L’uomo d’acciaio 2: Henry Cavill vuole assolutamente il sequel

Henry Cavill svela che L'uomo d'acciaio 2 è un progetto a cui tiene molto e sta facendo di tutto per vederlo realizzato. L'attore parla inoltre del suo contratto, dicendosi convinto che ci siano ancora moltissime storie di Superman che meritano di essere raccontate.

Fra i tanti progetti di Warner e DC Films continua a mancare la conferma per L’uomo d’acciaio 2, ma Henry Cavill svela che sta facendo il possibile affinché il sequel veda la luce

Henry Cavill ha dato via al DCEU con il film su Superman di Zack Snyder nel 2013, ma nonostante i rumor, L’uomo d’acciaio 2 è rimasto finora solo nei sogni dei fan. Intervistato da Collider, il volto di Clark Kent ha tuttavia ammesso che realizzare il sequel è uno dei suoi più grandi desideri:

“Sto avendo moltissime conversazioni, dietro le quinte, con alcune persone e si spera che parleremo con altre persone che sono anch’esse dietro le quinte per iniziare a far muovere le cose. È un mio grandissimo desiderio fare L’uomo d’acciaio 2, un sequel diretto de L’uomo d’acciaio, e ci sono un mucchio di storie di Superman che voglio raccontare. C’è un intero stile del personaggio di Superman che ho molta voglia di raccontare e non vedo l’ora che arrivi quell’opportunità.”

Dopo aver condiviso la sua passione per un eventuale L’uomo d’acciaio 2, a Henry Cavill viene domandato quale sia lo stato del suo contratto. Dopo una pausa e una fugace occhiata a una persona fuori campo, l’attore ammette sorridendo che non è sicuro di quanti film lo leghino ancora al DCEU (facendo i conti, Cavill dovrebbe essere impegnata in un altro film nell’universo dei supereroi), ma tiene a sottolineare che, indipendentemente dal pezzo di carta, vuole tornare a interpretare Superman in nuovi film, perché ci sono ancora moltissime storie che meritano di essere raccontate da altrettanti registi in gamba. Nel frattempo, il DCEU proverà a risollevarsi dopo il flop di Justice League con Aquaman, diretto da James Wan e nelle sale italiane dal 1° gennaio 2019.