Coronavirus: cinema chiusi almeno fino al 3 aprile. Ecco le nuove misure di sicurezza

Ecco tutte le norme di sicurezza atte a limitare la diffusione del Coronavirus.

Tra le misure di sicurezza per debellare il Coronavirus anche la chiusura di cinema e teatri

Il Coronavirus sta mettendo in ginocchio l’Italia, soprattutto psicologicamente. Tutti fuggono, infrangono le regole o le rispettano più del dovuto. Insomma il Paese è impazzito e a farne le spese è anche il settore dell’intrattenimento. In un precedente articolo abbiamo parlato del rinvio delle uscite cinematografiche, al quale si è aggiunto nei giorni a seguire anche l’impegno da parte degli esercenti, che si sono attrezzati al meglio pur di continuare a lavorare. Ma questi sforzi sembrano insufficienti, al punto che il governo ha approvato, nella notte tra sabato 7 e domenica 8 marzo, un decreto con nuove misure restrittive atte a limitare il più possibile la diffusione del virus (SARS-CoV-2).
Tra le restrizioni rientra la sospensione, su tutto il territorio nazionale, di eventi cinematografici, teatrali, eventi e spettacoli di qualsiasi natura “svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato”, nonché la sospensione dell’apertura dei musei. Tale situazione si protrarrà almeno fino al 3 aprile.

Di seguito tutte le norme atte a contrastare l’espansione del Coronavirus:

  • Sospensione di congressi, meeting, eventi sociali in cui è coinvolto personale sanitario;
  • Sospensione di manifestazioni, eventi e spettacoli di qualsiasi natura, anche a cinema e teatro;
  • Sospensione delle attività di pub, scuole da ballo, sale giochi, sale scommesse, discoteche;
  • Chiusura dei musei;
  • Divieto di uscire di casa per le persone in quarantena e risultate positive al coronavirus;
  • Possibilità di apertura di bar, ristoranti ed esercizi commerciali in genere adottando misure per far rispettare una distanza di un metro fra i clienti;
  • Sospensione degli eventi sportivi, tranne quelli a porte chiuse;
  • Sospensione delle lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle università fino al 15 marzo, con attivazione di modalità di didattica a distanza;
  • Divieto agli accompagnatori di fermarsi nelle sale di attesa degli ospedali;
  • L’accesso di parenti e visitatori alle strutture residenziali per anziani è limitato ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura;
  • Possibilità di applicare le modalità di lavoro agile – quindi in remoto – a tutti i lavoratori anche in assenza di accordi individuali;
  • Possibilità di applicare misure alternative di detenzione domiciliare o isolamento ai detenuti in caso di sintomi da COVID-19, adottando per tutti colloqui in modalità video o telefonica;
  • Interventi straordinari di sanificazione dei mezzi pubblici.

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