Doctor Strange nel Multiverso della Follia: spiegazione del finale e delle scene post credits

Ci sono scene dopo i titoli di coda in Doctor Strange 2? E qual è il significato del finale del cinecomic con Benedict Cumberbatch ed Elizabeth Olsen? Attenzione agli SPOILER!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia è il nuovo film diretto da Sam Raimi (La casa, L’armata delle tenebre) e scritto da Michael Waldron (Loki, Rick e Morty) che porta ancora una volta, sul grande schermo, l’incantatore più potente della Casa delle Idee dopo la sua origin story in Doctor Strange, uscito nel 2016. Fulcro centrale del lungometraggio è il grande tema del Multiverso che abbiamo avuto modo di vedere direttamente in altre opere dell’MCU e che prende piede con nuove derive, stili e strade che l’autore della trilogia di Spider-Man si diverte a perseguire, pur attenendosi ai dettami imposti dai Marvel Studios. Sperimentazione e canone, e, ovviamente, anche scene dopo i titoli di coda.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, ovviamente, non si allontana da questa tradizione tutta marvelliana che ha sempre permesso, nel bene e nel male, di connettere i vari titoli del vasto mondo di supereroi e antieroi inaugurato nel lontano 2007 con Iron Man. Vi avvisiamo che, all’interno dell’articolo, faremo degli SPOILER palesi sulla pellicola, per andare ad analizzare più puntualmente sia la conclusione del lungometraggio che le due sequenze post-credits.

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Doctor Strange nel Multiverso della Follia: la spiegazione del finale del film

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Nella parte conclusiva di Doctor Strange nel Multiverso della Follia assistiamo alla sconfitta di Wanda Maximoff (che ha il volto di Elizabeth Olsen), che, finita nuovamente in un universo in cui vive con i suoi figli Tommy e Billy (grazie alle abilità di America Chavez) si rende conto che la cattiva della storia è lei e che per colpa della sua ossessione è diventata il mostro al quale non ha mai creduto. In lacrime, Scarlett torna all’altare del Monte Wundagore, dove ha usato i poteri oscuri poi trascritti sul Darkhold e decide definitivamente di far crollare il luogo, per impedire che tali richiami demoniaci possano corrompere in futuro qualcun altro. Nel farlo, la supereroina finisce tra le macerie e il suo destino è incerto.

Dopo ciò, America Chavez (Xochitl Gomez) finisce nell’universo dello Strange malvagio, dove il nostro protagonista stava manipolando la sua versione cadavere nel mondo dell’MCU e lo salva da questa dimensione, ma prima il nostro Stephen (Benedict Cumberbatch) riesce finalmente a dichiarare i suoi sentimenti nei confronti di Christine Palmer (interpretata da Rachel McAdams) e fare pace con sé stesso. I protagonisti tornano a Kamar-Taj dove la giovane Chavez viene addestrata da Wong (Benedict Wong) e dagli altri maghi, prima di andare via Dr. Strange ringrazia Wong per il suo operato, inchinandosi in segno di rispetto per il suo ruolo di Stregone Supremo.

Il supereroe protagonista torna alla sua vecchia vita nel Sanctorum, ripara l’orologio regalatogli da Christine palesando la sua volontà di andare avanti, mentre, all’improvviso, un suono di una chitarra distorta anticipa la comparsa di un terzo occhio sulla sua fronte, del quale era in possesso anche la sua versione malvagia. Che i poteri del Darkhold abbiano compromesso per sempre le abilità di Stephen? Ciò avrà conseguenze nel futuro? Conoscendo Raimi questo macabro dettaglio potrebbe essere un semplice ricordino del suo viaggio nei multiversi, ma forse anche un fardello da portare.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: cosa accade nelle scene post-credits? Chi è il nuovo personaggio femminile che chiede aiuto a Strange?

Doctor Strange nel Multiverso della Follia

La prima scena post-credits si attacca perfettamente alla strana sequenza di cui vi abbiamo parlato poc’anzi nel finale. Mentre Dr. Strange sta passeggiando per le strade di New York, viene raggiunto da una misteriosa donna proveniente da quella che sembra la dimensione oscura apparsa all’interno di Doctor Strange (2016) dove risiede Dormammu, il Distruttore di Mondi. L’enigmatica figura, che indossa un elaborato costume di colore viola, è interpretata dalla celebre Charlize Theron (The Old Guard, Mad Max: Fury Road) che debutta per la prima volta nel Marvel Cinematic Universe nei panni di Clea.

Questo inaspettato cameo di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, che tra l’altro era stato già anticipato da alcuni rumor poi rivelatisi veritieri, è molto interessante perché Clea, nei fumetti, è proprio la nipote di Dormammu, ma è anche l’interesse amoroso del nostro chirurgo preferito. All’interno della sequenza della pellicola, la donna chiede una mano a Strange perché è in ballo il destino della realtà, ma non sappiamo contro chi dovrà combattere il Dottore per preservare il nostro mondo. Forse i fumetti ci vengono ancora in aiuto: nelle storie originali, Clea, inizialmente restia, collabora con Stephen per sconfiggere proprio lo zio Dormammu che ricordiamo essere venuto a patti, nel primo di Doctor Strange, con il protagonista, e per tale motivo non è stato sconfitto.

Possibile quindi che la potente entità cosmica voglia reclamare il suo ruolo all’interno degli universi, tentando nuovamente la conquista della Terra? Sicuramente, conoscendo le strategie attuate da Feige, vedremo nei prossimi film o serie dei collegamenti a tale storyline così da capire dove si voglia andare a parare. Prima di parlare della seconda scena dopo i titoli di coda che, vi anticipiamo, è inutile ai sensi del mondo della Casa delle Idee, c’è da sottolineare un piccolo ma fondamentale elemento: c’è l’apparizione della scritta “Doctor Strange tornerà”. Contrariamente a quanto si possa pensare, il nostro stregone preferito potrebbe essere il protagonista di un altro lungometraggio (magari ancora di Raimi, perché no, ma bisogna vedere gli incassi) o anche di uno show sul piccolo schermo.

Tornando a noi, l’altra sequenza post-credits di Doctor Strange Nel Multiverso della Follia riprende un momento già presente all’interno del film, nello specifico la scena in cui il supereroe magico, incontrando un venditore di polpette di pizza nella realtà degli Illuminati, per dimostrare di essere il vero Strange, gli lancia un maleficio che lo costringe a subire i suoi stessi pugni. Tale straniero è interpretato da Bruce Campbell, storico attore feticcio di Raimi (l’iconico Ash de L’armata delle Tenebre) che nella sequenza dopo i titoli di coda, una volta finito l’incantesimo, si rivolge in camera al pubblico dicendo semplicemente: “è finita!”.

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