Deadpool 2: i retroscena del momento Batman v Superman

In Deadpool 2 assistiamo a una serie di scuse esilaranti proposte alla ragazza del protagonista, Vanessa, per giustificare un ritardo e quando la ragazza non crede alla prima scusa sciorinata dal Mercenario Chiacchierone, sicuramente in sala esplode una risata...

Ryan Reynolds non ha scritto l’esilarante battuta “Martha” da Batman v Superman: Dawn of Justice, presente in Deadpool 2

Deadpool 2 ha un sacco di gag legate alla DC e alla Marvel. Alcune più riuscite altre meno. Una che che sicuramente non è passata inosservata è il primo scherzo legato alla DC, che prende di mira il momento più famigerato di Batman v Superman. BvS è stato colpito dall’odio da ogni angolazione. Fan e critica hanno demolito il film nelle recensioni, generando anche uno dei meme più divertenti della storia della cultura pop.

Nel film Batman smette di cercare di uccidere Superman quando lo sente pronunciare il nome Martha. Mentre la maggior parte del pubblico non sapeva che entrambi i nomi delle loro madri erano Martha, Batman v Superman si è assicurato che il mondo lo facesse in occasione del film.

In Deadpool 2 assistiamo a una serie di scuse esilaranti proposte alla ragazza del protagonista, Vanessa, per giustificare un ritardo e quando la ragazza non ha creduto alla prima scusa sciorinata dal Mercenario Chiacchierone, sicuramente in sala è esplosa una risata. Nella scena Wade Wilson dice “Stavo combattendo un cazzuto mascherato, solo per scoprire che sua madre si chiama Martha.” Ryan Reynolds è stato di recente all’ Empire Film Podcast e ha detto della gag:

“La gag di ‘Martha’, è un momento perfetto per Deadpool 2, penso che Deadpool sia disposto a rompere qualche uovo per fare quella frittata.”

Quando i padroni di casa hanno detto a Reynolds che i fan della DC hanno odiato quella battuta, lui ha chiarito che non è stata scritto da lui. “Quando lo verranno a sapere probabilmente sarò già morto, ma non ho scritto quella battuta, l’ho pronunciata una sola volta, è uno scherzo che non ho scritto.”