Chadwick Boseman. La vita, i film e il talento del compianto Black Panther

Non solo un supereroe Marvel, Chadwick Boseman aveva già una bella carriera alle spalle e un futuro che gli avrebbe sorriso.

“Tutto quel che ho da dire è che le tragedie accumulate quest’anno sono state rese più profonde solo dalla perdita di Chadwick Boseman. Che uomo, e che immenso talento. Fratello, eri uno dei grandi di tutti i tempi e la tua grandezza era solo all’inizio. Amo il Signore. Riposa al potere, Re”. È il post di Mark Ruffalo su Facebook per la scomparsa del collega e amico. L’uno Hulk, l’altro King T’Challa nelle avventure degli Avengers. La notizia ha trafitto il mondo del cinema, non solo la comunità globale dei cinecomic. L’attore avrebbe compiuto 44 anni a novembre, ma un cancro lo ha portato via, troppo presto, lasciando tutti di stucco. Lasciando la sua famiglia, e una filmografia già avviata verso un futuro che avremmo voluto osservare sul grande schermo.

Chadwick Boseman: vedi qui l’ultimo commovente messaggio inviato a Josh Gad

Chadwick Boseman: vita e carriera dell’attore

1976. Nasce a Anderson, South Carolina, Chadwick. La mamma è infermiera, il papà tappezziere, vivono ancora oggi in questa cittadina. È un ragazzo che studia regia alla Howard University, contemporaneamente all’autore Ta-Nehisi Coates, diventato più in là autore per i fumetti di Black Panther. Lui stesso attribuiva al college storicamente nero il merito di averlo introdotto alla storia e cultura afroamericane, a scrittori come James Baldwin e ai fumetti Marvel su Re T’Challa. Nella stessa università, una dei suoi insegnanti di recitazione è stata Phylicia Rashad, celebre Claire dei Robinson nonché madre di Adonis nella saga Creed. Nel 2003 esordisce come attore in Squadra di emergenza, una serie tv. Da lì comparirà in diversi prodotti televisivi, tra i più celebri E.R., CSI, Law & Order. Tutti episodi unici, piccoli personaggi destinati a eclissarsi.. Sarà il 2008 a vederlo per la prima volta sul grande schermo.

Chadwick Boseman – Un cuore sportivo tra biopic e James Brown

Disney+ Chadwick Boseman 17 bridges Cinematographe

Nel 2008 The Express, con Dennis Quaid, racconta del racconta la storia vera di Ernie Davis, primo afroamericano a vincere l’Heisman Trophy, il massimo riconoscimento del football universitario statunitense. Boseman interpreta Floyd Little, altro giocatore di football realmente esistito. Una parte da comprimario, ma ci sono anche altri film ai quali ha lavorato che hanno tastato i terreni sportivi e dei biopic. Draft Day è uno sport movie, nel 2014 l’attore interpreta un altro giocatore di football americano, stavolta al fianco di Kevin Kostner. Ma è con 42 – La vera storia di una leggenda americana, nel 2013, che ricopre il primo ruolo da protagonista. Jackie Robinson negli anni ‘40 è stato il primo giocatore afroamericano nella Major League Baseball, eternamente in lotta contro il razzismo dei bianchi. Rachel Robinson, la vedova del battitore, fortemente coinvolta nello sviluppo del film, fu schietta con Boseman: lei avrebbe preferito prima Sidney Poitier, poi si spostò su Denzel Washington. Ma decenni dopo, all’arrivo di Boseman gli chiese: “E tu chi sei?”. Da qui inizia a intrecciarsi con la carriera dell’attore un’attenzione sempre più calorosa verso la cultura black, strato sociale ancora oggi colpito da varie forme di razzismo e violenza soprattutto negli stessi Usa più moderni e desiderabili da noi europei. E senz’altro più creativamente pregnante il fatto che al momento della chiamata per il film fosse a Off-Broadway per dirigere una sua piece teatrale.

A dare la notorietà globale all’attore di Anderson, nel 2014 è però il ruolo del giovane James Brown in Get on Up. Il biopic è il primo sul Re del Funk, e la performance piena di energia. Mentre con Marcia per la libertà, nel ’17, interpreta il giovane avvocato Thurgood Marshall, primo afroamericano nominato giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America. Un legal biopic nuovamente legato ai diritti civili della comunità nera.

Chadwick Boseman, thriller, fantasy e TV

Tra i suoi ruoli ci sono un paio di lavori visibili su Netflix. Message from the King, thriller del 2016, lo vede nei panni di un africano giunto negli States per vendetta. È un cinema più leggero e d’intrattenimento, e anche qui l’attore sa farsi valere, nonostante la qualità delle regie non si sempre eccelsa. L’eccezione è  Da 5 bloods – Come fratelli, di Spike Lee (originale Netflix), dove attore e regista si confrontano con la guerra in Vietnam. Crudo e visionario salto nel passato di tre ex-commilitoni tornati su luoghi un tempo maledetti, pone l’attore al fianco di un regista di calibro e sulla sua stessa linea d’onda che in futuro chissà cosa avrebbe potuto escogitare per lui.

Non eccelsi il thriller The kill hole del 2012 e il fantasy Gods of Egypt, del 2016. Pur se il secondo ha offerto a Chadwick la possibilità, estremamente liberatoria di sdoppiarsi in un personaggio multiplo. Con una ripresa invece City of Crime, del 2019. Mentre per le serie tv la sua presenza è continuata su vari fronti, ma sempre partecipazioni uniche per dedicarsi meglio al grande schermo. Fino al 2011 è apparso tra gli altri in Castle, Fringe, Lie to me e The Glades.

L’Universo Marvel e il futuro di Black Panther senza Chadwick Boseman

Chadwick Boseman Cinematographe

È facile comprendere quanto Chadwick fosse legato ai diritti dei neri, perché il suo Sud Carolina subiva ancora segregazioni razziali fino a poco prima della sua nascita. Tanto che nel 2015, in visita dai genitori, fu anche messo in guardia dal Ku Klux Clan. Nel 2018 arriva al cinema Black Panther. È la parte della consacrazione. Il film incassa oltre 1,3 miliardi di dollari imponendosi come gigante tra i Marvel Cinecomics. La popolarità di T’Challa e Chadwick sale alle stelle, il personaggio è africano, circondato da un cast quasi interamente nero che sotto trucchi visivi e costumi coloratissimi porta messaggi di uguaglianza e pace, uno sguardo più serio del previsto alla situazione geopolitica riuscendo a convincere tutti. Critica inclusa. Nonché l’Academy Award, che assegna al film 3 Oscar. E 4 in tutto sono i Marvel nei quali gli artigli di T’Challa lasciano il segno. Secondo il regista Ryan Coogler in realtà il suo aspetto giovanile lo ha aiutato a renderlo perfetto per la parte: “La sua fisicità, la sua personalità riservata, il modo in cui sembra più giovane, e al tempo stesso saggio oltre i suoi anni”.

Black Panther 2: i fan rifiutano un nuovo attore come sostituto di Chadwick Boseman

Addirittura la Marvel voleva fornirgli i fumetti del suo personaggio, ma Chadwick insistette per comprali da sé. Quindi fu avvistato e riconosciuto dai fans in un negozio, nonostante indossasse cappello e occhiali da sole. Una volta gli chiesero cosa pensava di Donald Trump, e lui: “Amerei rispondere, ma non voglio offrirgli un momento da… Pantera”. Una carriera d’attore senza premi, ma oltre a recitare Boseman ha scritto sceneggiature e copioni. La sua opera teatrale Deep Azure gli è valsa una nomination per il Jeff Award (un premio per il teatro dell’area di Chicago) per la migliore opera prima.

Aveva un animo buono Boseman, uscì fuori durante un’intervista dove, circondato dalle due attrici principali di Black Panther, Lupita Nyongo e Gurira Danai e lo stesso Coogler e Michael B. Jordan, si commosse parlando dell’impatto culturale del suo film.

Chissà se da grande avrebbe fatto anche il regista. Mentre adesso cosa sarà della Pantera Nera? Black Panther 2 doveva essere girato nel 2021, ma chi altri potrebbe interpretarlo?  Michael B. Jordan ne impersonava il nemico, alla fine schiacciato dal protagonista Avenger. Sarebbe un po’ fuori luogo se venisse proposto lui. Un attore con una fisicità simile e una capacità altrettanto profonda nel dramma è Stephan James. Forse lui potrebbe essere un candidato a ereditare la parte di Chadwick Boseman. Sta di fatto che l’omo dietro l’attore e le maschere feline ha lottato silenziosamente per 4 anni sopportando il dolore della malattia e delle cure chemioterapiche mentre interpretava un supereroe indistruttibile, tutto praticamente di nascosto al mondo che lo guardava con ammirazione. Ecco, i supereroi si comportano più o meno così, peccato che nella vita vera alcune volte non ce la fanno. Spezza il cuore a tutti questa perdita.