Daitona: recensione del film di Lorenzo Giovenga

Daitona, opera prima di Lorenzo Giovenga, è una critica intelligente al facile successo, resa attraverso ventiquattro ore nella vita di Loris Daitona, scrittore decaduto in cerca di un vero modo per sbancare il lunario e togliersi per sempre l'etichetta di ex-bambino prodigio.

In un’epoca cinematografica in cui lo spettatore-medio ha alle spalle anni e anni di pellicole e linguaggi narrativi, Daitona, opera prima del regista Lorenzo Giovenga, riesce a trattare una tematica di non poco interesse come il facile successo in giovane età e l’incapacità a mantenerlo, attraverso un linguaggio fortemente moderno e innovativo, che gioca su un triplice valore di significazione della parola “Passero Rosso“.

Daitona ruota tutta attorno al suo protagonista omonimo, Loris Daitona – “con la i e non con la y” (interpretato da Lorenzo Lazzarini) – un nostrano Drugo Lebowski che dopo aver pubblicato un libro a 16 anni dal titolo TI LOVVO, diventato clamorosamente un bestseller mondiale, cerca di trovare in tutti i modi un modo per scrollarsi di dosso l’etichetta di bimbo prodigio nella speranza di trovare l’ispirazione giusta per poter scrivere finalmente il romanzo della definitiva consacrazione artistica, certamente non per un pubblico di teenager. Tutti elementi che rendono Daitona, senz’ombra di dubbio, una delle commedie sperimentali più interessanti degli ultimi anni.

Una scrittura audace e moderna, dal forte carattere citazionista

Tenendo conto che ci troviamo dinanzi ad un’opera prima, Daitona offre moltissimi spunti di riflessione dal punto di vista del valore della scrittura. Giovenga infatti, impara la lezione dei grandi saccheggiando a piene mani dall’immaginario collettivo di registi come i Fratelli Coen, Tarantino, Wright, delineando così un impianto narrativo moderno dal linguaggio fresco che tanto ricorda lo Scott Pilgrim vs The World (2012) diretto da Edgar Wright. Una struttura narrativa, quella in Daitona, valorizzata da una regia dinamica – spesso magari eccessiva e alla continua ricerca del vezzo artistico – ma certamente audace e decisa a dare da subito un’impronta ben netta.

In Daitona tuttavia, pur ritrovandoci dinanzi a una narrazione dall’andamento lineare che non lascia niente al caso, e in cui il susseguirsi degli eventi – sempre più paradossali ed enigmatici – determinano un intreccio tortuoso e stratificato; il legame narrativo che ne consegue con il momento della rivelazione sul finire del terzo atto, per quanto spiazzante e il linea con il tono da commedia sperimentale “alla Wright”, poggia le fondamenta su una ragione che per quanto divertente e curiosa, risulta (fin troppo) debole.

Daitona, un nuovo Infinite Jets o TI LOVVO 2?

Una sequela di eventi che, unita a una parata di personaggi sempre più pittoreschi e dalla dubbia moralità Bukowskiana, che spingono Loris su una scelta dicotomica, se scrivere il “suo” Infinite Jets dimostrando di essere molto più che il semplice scrittore di un romanzo per teenager, ma un artista maturo e serio, o dedicarsi al sequel di TI LOVVO a dieci anni di distanza dal primo capitolo – accettando così la propria dimensione commerciale.

daitona cinematographe.it

Un conflitto sotto-testuale che, sviluppatosi nel corso della pellicola, emerge prepotentemente nel terzo atto – come uno sfogo rabbioso – che rappresenta un po’ un bivio ontologico che a tutti può capitare di affrontare nella vita. Se scegliere di perseguire il proprio sogno nella strada più incidentata e irta di sfide, o quella dei facili guadagni ma poco stimolante intellettivamente della strada più agevole.

Daitona, pur con tutti i difetti che può avere un’opera prima, denota fin da subito una precisa idea di cinema – quella del regista Lorenzo Giovenga – che negli anni a venire avrà certamente modo di crescere e maturare.

https://www.youtube.com/watch?v=kJ2pkbrbAfo

Daitona, diretto da Lorenzo Giovenga, è stato distribuito nelle sale il 27 Giugno 2019.

Regia - 3
Sceneggiatura  - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 2
Sonoro - 2
Emozione - 2

2.5