Avengers: Infinity War: James Gunn non consultato sulle morti di [SPOILER]

Attenzione il seguente articolo contiene spoiler per chi ancora non ha visto Avengers: Infinity War. I fratelli Russo hanno rivelato di non aver consultato direttamente James Gunn sulle "morti" di alcuni personaggi alla fine del cinecomic.

Avengers: Infinity War ha spazzato via metà del Marvel Cinematic Universe e soprattutto sembra aver cancellato completamente alcuni franchise, come quello dei Guardiani della Galassia

Anche se ovviamente Star-Lord, Drax, Mantis, e Groot torneranno nel prossimo adattamento, i registi di Avengers: Infinity War, Joe e Anthony Russo, hanno parlato delle morti nel film, e in particolare se abbiano consultato o meno il regista di Guardiani della GalassiaJames Gunn, sulle scelte creative: “La Marvel è uno studio ideale in quanto permette ai registi che vi lavorano di avere una propria libertà” ha dichiarato Joe.

Sostanzialmente abbiamo ideato una storia che volevamo raccontare e poi l’abbiamo presentata ai Marvel Studios,” ha aggiunto Anthony. “E non c’è stato alcun rifiuto da parte dello studio. Non abbiamo conversato direttamente con James Gunn sulla decisione presa nei confronti di Gamora, ma sono sicuro che ci ha pensato Kevin [Feige, Presidente dei Marvel Studios]“.

Si tratta comunque di una scelta sorprendente, considerando che James Gunn sta già lavorando a Guardiani della Galassia Vol. 3. Joe Russo ha continuato dicendo: “Penso che parte del motivo per cui abbiamo deciso di fare quattro film con la Marvel sia il fatto che lo studio è davvero fantastico nel dare a ogni film ciò di cui ha realmente bisogno. Niente è sacro. Si assumono i propri rischi, e credo che siano migliorati nel tempo proprio attraverso questi rischi, mostrati tramite Ragnarok, Homecoming, Black Panther, e adesso quest’ultimo film. Credo che qualche anno fa c’è stato un cambio della guardia ai Marvel Studios che ha permesso una più significativa libertà creativa. Sono stati fantastici nell’accettare alcune nostre decisioni particolarmente estreme“.