Coronavirus: i cinema corrono ai ripari con termoscanner e posti alternati

Ecco cosa hanno pensato di fare alcuni proprietari di sale cinematografiche.

L’agenzia di stampa Adknonos riporta che, a causa dell’emergenza Coronavirus anche i cinema corrono ai ripari

Il Coronavirus non da pace a nessun settore lavorativo. I cinema, per evitare la chiusura totale, stanno iniziando a pensare a delle misure per evitare il contagio senza dover per forza chiudere i battenti. Pertanto in alcune sale saranno venduti biglietti per posti alternati e saranno effettuati dei controlli con il termoscanner.

Il decreto firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte prevede l’interruzione di

manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro…

Credo sia la prima ordinanza dai tempi della guerra che ha efficacia alla firma e non dalle 24 ore successive, quindi già dalla giornata di oggi ci troviamo di fronte a due possibilità: chiudere la sala o provare ad adottare delle misure in linea con quanto disposto dal decreto”, dice Emanuele Ilari, titolare del Multisala Madison a Roma in via Chiabrera … titolare anche del Multisala Madison Cineworld di Iglesias, in Sardegna. “Lì già da qualche settimana siamo stati costretti a chiudere dal lunedì al giovedì, la fobia ha paralizzato l’affluenza, causando un calo degli introiti del 90%, quindi per ora siamo aperti solo dal venerdì alla domenica.

Stiamo attrezzando tutte le 8 sale per garantire un metro e 10 cm di distanza tra una seduta e l’altra, facendo sedere le persone una poltrona sì e una no, perché diversamente la distanza non sarebbe garantita. Anche per la fila alla cassa faremo in modo di far rispettare le distanze previste tra una persona e l’altra, permettendo l’accesso al foyer a gruppi di cinque-sei persone per volta. Siamo anche dotati di termo-scanner, che utilizzeremo prima di far entrare la gente nella struttura.

Fonte: Adnkronos