18 regali: recensione del film con Benedetta Porcaroli

18 regali è basato sulla storia vera di una madre che scoperta una malattia mortale, preparerà una serie di regali per accompagnare la crescita della figlia

Non è mai facile approcciarsi a una storia vera. Che si tratti di semplice ispirazione o che si voglia seguire pedissequamente la vicenda da riportare nella propria opera, è sempre una forma di rispetto incondizionato quella che pone l’autore nei confronti del tema che verrà trattato, rimaneggiato con cura ai fini della fruizione eppure costantemente legato a quella ripresa del reale che sarà presente in ogni passaggio della trasposizione nella finzione. Quando, poi, il tema è assai delicato,  sono infiniti i timori che un autore può provare verso il proprio lavoro, smussati dalla convinzione di poter riportare il tutto con la dovuta considerazione e riempiendolo, sempre sulla scia dell’attenzione, di sentimento.

È stata principalmente questa l’intenzione degli sceneggiatori Massimo Gaudioso, Davide Lantieri e Alessio Vincenzotto, quest’ultimo coinvolto in prima persona nella storia di 18 regali e affiancato nella scrittura anche dal regista Francesco Amato, alla sua quarta regia e reduce dalla commedia con Luca Marinelli e Toni Servillo Lasciati andare. Vincenzotto è, infatti, il padre della piccola Anna, ora ancora infante e non preparata a ciò che le aspetterà nel futuro, ma che il genitore insieme ai collaboratori, ha provato a immaginare. Perché la vicenda di questa figlia e la sua mamma che ora non c’è più ha fatto il giro del mondo.

18 regali – Il rapporto madre-figlia di Benedetta Porcaroli e Vittoria Puccini18 regali, cinematographe

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Scoperta una malattia irreversibile che l’avrebbe condotta a breve a morte certa, Elisa Girotto ha scelto di compiere, prima di morire, un piano che le permetterà di restare comunque al fianco della figlia: per ogni compleanno che Anna attraverserà, ci sarà sempre un regalo pensato dalla sua mamma ad aspettarla. È su questa notizia che gli sceneggiatori e il regista hanno costruito la loro pellicola, ambientando il film anni dopo e facendoci trovare una Anna già grande, pronta al suo diciottesimo compleanno, che segnerà l’ultimo dei doni pensati da sua madre.

È proprio su cosa significa avere un destino segnato da chi non c’è più che hanno deciso di basare il proprio racconto gli autori di 18 regali. Un immaginario futuro in cui il peso di un’assenza quanto mai presente e talmente marchiante, soffoca la giovane protagonista interpretata da Benedetta Porcaroli, sulla via della comprensione della propria madre e del gesto da lei intrapreso soltanto dopo un fantomatico viaggio indietro del tempo, in cui incontrerà il personaggio di Elisa, interpretata da Vittoria Puccini.

18 regali – Quando la storia dietro al film è più vera e toccante del film18 regali, cinematographe

Se l’intuizione di voler porre sotto un’ottica precorritrice la vicenda da cui prende spunto 18 regali potrebbe essere la trovata giusta per analizzare un evento che ci vorranno ancora anni prima che prenda forma e conseguenze proprie, è nella delineazione della protagonista diciottenne Anna che il film pecca un po’ rispetto alle proprie intenzioni. La descrizione di una ragazza che sembra sovraccaricata di sensazioni, rabbia e dolore, ma che la caratterizzazione del personaggio non riesce a riportare adeguatamente sullo schermo, mettendo in difficoltà la stessa Porcaroli, pur facendole portare a compimento il percorso del proprio ruolo.

Personaggi i cui passaggi e rapporti nella costruzione della pellicola, sembrano a volte trascurati, convinti di potersi appellare a quelle fondamenta resistenti di una storia, come quella di Elisa e il suo gesto, che non possono che toccare per la propria purezza. Ma la messinscena cinematografica non sempre riesce a racchiudere la stessa delicatezza della realtà e, nonostante l’intento di voler riuscire a compiere un’operazione dove è il melodramma a primeggiare, è comunque un’insoddisfazione generale quella che rimane alla fine della visione, dove è facile cogliere le motivazioni che hanno spinto sceneggiatori e regista alla realizzazione, in questi termini, della storia, ma che rimane a commuoverne più l’idea dietro che la pellicola in sé. Diciotto regali, la difficoltà di capirsi tra figli e genitori e un’emozione portata allo stremo: un film che sarebbe potuto essere un ulteriore dono, ma in cui, è il caso dire, è più il pensiero che conta.

18 regali, prodotto da Lucky Red, 3 Marys Entertaiment, Rai Cinema, Vision Distribution e Sky Italia, sarà in sala dal 2 gennaio, distribuito da Lucky Red.

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Regia - 2
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2
Recitazione - 2
Sonoro - 2
Emozione - 2

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