Black Widow: il film imparerà dagli errori dei fumetti Marvel?

Il personaggio di Natasha Romanoff è stato sviluppato poco nei fumetti Marvel. Black Widow, in uscita ad aprile 2020, è l'opportunità giusta per Vedova Nera?

Il film Black Widow ha imparato dagli errori fatti in passato dalla Marvel Comics. L’ultimo decennio ha visto i Marvel Studios trasformare i supereroi – derisi per lungo tempo – in una miniera d’oro. Tutto è culminato in Avengers: Endgame, uscito quest’anno, che ha battuto il record di Avatar come il film con il maggior incasso di tutti i tempi.

La Marvel non ha carenza di materiale su cui lavorare. Ci sono oltre 50 anni di fumetti da cui attingere, tra questi alcune delle storie più amate e influenti di sempre. E hanno la possibilità di correggere degli errori e imparare importanti lezioni. Black Widow presenta un eccellente esempio in proposito; il personaggio è stato creato da Stan Lee e stampato a partire dal 1964. La serie di Black Widow su Marvel Unlimited – scritta da Nathan Edmondson – è stata pubblicata per soli 20 numeri. Che cosa ha sbagliato la Marvel Comics in tutti questi anni?

Black Widow: il poco sviluppo di Natasha nei fumetti Marvel

Black Widow, cinematographe.it

Le lotte nella stampa di Black Widow sono state il risultato di un errore strategico da parte della Marvel. L’editore di fumetti ha in genere tentato di sottolineare il ruolo di Natasha Romanoff nell’universo Marvel, concentrandosi sulla sua relazione con altri supereroi come Winter Soldier, Daredevil, Iron Man, Wolverine o lo SHIELD. È facile capire perché la Marvel abbia fatto questa scelta; in teoria, consente loro di collegare Vedova Nera a un marchio più forte, sperando di gonfiare le sue vendite. Ma il problema è che in realtà non consente a Vedova Nera di svilupparsi come personaggio.

Black Widow: l’analisi del primo emozionante teaser trailer

Senza eccezione, i marchi di supereroi solisti più forti sono quelli in cui il protagonista è circondato da personaggi secondari e criminali ben sviluppati. Superman è circondato da Lois Lane e Lex Luthor, personaggi iconici e celebri come lo stesso Man of Steel; la vita amorosa di Spider-Man include nomi indimenticabili come Mary Jane e Gwen Stacy, e affronta nemici classici come Venom e il Green Goblin; Batman ha un’intera famiglia di pipistrelli attorno a lui; e Daredevil ha Foggy Nelson, Kingpin ed Elektra. Ognuno di questi eroi esiste in un mondo a parte, in un contesto unico che non dipende dalla loro interazione con altri supereroi. La Marvel Comics ha raramente offerto a Vedova Nera l’opportunità di sviluppare un contesto tutto suo, e di conseguenza i suoi fumetti esistono perché dipendono da altri supereroi.

Black Widow: la seconda opportunità di Vedova Nera

Black Widow Cinematographe.it

Il trailer di Black Widow rende assolutamente chiaro che i Marvel Studios hanno imparato da questo errore. Mentre il trailer riconosce la forza della relazione di Natasha Romanoff con eroi come Occhio di Falco e Nick Fury, si concentra interamente sui nuovi personaggi secondari che il film introdurrà nel MCU. Passa dal contesto più tradizionale di Natasha – il film Avengers – a uno completamente nuovo. Ed è proprio così che dovrebbe essere; questo film deve stare in piedi da solo, per sentirsi degno di essere interpretato come un film sulla Vedova Nera che offre una visione unica di Natasha piuttosto che focalizzarsi sul suo ritratto esistente. E chi lo sa – anche se la storia di Natasha sta per finire, forse Yelena Belova conquisterà gli spettatori come sua erede che opera in un contesto completamente diverso senza i Vendicatori?

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