange nel Multiverso della Follia: film e serie TV da recuperare prima di vedere la pellicola

Andiamo a scoprire quali serie e film è doveroso guardare prima di avventurarsi nel nuovo cinecomic di Sam Raimi.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia è parte integrante del Marvel Cinematic Universe, una macchina produttiva che, da ben 14 anni, sta dominando il mercato dell’intrattenimento mettendo parecchio in discussione non solo i generi cinematografici, ma anche il valore vero e proprio delle pellicole nel mondo che stiamo vivendo. Nonostante la pellicola sia frutto, soprattutto, dell’ingegno e dell’estro di Sam Raimi (Spider-Man, L’armata delle tenebre) che ha comunque seguito ovviamente le coordinate imposte ai vertici della Marvel, il lungometraggio è il perfetto risultato di quello che abbiamo visto nei primi prodotti della Fase 4 dell’MCU.

In Doctor Strange nel Multiverso della Follia è centrale e fondamentale il concetto di universi paralleli al nostro (il tutto si riassume con il termine Multiverso) dove vivono versioni alternative dei personaggi de La Casa delle Idee (o dove sono presenti delle figure totalmente inedite non di nostra conoscenza). Tale elemento, che sembra essere uno dei leitmotiv attuali del mondo gestito da Kevin Feige, è però stato anticipato in altri prodotti del canone. Ovviamente recuperare tali titoli non è obbligatorio, ma è caldamente consigliato per capire tutti i collegamenti all’interno del film. Ecco quali sono le 5 opere da vedere prima di approcciarsi a questo nuovo cinecomic Marvel Studios, tutte recuperabili su Disney+.

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1. Doctor Strange (2016)

Doctor Strange 2 in the Multiverse of Madness, cinematographe.it

Sembra scontato, ma per capire al meglio l’incantatore frutto della penna di Stan Lee e Steve Ditko, è opportuno recuperare la sua origin story ovvero Doctor Strange diretto e co-scritto da Scott Derrickson (Ultimatum alla Terra, Black Phone). All’interno di questo lungometraggio, viene raccontato come il chirurgo Stephen Strange, a seguito di un incidente quasi mortale, perde completamente l’utilizzo delle mani e, per tentare una cura disperata, si avvicina alla magia di Kamar-Taj.

La pellicola in questione, oltre ad essere importante per comprendere come si è arrivati al sequel o anche semplicemente per avere in mente una caratterizzazione generale del personaggio, pone le basi sul background magico che orbita intorno al potente stregone e suggerisce quale stile visivo, in bilico tra allucinazione e sogno, viene perseguito nei titoli che vedono il supereroe protagonista. Per quanto nel film di Sam Raimi si va oltre, i riferimenti a quella specifica estetica ci sono tutti.

2. What If…? (2021)

Doctor Strange

What If…?, serie animata distribuita da agosto 2021 sulla piattaforma de La Casa di Topolino, è arrivata un po’ in sordina, fagocitata da altri prodotti che invece hanno tenuto il palco tutto per sé, ma questo titolo non deve essere affatto sottovalutato. Il primo motivo è semplice e lo segnala già il nome dell’opera: all’interno dello show vengono presentate diverse realtà alternative all’MCU classico e quindi il Multiverso giostra ogni singolo avvenimento che vediamo nella realizzazione.

Per questo motivo, vedere What If…? è essenziale per capire proprio cosa vuol dire finire in una realtà parallela e ciò viene ben evidenziato dall‘Osservatore, creatura cosmica che parla allo spettatore in ogni puntata. C’è però un altro dettaglio importante: in almeno due episodi dell’opera (in particolare nel primo e nel quarto) vediamo in azione due personaggi che appaiono anche all’interno di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, in contesti diversi, ma sono pur sempre gli stessi. Non diciamo altro per non rovinarvi la visione del film.

3. Loki (2021)

Loki

Quasi per lo stesso motivo, Loki, serie dedicata totalmente al dio dell’inganno asgardiano, è un must watch prima di andare al cinema a vedere le nuove avventure di Doctor Strange. In modo diverso da What If…?, e in chiave più scientifica e razionale, veniamo a conoscenza delle regole che governano il tempo nel Marvel Cinematic Universe. Se nell’opera animata quello che accade è più importante del perché accade, qui è il contrario: un vero e proprio manuale di istruzioni del Multiverso.

Ma non è affatto finita qui: nel rocambolesco e inaspettato finale della prima stagione di Loki, Per tutti i tempi. Sempre, il fratello di Thor e Sylvie incontrano il demiurgo dello scorrere degli eventi nel mondo Marvel, il potente essere che regola il flusso delle cose. Ma qualcosa va storto e se prima tutto era regolato come un orologio, adesso invece è caotico e fuori controllo. L’era del Multiverso ha inizio e ciò è essenziale per comprendere perché ci sono squarci tra realtà in Doctor Strange 2 e anche in Spider-Man: No Way Home.

4. Spider-Man: No Way Home (2021)

Doctor Strange

In Spider-Man: No Way Home, oltre al simpatico Uomo Ragno di quartiere interpretato da Tom Holland, è presente, come co-protagonista, il nostro Doctor Strange, il che fornisce uno spaccato appena antecedente agli eventi di Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Abbiamo quindi modo di vedere come se la cava il personaggio dopo le sue varie apparizioni nell’MCU, come mai non è più lo Stregone Supremo, ma possiamo anche osservarlo più da vicino mentre fa un potente incantesimo su richiesta dello stesso Spider-Man.

Tale sortilegio, purtroppo, prende una deviazione inaspettata e tanti cattivi di Spider-Man fanno capolino da altri universi (o sarebbe meglio dire da altri mondi autoriali) e non solo. Un’applicazione in pieno regime del concetto di Multiverso post Loki anche se con l’intento di fare del mero fanservice e inserire cameo d’eccezione. Tenete anche presente che l’azione che esegue Strange nel film è un po’ fuori dal personaggio, ma è un errore che viene menzionato anche in Doctor Strange 2 proprio per far capire quanto i due titoli siano legati tra loro.

5. WandaVision (2021)

Wandavision

Veniamo ad un titolo del piccolo schermo molto apprezzato dai fan della Marvel, ovvero WandaVision, il primo show in assoluto targato Marvel Studios (quelli usciti in precedenza sono sotto l’egida di Hulu, ABC e Netflix) che ha inaugurato il nuovo corso seriale dell’MCU. È inutile nasconderlo (anche perché si vede nei trailer): Wanda Maximoff ha un ruolo centrale all’interno di Doctor Strange nel Multiverso della Follia e per comprendere perché, WandaVision deve essere per forza vista.

In tutta la serie scopriamo, a grandi linee, che la supereroina si è creata, con i suoi poteri, una realtà alternativa in cui convive pacificamente con Visione e, dopo poco tempo, con i suoi due figli Billy e Tommy. Sul finale, però, tutto va a rotoli e la potente incantatrice, trasformata in una nuova entità, fa uso di un tomo magico per rimediare le cose. Nello specifico, nella sequenza post credits dello show, ci si collega apertamente proprio a Doctor Strange 2 e si palesa la possibilità che lei possa essere il villain del film. Non vi diciamo nulla, ma sappiate che l’arco evolutivo dell’eroina parte proprio da WandaVision e continua in questo cinecomic, avendo la sua conclusione.

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