Serie TV di fantascienza: le 25 serie sci-fi migliori, da vedere assolutamente!

Il genere sci fi nel mondo delle serie TV, con le quindi serie TV sci fi migliori di sempre da Star Trek a Stranger things, preparatevi ad entrare in ultra mondi fantastici e distopici.

Sci-fi, letteralmente dall’inglese science fiction, una narrazione della scienza, che negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede sul grande e piccolo schermo.
Se inizialmente era un genere indirizzato ad un piccolo pubblico, che passava in secondo piano rispetto al genere più ampio del drama, ha saputo sempre di più sorprendere con contenuti nuovi, originali e con molti spunti di riflessione sulla realtà che viviamo.
Per il pubblico amante del genere sci-fi e dei suo mondi di fantasia, distopia e ultra scienza, le serie TV di questi ultimi anni sono state lodevoli di nota, in grado di coinvolgere spettatori abituati ad altri generi. Questo grazie anche alle contaminazioni di diversi stili di narrazione e sotto-generi che ha caratterizzato le serie TV di questi ultimi anni.

Il genere Sci-fi con il suo tentativo di mescolare reale e soprannaturale, pone una riflessione molto forte sull’esistenza, su come i protagonisti la vivono, sulla morte e le sue conseguenze. Destino, morte, esistenza, sopravvivenza, ricerca di sè, sono gli ingredienti che caratterizzano questo genere e lo rendono anche filosoficamente interessante e oggetto di studio.

La piattaforma Netflix ha potuto dare con le sue produzioni originali davvero tanto al genere Sci-fi, con serie TV che hanno saputo ispirarsi ai baluardi del genere, prendendone i punti cardini, ma anche andando oltre con contenuti nuovi e soprattutto in grado di interrpetare l’attualità.

Essendo molto difficile stilare una classifica e stabilire la serie TV Sci-Fi migliore di sempre, presentiamo qui un approfondimento in ordine cronologico per anno di produzione, delle serie TV migliori di sempre, analizzandone dal punto di vista narrativo i punti di forza e di originalità.

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Doctor Who

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Ci troviamo di fronte ad una longeva serie TV britannica prodotta a partire da 1963 e ancora in onda, entrata nell’immaginario collettivo, per gli amanti del genere sci-fi e più in generale da qualsiasi appassionato di serie TV.
Questo perchè Doctor who è il Signore del Tempo, che compie viaggi temporali per salvare l’universo da una precoce distruzione da parte di demoni e alieni, così ricca di contenuti narrativi, scientifici e storici, che è riuscita ad andare ben oltre il puro intrattenimento. Il fatto che il Dottore, che è di fatto un essere alieno, possa rigenerarsi per sottrarsi alla morte ogni volta che questa gli si avvicina, cambiando totalmente aspetto e personalità, porta con sè un aspetto narrativo davvero nuovo. La stagione 11 porterà infatti alla rigenerazione del Dottore in una donna, interpretata dall’attrice Jodie Whittaker.
Ciò permette anche alla serie di proseguire con molto pubblico e con un protagonista che negli anni cambia, garantendo la longevità della serie TV e portando quindi anche un cambiamento nell’intera narrazione.
Dr Who è un piacere visivo, ricco di contenuti da essere in grado di informare lo spettatore sulla storia e sul passato, ma con una narrazione così accattivante da attrarlo in modo rilassante in un mondo che gli permette di viaggiare, curiosare, scoprire, pur rimandendo davanti ad uno schermo.

Trama: Il signore del tempo è un essere alieno che attraverso la macchina Tardis può compiere dei viaggi spazio-temporali per salvare la specie umana dalla minaccia aliena.

Star Trek

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La serie classica, l’originale, quel prodotto diventato un cult che nel 2016 ha compiuto 50 anni dalla messa in onda, oltre che 50 anni di storia nell’immaginario pop collettivo.
Siamo nel pieno della fantascienza e del sci-fi e per quanto ci possa fare una certa suggestione vedere gli episodi del 1966 e considerarli pionieristici con i loro effetti speciali, ebbene, lo sono stati eccome.
Una serie TV che ha saputo influenzare non solo l’immaginazione del pubblico, ma anche il mondo della ricerca scientifica, mettendo al centro della trama shuttle che viaggiavano nello spazio e oggetti tecnologici che oggi sono diventati comuni, dai telefoni ai segnali satellitari.
Per quanto oggi siamo abituati a vedere alcuni di questi aspetti di fantascienza nelle serie TV, dobbiamo pensare che gran parte provengono proprio da Star Trek, come il teletrasporto, i viaggi nel tempo.
Questi artefici di narrazione, oggi comuni, le ritroviamo in alcune serie TV contemporanee, da Sense8 a Doctor Who.

Trama: La nave stellare federale USS Enterprise (NCC-1701) e il suo equipaggio esplorano il cosmo intero per conoscere nuove forme di vita e per arrivare oltre i limiti mai superati dall’essere umano. Ci troviamo nel 2266 e i terrestri si sono riuniti nel governo mondiale della Terra Unita.

Battlestar Galactica

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Una serie TV Sci-fi che non poteva assolutamente mancare in un discorso sul genere fantascientifico e che come Star Trek trae le sue origini molti anni fa.
La serie infatti, reinventa nel 2003, è un prodotto degli anni ’70, che è stato poi rivisto in modo nuovo con nuovo cast, ma il concept originale di cyborg, replicanti che molto ha anticipato anche l’universo di Blade Runner.
Nonostante il puro ambiente fantascientifico, Battlestar Galactica come una buona serie TV sa fare non è distante dalla realtà contemporanea. Temi portanti come politica, società e relazioni sono trattati in modo da essere universali anche nella nostra realtà e portare lo spettatore ad una riflessione continua, in un ambito dove non esistono certezze nè conclusioni certe.
Un aspetto che si ritrova in altre grandi serie TV del mondo Sci-Fi, da Lost a Person of Interest che hanno certamente preso ispirazione dalle serie TV più storiche.

Trama: Galactica è una Base Stellare con il compito di difendere il mondo dagli attacchi di Cyborg alieni.

X-Files

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Una sigla di inizio diventata ormai iconica, che ha saputo precedere negli anni la serie stessa, anche per chi non l’ha mai seguita. Una serie TV del 1993 , proseguita fino al 2002 con due adattamenti cinematografici e un reboot andato in onda a partire dal 2016.
X Files diventa subito iconica, rappresenta l’emblema del fantascientifico e del crime, con due personaggi protagonisti diversi tra loro, ma che si completano e che appaiono perfetti dal punto di vista televisivo.
Oltre la qualità narrativa della serie TV, X Files fa da apripista a quello che è il concetto di serie TV contemporanea, un prodotto televisivo o per il web che non è solo di intrattenimento, ma entra nelle vite dello spettatore, diventando un vero e proprio arredo.
Con X Files nascono già in modo precoce i contenuti extra consultabili sul sito web di Fox, con interviste agli attori, il dietro le quinte e un’interazione con lo spettatore che diventa indirettamente un influencer della direzione narrativa dell’intera serie.
La produzione inizia quindi a fare i conti con un pubblico che non è più un gruppo di spettatori passivo e indefinito, ma esiste e con il suo coinvolgimento emotivo nella storia non si può più ignorare con le sue esigenze e aspettative.

Trama: Mulder è un agente dell’FBI del settore X-Files, che si occupa dei casi di natura soprannaturale, una passione che diventa anche un’ossessione legata alla convizione della presenza sulla terra di alieni. Per freddare queste sue convizioni gli viene affiancata la dottoressa Scully, scienziata che dovrebbe screditare le teorie di Mulder, ma finisce invece per assecondarle.

Firefly

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Tra le migliori serie TV Sci-fi migliori c’è un caso clamoroso nella storia delle serie TV. Firefly, un prodotto andato in onda nel 2002 per una sola stagione di 15 episodi, ma che ha saputo entrare nel cuore di pubblico e critica al punto che la produzione di un film spin-off, Serenity a dare degna conclusione alla serie, è stato considerato da una rivista britannica il film Sci-Fi migliore di sempre.
Una serie TV che già nel 2002 ha saputo portare un mix di generi, in cui l’aspetto Sci-fi si presenta come uno sfondo per fare da collante a generi diversi, comedy, drama, western, creando un prodotto originale in cui la fantascienza non inghiottisce la serie in un universo distaccato dalla realtà, ma serve da leva per renderla più completa possibile e portare alla riflessione anche su temi sociali e politici.

Trama: Serenity è una nave spaziale con un suo equipaggio che si occupa di commercio di contrabbando a seguito della conclusione della guerra civile che ha portato all’unificazione dei pianeti, fortemente evitata dal comandante di Serenity e il suo equipaggio.

Lost

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Una delle serie TV di punta della nuova golden age della serialità americana, iniziata nell’anno 2004-2005, Lost si impone allo spettatore con uno scenario che trae le sue origini dalla tradizione della narrativa di fiction, ma rinnova totalmente il linguaggio della narrazione.
Se da un lato ritroviamo un classico consolidato nella storia della letteratura e della fiction in generale, quale l’isola deserta e tutte le sue metafore di sopravvivenza, incontriamo anche una novita: la perfetta armonia tra trama orizzontale, la sopravvivenza dei protagonisti e la trama verticale, le storie personali dei protagonisti presentate tramite l’utilizzo di flashback nelle prime stagioni e flashfoward nelle successive. Questo intreccio di trame, crea la complessità dell’opera portando lo spettatore verso un livello di comprensione multipla, quello del singolo episodio e quello della narrazione di insieme permeata sin dall’inizio dal mistero di capire che cosa sia di fatto l’isola.
Lost è sicuramente una serie TV Sci-Fi, ma che mescola anche una buona dose di drama, ben evidente nel racconto delle storie di ogni protagonista e nei sentimenti che governano le azioni di tutti i protagonisti e che riportano costantemente lo spettatore alla sua quotidianità.
Temi come la morte e il destino, sono parte fondante della trama e riescono ad essere sviluppati con una profondità tale da avere, nel finale un’interpretazione che è diventata propria di Lost.

Trama: L’aereo di linea 815 della compagnia Oceanic Airlines, proveniente da Sydney e diretto a Los Angeles, si schianta su un isola apparentemente deserta. Sono 48 i superstiti di questo incidente e oltre e dover fare di tutto per salvarsi, scoprono ben presto che dovranno fare di tutto per sopravvivere dagli accadimenti misteriosi dell’isola.

Heroes
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Heroes viene trasmesso nel 2006 cavalcando l’ondata di innovazione proveniente dal 2004, portando in scena dei soggetti dotati di superpoteri, ma inizialmente ben lontani dal titolo della serie TV.
Questo perchè questi soggetti sono in parte inconsapevoli delle loro potenzialità e in parte cercano di sfuggire ad esse. Quando i protagonisti acquisiscono consapevolezza di ciò che possono fare, iniziano a sfuggire a chi li vuole morti per impossessarsi delle loro capacità.
Ci troviamo quindi in una situazione molto anomala, in cui gli eroi, di fatto sono quelli che fuggono, sparsi per il mondo e ricordando molto i protagonisti di Sense8, inconsapevoli e sparsi in diverse località del mondo.
Sono eroi inconsapevoli che hanno però a loro volta bisogno di eroi che salvi loro la vita ed è proprio la loro esistenza a creare la minaccia stessa per il resto del mondo e della popolazione.
Heroes porta sullo schermo, per queste ragioni, qualcosa di nuovo, con un alto livello di sci-fi e anche di tensione narrativa, con una trama molto complessa, che nel corso degli episodi di arricchisce di nuovi elementi anzichè iniziare a risolversi. Questo, uno dei difetti della serie TV che verso la stagione conclusiva fa scricchiolare l’intera struttura.

Trama: Ci sono trentasei persone con un corredo cromosomico diverso dal comune, sono mutanti, dotati di superpoteri e ci sono due minacce che incombono sulle loro vite.

Terminator: The Sarah Connor Chronicles

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Terminator: The Sarah Connors Chronicles è un interessante prodotto del 2008 che si lega al secondo capitolo di Terminator, presentandosi come spin-off della saga originale, tra il secondo e il terzo film. Pareggia la qualità dei primi film e in alcuni tratti la supera, viene cancellata dopo due stagioni, avendo però il potenziale per portare avanti la trama con la protagonista, molto forte e in grado di tenere insieme la narrazione. Questa serie TV è comunque riuscita in due anni ad aggiudicarsi premi per sceneggiatura, effetti speciali e scene action, sinonimo di un’attenta qualità in fase di produzione oltre che di narrazione.
Azione e adrenalina vengono affiancati ad una questione esistenziale, quella che riguarda il futuro del pianeta e un destinato, con tutte le responsabilità che un giorno avrà sulle spalle, comprese quelle della madre, sua guida anche nella sua futura missione.

Trama: Sarah Connor nel 1999 ha sulle sue spalle la responsabilità di educare suo figlio John, con la consapevolezza che diventerà il leader della resistenza umana.

Fringe

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Dallo stesso creatore di Lost, JJ Abrams, nel 2008 nasce l’idea di Fringe, un prodotto che muove dal mondo crime, trattandosi di una sezione dell’FBI, ma sfocia immediatamente in ambito sci-fi trattandosi di una divisione che si occupa di indagini sulla scienza di confine.
La mente riporta lo spettatore verso X-files, ma siamo comunque di fronte ad un prodotto diverso, con una trama orizzontale forte, ma anche degli episodi autoconclusivi che permettono comunque di vederlo godendone degli aspetti più intriganti, fantascientifici e horror fine a se stessi.
L’aspetto sci-fi della serie TV si va a contrapporre in modo ben bilanciato con il personaggio principale, Walter, scienziato che studia fatti che vanno oltre i confini della realtà, pazzo e con problemi psicotici, che danno alla serie degli intervalli comici in grado di dare diversi linguaggi di espressione.
Una serie TV di quelle che si è conclusa troppo presto, ma che ha comunque avuto un degno finale in grado di dare le giuste spiegazioni alla trama orizzontale narrata nelle stagioni.

Trama: Fringe è una sezione dell’FBI formata da un pazzo scienziato, suo figlio truffatore con un altissimo quoziente intellettivo e un’agente dell’agenzia. Insieme si occupano di casi al limite del reale e dell’umano.

FlashFoward

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Una sorprendente serie TV del 2009, FlashFoward, molto apprezzata da pubblico e critica, ma meno fortunata negli ascolti complessivi che hanno portato ad una sua prematura cancellazione dopo una sola stagione. Ci troviamo di fronte al caso in cui un ottimo soggetto viene sviluppato nella sceneggiatura senza la stessa originalità.
I personaggi non reggono lo spessore della trama, che però risulta anche dopo molti anni piuttosto potente oltre che ricca di colpi di scena che tengono sempre alta la tensione dei singoli episodi.
Una sola stagione che non ha mai avuto un seguito, nè come episodio speciale nè come reboot e che ha lasciato quindi il suo pubblico con un cliffhanger finale che ha lasciato decisamente l’amaro in bocca.
L’idea alla base di tutto però, intriga perchè negli anni è rimasta inviolata, rimanendo unica e mai più riprodotta o sviluppata.

Trama: 6 ottobre 2009, tutte le persone in ogni angolo del mondo perdono i sensi per 2 minuti e 17 secondi. In questo periodo di tempo, ognuno vede il proprio futuro in una premonizione, così anche l’agente federale Mark Benford di Los Angeles che vede se stesso indagare su questo evento e cosa l’ha causato.

Person of Interest

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Nel 2011, oltre dieci anni dopo la produzione di Lost, Johnatan Nolan, fratello del regista Christopher Nolan, traendo spunto dalla sceneggiatura de Il Cavaliere oscuro, produce con JJ Abrams il soggetto per una nuova serie TV, Person of Interest, con un cast di altissimo livello fomato da Jim Caviezel, Taraji P. Henson e per tutti gli orfani di Lost, Michael Emerson.
Una serie TV apparentemente riconducibile a un genere crime, ma che assume nel suo corso sempre di più i connotati sci-fi, perchè è proprio di scienza e di tecnologia che tratta.
Nelle sue cinque stagioni Person of Interest subisce un’evoluzione degna di una serie TV di rilievo, partendo con due stagioni con una trama principalmente orizzontale, che si concentra principalmente sull’aspetto crime, per poi far esplodere liberamente una trama verticale che ha saputo reggere la serie TV nelle successive tre stagioni portando una nuova profondità di narrazione.
La corta distanza che caratterizza, nelle prime stagioni, le storie di nuove persone da salvare, da parte dei protagonisti, si allunga e si approfondisce, concentrandosi sui protagonisti stessi, portando alla luce una forte filosofia sull’esistenza, sul destino, sul vivere per uno scopo. Anche in questo caso nel finale di stagione si riprende il tema del destino e della morte con una spiegazione propria di Person of Interest che è diventata iconica, quanto quella che ha caratterizzato Lost.
La squadra dei quattro protagonisti diventa il simbolo di una battaglia che riguarda l’esistenza e si sposta dalla semplice sopravvivenza giorno per giorno ad una consapevolezza filosofica di poter vivere per sempre.

Trama: Dopo i fatti dell’11 settembre, Harold Finch, genio dell’informatica, costruisce La Macchina, un sistema informatico che raccoglie illegalmente dati pubblici e privati della popolazione e fornisce informazioni per impedire reati oltre che internazionali anche comuni, da soggetti considerati dal governo “irrilevanti”. Harold Finch, riunisce una squadra, per impedire tali reati.

Black Mirror

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Una serie TV del 2011 di produzione britannica, giunge prima sui canali televisivi e poi distribuita sulla piattaforma Netflix nelle sue successive stagioni, è di genere sci-fi, è distopica ed è in grado di sconvolgere l’animo dello spettatore.
La serie TV in questione è Black mirror e lo specchio nero in questione è un’ipotesi di quello che può capitarci in un futuro totalmente governato dalla tecnologia e dal digitale.
La rivoluzione che Black Mirror porta sul piccolo schermo è quella di episodi autoconclusivi senza legami di trama e personaggi.
L’aspetto più sconcertante di questa serie TV e di come lascia al termine di ogni puntata non sta tanto in scene di violenza o surreali, ma proprio nel proporci con molto cinismo uno scenario di realtà distopica in cui la nostra società si sta avvicinando senza una giusta separazione con il mondo della tecnologia.

Trama: Lo scenario è un possibile futuro distopico in cui l’essere umano non distingue più realtà e finzione, in cui le nuove tecnologie, il digitale hanno preso il sopravvento.

Revolution

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Revolution è una serie TV del 2012 che rientra in quei prodotti sfortunati che ha dovuto subire una cancellazione dopo la seconda stagione. Un caso, però in cui è stata trovata una soluzione per poter proseguire e soddisfare i fan più fedeli, ovvero un comic book a fumetti che ha potuto giocare il ruolo di terza stagione.
Un genere che riprende quello ambientato in un futuro distopico, in cui i protagonisti si riuniscono in una squadra per poter combattere insieme l’estinzione dell’imanità.
Ritorna un’idea che funziona molto bene, quella di un pericolo imminente e un’unione di relazioni e forze per poterlo combatterlo. L’azione e il sci fi si mescolano alle relazioni personali, alla personalità dei personaggi che detengono buona parte della trama.
Un prodotto che non è mai stato raffinato in qualità, ma che ha comunque dato un buon contributo nel genere sci fi distopico, tale anche da influenzare prodotti degli anni futuri.

Trama: La mancanza di elettricità improvvisa che colpisce la Terra costringe l’umanità a trovare delle soluzioni per sopravvivere, per poi rendersi conto quindi anni dopo, di quello che è davvero rimasto del Pianeta Terra.

Orphan Black

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Orphan Black è quello che si può considerare uno degli outsider del mondo delle serie TV, una produzione canadese, del 2013, decisamente soprendente per la strutturazione della trama. I tanti personaggi femminili presenti nella serie TV sono interpretati dalla stessa unica attrice Tatiana Maslany, che in modo istrionico recita i tanti cloni presenti e su cui si basa la trama.
Cloni frutto della scienza, la scienza più avanzata che arriva a clonare gli esseri umani e creare progetti specifici anche solo per dimostrare i limiti che la mente umana può superare.
Una solitudine completa di personaggi che sono si sono persi nel corso delle loro vite, senza poterle sceglierle.
Iniziano a prendere totale possesso quando si imbatte su di loro una minaccia che mette a repentaglio le loro vite e quelle delle persone a loro care.
Orphan Black sorprende per quanto riesce andare a fondo nell’aspetto science, con medicina, scienza e principio di evoluzione della specie in primo piano. I personaggi principali sono molto forti, sia di personalità che fisicamente, dando anche molto al genere action.

Trama: Sarah Manning è una ragazza orfana, che vive al limite del decoro e della legalità. Un giorno assiste al suicidio di una ragazza sotto il tram e notando essere identica a lei, decide di sottrarle portafoglio e carta di identità. Così Sarah entra nel mondo dei cloni, scoprendo altre donne, identiche a lei.

The 100

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Un interessante prodotto viene trasmesso su CW nel 2014, The 100, serie TV in cui fantascienza, sci-fi e azione si intersecano con un taglio a tratti teen. Questo, infatti in alcuni passaggi sembra essere uno dei difetti della serie, ovvero una difficoltà a collocarsi in un preciso pubblico di riferimento. Questa oscillazione tra serie TV per adolescenti e serie TV pienamente sci-fi, toglie spesso intensità alla sceneggiatura che invece ha dei passaggi davvero degni di nota.
La prima e la seconda stagione, soprattutto spingono molto sull’accelleratore della guerra come sopravvivenza, sulle scelte da prendere per un bene comune, indipendentemente da come queste possano essere, ovvero talvolta prive di etica e morale.
La sopravvivenza, sembra essere l’unica vera morale che spinge i protagonisti e le loro azioni all’interno di tutto l’arco narrativo e sembra quindi giustificare tutto, anche se pone lo spettatore di fronte ad un quesito che riguarda il bene e il male e quale linea di demarcazione ci sia tra questi.
Al centro ritorna anche un concetto di leader, solo, nelle decisioni, nei momenti più complicati, che si accolla responsabilità e da queste sembra non poter sfuggire.

Trama: Un gruppo di cento minorenni viene mandato da una stazione gravitante nello spazio in missione sulla terra, disabitata da un secolo a causa di una tempesta radioattiva, per verificare se questa può essere nuovamente abitabile.

12 Monkeys

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12 monkeys è un reboot seriale del 2015 del film L’esercito delle dodici scimmie, con Brad Pitt e Bruce Willis. Un audace tentativo di discostarsi dalla trama del film originale e crearne una che potesse distribuirsi in molteplici episodi. La scelta dei creatori di 12 monkeys è proprio quella di calibrare l’arco narrativo in modo da rendere interessanti tutti gli episodi, senza dare troppi elementi rivelatori soprattutto in quelli iniziali. Una trama ben distribuita, con buone influenze stilistiche in una narrazione ricca di sottogeneri che la rendono molto gradevole.

Trama: Un viaggiatore del tempo che vive nel 2043, torna indietro al 2015 per fermare la diffusione di un virus mortale, capace di uccide la maggior parte della popolazione che vive sulla Terra.

The Expanse

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The Expanse è un prodotto Netflix del 2015, che mescola il genere sci-fi a quello crime, poliziesco con l’intreccio di indagini della polizia con quelle di un futuro in cui la polizia ha conquistato tutto lo spazio.
Un universo in espansione, una trama che segue i romanzi dell’omonima saga originale e una produzione che propone sullo schermo grandi spazi, curatissime scenografie e molte emozioni per gli amanti della fantascienza.
Una versione più contemporanea di Battlestar Galactica e Firefly, che si concentra molto sui personaggi e sulla loro introspezione psicologica, dando quindi un maggiore spessore alla trama fantascientifica.

Trama: Nel XXIII secondo, un detective della polizia, il capitano di un cargo portaghiaccio e una diplomatica si ritrovano ad indagare insieme sulla scomparsa di una terrestre.

Sense8

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Con Sense8 siamo di fronte ad una delle vere novità degli ultimi anni, prodotta su Netflix nel 2015, nata dalle menti delle sorelle Lana e Lilly Wachowski, che ricreano una serie TV con una portata sociale e culturale che ci riporta al loro lavoro più importante, Matrix.
La trama è molto semplice, quello che rende la narrazione complessa sono i personaggi che la portano avanti, la loro profondità, le loro vite che si fanno manifesto sociale e culturale e di come si debba vivere abbattendo ogni pregiudizio.
Aspetti che fanno si Sense8 una serie TV anche appartenente al genere drama, ma che è sempre condensato dagli aspetti di telepatia e fantascienza, sperimentazione scientifica, studio e ricerca che la inseriscono nella categoria Sci-fi, seppur con tante contaminazioni.
La forza di Sense8 è stata proprio quella di portare il sci-fi nella quotidianità, partendo da vite comuni e azioni comuni e trasformandole in qualcosa di fantascientifico, pur rimandendo in un ambito in cui da sspettatore è ben facile ritrovare la vita di tutti i giorni.
L’empatia è un sentimento umano, quotidiano, portato all’estremizzazione rendendolo telepatico e sovrannaturale.
Un incredibile avvicinamento del mondo seriale a quello quotidiano attraverso luoghi e persone assolutamente riconoscibili nella nostra realtà.

Trama: Otto personaggi che vivono in otto luoghi diversi del mondo, scoprono di essere legati da una connessione empatica, forte al punto da permettergli di trovarsi con la mente ognuno nel corpo dell’altro.

Westworld

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Rivelazione del 2016 nel mondo delle serie TV, mescola il sci-fi al mondo western con l’artificio dell’inserimento di robot con un’intelligenza artificiale che supera ogni programmazione informatica.
Westworld va a creare un mondo che dovrebbe essere un’alternativa parallela alla realtà, ma che poi va a mescolarsi con la realtà stessa creando una distopia dove tutto è possibile, dove l’essere umano può concedersi immoralità e assenza di limiti.
Una serie TV che con l’aspetto Sci-fi interpreta le preferenze del pubblico degli ultimi anni, quel desiderio di vedere sullo schermo qualcosa che supei i limiti del reale, che li provochi e li smantelli, creando qualcosa di politicamente scorretto e provocatorio.

Trama: Westworld è un parco di divertimenti a tema western popolato da androidi con sembianze umane, dove il visitatore può concedersi un’esperienza a tutto tondo senza alcuna ripercussione legale o morale.

Dirk Gently – Agenzia di investigazione olistica

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Un sorprendente prodotto che mescola diversi generi viene distribuito in tutto il mondo ancora una volta da Netflix che nel 2016 propone sulla piattaforma Dirk Gently – Agenzia di investigazione olistica. Comicità, fantascienza, Sci fi, una novità vera, che ci pone al limite dell’assurdo, non solo come situazioni, ma anche per linguaggio di narrazione. Una serie TV ricca di sottogeneri che può coinvolgere un pubblico ampio per quanto riguarda i gusti, ma rischia anche di inciampare in un ostacolo in cui molte serie TV sci fi si sono ritrovate ovvero quello di non trovare un puro genere di appartenenza e quindi anche di nicchia di pubblico fedele.

Trama: Dirk Gently è uno strambo detective olistico che si fa affiancare da un bizzarro assistente inizialmente piuttosto riluttante.

22.11.63

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22.11.63 è una mini serie, ma non per questo meno interessante di prodotti seriali splittati su diverse stagioni e solidamente si basa sul’omonimo romanzo di Stephen King.
Prodotta nel 2016 dall’esperienza di JJ Abrams, pone alla base un viaggio temporale, il suo potere di cambiare il futuro e le sue conseguenze.
Un uomo, sembra avere sulle sue spalle le sorti dell’evento drammatico che ha sconvolto l’America nel 1963, l’assassinio del Presidente John Fitzgerald Kennedy.
Fantascienza e storia si intersecano, senza togliere niente l’una all’altra, ma bilanciando bene questi due ingredienti per creare una narrazione piuttosto ricca di elementi.
Non c’è solo la missione del protagonista di modificare il passato e i suoi accadimenti storici, ma ci sono anche un insieme di relazioni che questo intreccia e che diventano per lui fondamentali per continuare la missione. Al tempo stesso però, queste relazioni rischiano di mandare tutto all’aria e fare sì che il protagonista possa influenzare non solo il corso della storia, ma anche le vite dei personaggi che incontra, migliorandole o salvandole.

Trama: Jake Epping è un professore di inglese che, scoperta una porta temporale, viene incaricato di impedire l’assassinio di John Fitzgeral Kennedy nel 1963.

Timeless

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Si rimane in tema viaggi temporali nel 2016 con Timeless, un buon prodotto con tre carismatici protagonisti incaricati di salvare il mondo viaggiando nel tempo. Qui, c’è però una condizione fondamentale che non vediamo in 22.11.63, nulla nel futuro deve cambiare. I protagonisti devono quindi impedire l’architettura di un piano di distruzione degli Stati Uniti d’America, senza però cambiare null’altro di quanto sia storicamente o socialmente accaduto.
Diversi generi si incontrano qui, non solo il Sci fi, ma anche il drama, e il magico che va ad unire le azioni dei protagonisti. Una serie oltre che ben realizzata, molto godibile anche per chi non conosce bene questo genere.

Trama: Un’agenzia governativa è al lavoro per ultimare una nuova macchina del tempo quando un potente criminale riesce a rubarla. L’obiettivo è alterare la storia e il passato per distruggere definitivamente gli Stati Uniti d’America e non farli diventare la prima potenza al mondo. Saranno uno scienziato un soldato e una professoressa a intervenire per salvare le sorti del loro Paese.

Stranger Things

Uno dei prodotti più interessanti degli ultimi anni, che ha saputo anche avere un riscontro di pubblico ampio e virale soprattutto sul web.
Stranger Things, nel 2016 ci riporta nel mondo degli anni ’80, in un’atmosfera inquieta e soprannaturale, governata da un gruppo di ragazzini che ci riportano con la mente ad alcuni cult di quegli anni, da alcuni racconti di Stephen King e l’immaginazione sovrannaturale di Steven Spielberg. C’è infatti un omaggio evidente a Stand by me, film tratto dai racconti di Stephen King e anche a E.T. di Steven Spielberg, il tutto condito in modo nuovo, con la narrazione che la serialità degli ultimi vent’anni prevede d’obbligo per poter essere un prodotto di qualità.
Si può notare da subito che gli eroi non sono solo bambini, ma rappresentano anche quella rivincita del nerd che ha caratterizzato le narrazioni degli ultimi anni, capelli spettinati, cappellini con le visiere, corse in biciletta. Il tutto con quel tocco di sci-fi che inquieta al punto giusto per divorare la serie in pochi giorni e renderla molto intrigante.

Trama: Ci sono quattro amici inseparabili di dodici anni, che improvvisamente perdono un membro della loro cerchia ristretta, Will che scompare misteriosamente. Lo stesso giorno, una ragazzina fugge da un inquietante laboratorio vicino alla cittadina dove loro vivono.

Altered Carbon

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Nel 2018 Netflix produce Altered Carbon, serie TV che spacca letteralmente pubblico e critica in due fazioni, chi grida al capolavoro rivoluzionario delle serie TV contemporanee e chi non vede nulla di nuovo, né ben fatto.
In questi due punti di vista estremi si pone Altered Carbon, una serie TV che sicuramente è interessante in questo genere e quindi degna di analisi.
La serie TV ci porta immediatamente in uno scenario visivo ed estetico che Netflix ci ha già proposto con Sense8, ovvero una qualità grafica di altissimo livello con scenari realistici e sfaccettati. Per quanto ci troviamo in una narrativa ben diversa da quella di Sense8, capiamo che questo è il trend produttivo che Netflix vuole mantenere per i suoi futuri titoli.
Violenza, sesso, scene frenetiche, sono ingredienti che si ritrovano in questa serie e che vanno ad arricchire l’aspetto fantascientifico.
Per quanto siano molti i difetti di sceneggiatura di Altered Carbon, tra cui anche la mancanza di novità nella trama di base, comunque siamo di fronte ad un prodotto che ha portato qualcosa di nuovo al genere intero.

Trama: Dopo 250 anni di ibernazione, un detenuto torna in vita, in uno scenario distopico, con un nuovo corpo e la possibilità di vivere una nuova vita e riscattarsi risolvendo un caso di omicidio molto complicato.

Lost in Space

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Prodotto nel 2018 Lost in space riprende le avvenutre fantascientifiche che Netflix propone negli ultimi anni, ma con le redini tenute da una famiglia, che in missione per testare nuovi pianeti è costretta ad un salvataggio di emergenza su un pianeta alieno.
La dinamica familiare si interseca con quella dell’avventura fantascientifica, con quello che comporta, misteri, azione e una uona dose di adrenalina.
Un tipo di fantascienza che non si dimentica dell’attualità e del contatto con la realtà, continuando a portare temi come i cambi climatici, la colonizzazione e l’integrazione tra soggetti e creature provenienti da mondi diversi.
Interessante vedere una famiglia alle prese con il fantascientifico rispetto agli scenari qui analizzati in cui degli sconosciuti, sono costretti a collaborare o unirsi in gruppi per sopravvivere o raggiungere uno scopo comune.
Una famiglia già formata presenta qui delle dinamiche già rodate che un ambiente soprannaturale e ostile può mescolare e sconvolgere.

Trama: La famiglia Robinson viene selezionata per fare parte di una missione, con lo scopo di testare la possibilità di sopravvivenza del genere umano in altri pianeti. Finiranno però su un pianeta sconosciuto e pieno di pericoli.