Jeremy Renner e Chris Evans scherzano sull’incidente con il gatto delle nevi

Sui social le star Marvel Jeremy Renner e Chris Evans scherzano sul traumatico incidente con lo spazzaneve accaduto a Capodanno.

Mentre continua il suo lento recupero, Jeremy Renner scherza con il collega Marvel Chris Evans sul suo traumatico incidente con il gatto delle nevi, avvenuto a capodanno fuori da casa sua in Nevada. Renner è meglio conosciuto per il suo ruolo di Occhio di Falco nell’MCU, essendo apparso in film di successo come Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, oltre che nel suo show Disney+, Hawkeye. A capodanno l’attore è rimasto schiacciato sotto al suo gatto delle nevi mentre cercava di aiutare un veicolo rimasto bloccato da una copiosa nevicata.

Dopo il suo traumatico incidente Jeremy Renner si sta lentamente riprendendo e sta persino scherzando con il collega Chris Evans

Dopo aver recentemente rivelato di essere tornato a casa dall’ospedale, Jeremy Renner cerca ancora una volta di tranquillizzare tutti i fan sulle sue condizioni di salute, e dimostra di essere sempre di buon umore con uno scambio di divertenti battute con il collega Chris Evans (Captain America nel MCU) su Twitter.

“È un vero duro. Qualcuno ha controllato come sta il gatto delle nevi?” chiede scherzosamente Evans. Renner gli risponde “Sì, l’ho controllato, ha bisogno di benzina”. Ecco il tweet con lo scambio di battute, in cui l’interprete di Captain America augura buona guarigione al collega.

https://twitter.com/JeremyRenner/status/1616892369584148480?s=20

Dopo essere stato trasportato d’urgenza in elicottero con un “trauma toracico contusivo e diverse lesioni ortopediche”, il giorno seguente Renner è stato operato d’urgenza. L’attore da allora si è sottoposto a un altro delicato intervento. Le sue condizioni di salute hanno afflitto i fan per settimane, con alcune notizie allarmanti che riportavano una possibile amputazione della gamba e la sua impossibilità a tornare a camminare. Jeremy Renner si è rotto circa 30 ossa nell’incidente e la ripresa – per quanto costante – sarà certamente lunga e complessa.