Rutger Hauer su Blade Runner 2049: “Non ha amore né anima”

Nonostante abbia apprezzato l'aspetto visivo di Blade Runner 2049, Rutger Hauer ha avuto la conferma che il sequel di Denis Villeneuve non fosse necessario, risultandogli ancora poco chiara la domanda al centro del film, secondo lui privo di amore e anima.

Volto del replicante Roy Batty nel film di Ridley Scott, Rutger Hauer non è uscito soddisfatto dalla visione di Blade Runner 2049

Rutger Hauer si era già dimostrato dubbioso sul progetto prima del suo debutto, ma aveva affermato che avrebbe comunque dato un’opportunità al sequel di Denis Villeneuve. L’attore è stato di parola, ma dopo aver visto Blade Runner 2049 ha avuto la conferma delle proprie paure, come ha rivelato in un’intervista a THR mentre promuoveva Samson, recente film biblico che lo vede nel cast:

“Da vedere è fantastico ma fatico a capire perché quel film fosse necessario. Penso solo che qualcosa è così bello, dovresti semplicemente lasciarlo stare e fare un altro film. Non appoggiarti al successo che è stato guadagnato 30 anni fa. In molti modi, Blade Runner non parlava dei replicanti, ma di cosa volesse dire essere umani. È come E.T. Ma non sono sicuro di quale sia la domanda nel secondo Blade Runner. Non è un film incentrato sui personaggi e non c’è umorismo, non c’è amore, non c’è anima. Riesci a vedere l’omaggio all’originale, ma non è abbastanza per me. Sapevo che non avrebbe funzionato, ma non penso che sia importante ciò che penso.”

Prendendo anche atto del bagno di umiltà finale, è chiaro che Rutger Hauer non sia rimasto colpito dal lavoro di Denis Villeneuve. Nonostante l’opinione dell’attore, Blade Runner 2049 è stato accolto da critiche entusiaste in tutto il mondo (QUI la nostra recensione e QUI un approfondimento sulla palette cromatica del sequel), conquistando anche cinque nomination agli Oscar 2018. Sfortunatamente, il titolo non si è rivelato un successo economico, mettendo in dubbio quello che sarebbe potuto divenire un autentico nuovo franchise.

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Fonte: THR