Il Joker di The Batman: svelate le origini e indizi sul suo futuro

Matt Reeves parla del Joker apparso in The Batman, spiegando la strada scelta per crearne il passato e anticipando un suo possibile ritorno.

Alla fine, The Batman ha realmente regalato ai fan una nuova versione del Joker, interpretata da Barry Keoghan, ma qual è il suo passato e quale sarà il suo futuro?

Nei suoi ultimi minuti, The Batman è riuscito a far saltare gli spettatori dalla poltrona quando, in una scena ambientata nella prigione di Arkham, l’Enigmista trova un amico in un altro criminale rinchiuso dietro le sbarre: il Joker. Il personaggio viene mostrato sempre in ombra e sono poche le parole da lui pronunciate, ma tanto è bastato ai fan per applaudire la performance di Barry Keoghan (The Eternals).

Ora che la Warner ha rilasciato una scena eliminata di The Batman, in cui il Cavaliere Oscuro si ritrova faccia a faccia con la propria nemesi, il pubblico è ancor più trepidante all’idea di rivedere il Joker di quell’universo. In precedenza, il regista Matt Reeves aveva fatto intendere che un sequel del cinecomic con il Principe del Crimine come villain non era un’eventualità da dare per scontata, ma che Reeves abbia dei piani per il folle criminale è indubbio.

Intervistato da Variety, il regista di The Batman ha infatti spiegato come ci sia senz’altro la possibilità di inserire il Joker in un futuro progetto targato DC, anche se questo potrebbe trovare casa sul piccolo schermo. Reeves ha così dichiarato:

Potrebbero esserci degli spazi. C’è del materiale su cui sono molto interessato a lavorare in uno spazio di Arkham, forse per HBO Max. Ci sono cose di cui abbiamo discusso a riguardo. Perciò è senz’altro possibile. Non è nemmeno impossibile che ci siano delle storie su cui si tornerà quando Joker farà il suo ingresso nel nostro mondo.

Reeves ha anche aperto una porta sulle origini del villain, spiegando come il suo Joker sia paragonabile al Fantasma dell’Opera. “Ha una malattia congenita per cui non può smettere di sorridere ed è terrificante”, ha spiegato il regista, il quale ha voluto allontanarsi dalle origini che vedono il villain cadere in un recipiente di agenti chimici o da quanto fatto da Christopher Nolan, avvolgendo il passato del personaggio nel mistero. “E se questo tizio avesse questa malattia dalla nascita e fosse stato maledetto?”, si è chiesto la mente dietro la macchina da presa di The Batman. “Anche da bambino, la gente lo guardava con orrore e la sua risposta è stata dire: ‘Ok, quindi sono stato vittima di uno scherzo’, e questa è stata la sua visione nichilista del mondo.”

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Visto il successo di The Batman, la Warner è più che intenzionata a espandere quell’universo. Fra i progetti in cantiere, in tal senso, vi è una serie incentrata sul Pinguino interpretato da Colin Farrell, ma è plausibile che si dia luce verde a Reeves per esplorare i meandri dell’Arkham Asylum, luogo per cui il regista aveva già manifestato il proprio interesse e che potrebbe fungere da perfetta fucina per l’introduzione di iconici villain nell’universo che vede Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne.