Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald – recensione

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, secondo capitolo della saga con Newt Scamander, si rivela un film poco soddisfacente, incapace di avvolgere i fan con la magia che tanto speravamo di trovare.

La visione di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, il secondo capitolo cinematografico (e ora anche letterario) dello spin-off dell’universo di Harry Potter, non convince. Nebbioso ed eccessivamente intricato, oltre ad avere un aspetto decisamente più dark, il sequel di Animali Fantastici e dove trovarli non riesce a riaccendere la scintilla della saga a causa di personaggi poco solidi e stereotipati, oltre ad una trama complessa e fine a se stessa.

Dopo il film del 2016 era salita tantissimo l’aspettativa per il prosieguo della storia di Newt Scamander (Eddie Redmayne), il magizoologo uscito dalla penna di J.K. Rowling, ex studente di Hogwartz e protetto di Albus Silente.  Alla fine del primo capitolo della saga, Mr. Scamander era riuscito a imprigionare Grindelwald (Johnny Depp), mago oscuro e potentissimo che (ovviamente) all’inizio di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald riesce a fuggire dalla detenzione e una volta fuori inizia a lavorare al suo malvagio progetto: radunare seguaci per affermare la supremazia dei maghi purosangue nel mondo magico e anche su quello dei babbani. In realtà Grindelwald ha dei piani ben diversi di cui tutti sono all’oscuro, fra cui quello di intercettare un giovane di nome Credence (Ezra Miller) che sembra avere fra le mani un enorme potere da sfruttare per i suoi scopi maligni.

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald – un sequel nebuloso e poco soddisfacente

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L’intreccio principale dal sapore spionistico di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald inizia quando entra in campo un giovane e divertente Albus Silente (Jude Law) che ingaggia Scamander per operare con discrezione contro Gridelwald. Da qui si accende il motore della storia, permettendo la reunion tra i personaggi già visti in Animali Fantastici e dove trovarli (Tina, Queennie, Jacob) e l’innesto con nuovi caratteri. Tutti i personaggi però sembrano delle caselle impazzite di un cubo di Rubik: il film di David Yates infatti ha carenze prima di tutto nel reparto sceneggiatura del tutto confusionario. Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald mette sul piatto tantissime storyline (il piano di Grindelwald da sventare, il rapporto tra Credence e Nagini, la vera identità di Credence, la storia di Leta Lestrange, il rapporto tra Silente e Grindelwald, la goffa storia d’amore tra Scamander e Tina), troppi colpi di scena, sparando informazioni a raffica senza portare ad una destinazione comune. È vero che i thriller spionistici hanno una trama intricata, dove bisogna stare attenti a non perdere passaggi e a ricordare i volti dei personaggi, pena non capire nulla del film, ma qui siamo di fronte a un film per un ampio pubblico che potrebbe sentirsi spiazzato di fronte a un puzzle difficile da riassemblare.

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald – quando gli effetti speciali non accendono la magia

Animali fantastici - I crimini di Grindelwald Cinematographe

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald cerca di puntare anche sull’aspetto di potteriano amarcord, riportando il pubblico alla scuola di magia e stregoneria di Hogwartz, facendo rivivere personaggi che i fan di Harry Potter già conoscono (oltre ad Albus Silente nel film conosciamo finalmente Nicolas Flamel, un alchimista dal make-up pasticciato), mettendo in campo duelli ad altissimo tasso di effetti speciali, ma neanche questa strada riaccende la magia. Anche gli animali fantastici, che poi hanno dato vita alla saga, sono messi da parte a contorno di una storia che punta a raccontare altro e che come già si era intuito resta appesa ad un filo in attesa del terzo capitolo.

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald insomma non riesce ad alimentarsi solo di qualche combattimento spettacolare e di una colonna sonora che in modo perfetto sottolinea gli stati d’animo dei personaggi ed incappa nella noia non solo per la difficoltà di seguire l’intreccio ma anche per l’eccessiva semplicità in cui viene inserita nel sottotesto la battaglia dei diversi e dei discriminati. Nemmeno le interpretazioni sono all’altezza di un franchise di questo livello: oltre Jude Law dal sorriso beffardo e a suo agio in un ruolo in fondo leggero, l’unico che colpisce, sarà anche per la chioma d’argento, è Johnny Depp, che in sottrazione riesce ad essere un vero cattivo, al pari di Voldemort.

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald è al cinema dal 15 novembre 2018 con Warner Bros.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 2

2.7