Peaky Blinders: dove eravamo rimasti alla fine della quarta stagione?

Quali sono gli accadimenti chiave della stagione 4 di Peaky Blinders? Facciamo un recap per vedere dove siamo rimasti in vista della stagione 5!

Spoiler Alert: l’articolo contiene informazioni sulla quarta stagione di Peaky Blinders

Il 4 ottobre 2019 ricomincia su Netflix l’epopea seriale della famiglia Shelby: la quinta stagione di Peaky Blinders sarà distribuita finalmente in doppiaggio italiano sulla piattaforma di streaming dopo essere andata in onda su BBC One. A un anno e mezzo di distanza dall’ultimo episodio della quarta stagione, riprendono le avventure del clan degli Shelby, che continueranno come ha dichiarato Steven Knight (Taboo, Serenity – L’isola dell’inganno) fino a una settima stagione prima di concludersi per sempre. Nel trailer della quinta stagione dello show inglese Tommy Shelby (Cillian Murphy) pronuncia queste parole “C’è Dio e ci sono i Peaky Blinders“, quasi fossero alla pari, una frase che fa presupporre che il protagonista e la sua famiglia siano ancora in vena di fare affari e prevaricare su tutti. Ma vi ricordate cosa succede durante la quarta stagione e come finisce? Facciamo il punto!

Peaky Blinders: gli italiani e Luca Changretta della quarta stagione sono acqua passata

Peaky Blinders Cinematographe.it

Nella quarta stagione di Peaky Binders, Tommy e tutti gli Shelby, se la sono vista brutta a causa dell’assedio di Luca Changretta (Adrien Brody) che dagli Stati Uniti è arrivato a Birmingham per vendicare suo fratello e suo padre, il primo sfregiato e il secondo ucciso da Arthur Shelby. Una faida nata nella seconda stagione e che si è conclusa nella quarta con l’uccisione di Luca Changretta grazie alle straordinarie abilità di Thomas Shelby, che ancora una volta con i suoi piani e le sue strategie è riuscito a salvare la sua famiglia. Una strategia che come sempre prevede di far credere ai nemici di aver vinto, prima di tirare fuori un asso dalla manica per vincere la partita. L’asso nella manica questa volta si chiama Alfonso Capone, il quale scippa il monopolio dell’esportazione degli alcolici negli USA, durante il proibizionismo. Staremo a vedere quali saranno le ripercussioni dell’essersi messo in affari con uno dei gangster più famosi della storia della mafia italo-americana.

In questa quarta stagione esce di scena anche il personaggio Alfie Solomons (Tom Hardy): il voltagabbana, dopo aver venduto ancora una volta gli Shelby, viene giustiziato da Tommy.

Peaky Blinders: lutti e tradimenti in famiglia nella stagione 4

Peaky Blinders, cinematographe.it

Durante la faida della quarta stagione di Peaky Blinders, John Shelby (Joe Cole) è stato ucciso, mentre Michael, dopo essere stato ferito nello stesso agguato, viene esiliato negli Stati Uniti come traditore. Il figlio di Polly, durante la sua degenza in ospedale, ha ricevuto la visita di Luca Changretta, ma non l’ha rivelato a Tommy. Il malavitoso italiano era lì per spaventare Michael, prima di dirgli di aver preso accordi con Polly, sua madre, per risparmiare lui e il resto della famiglia e uccidere esclusivamente il capofamiglia degli Shelby. In realtà come sempre era una strategia messa in atto da Thomas e Polly, ben tenuta nascosta, per salvaguardare la famiglia. Ora Michael è costretto a emigrare per obbedire agli ordini di Tommy che lo manda in America per trattare con Capone. Ritroveremo questo personaggio nella quinta stagione? Probabilmente sì e insieme a lui ci sarà anche un nuovo personaggio interpretato da Anya Taylor Joy (Glass).

Peaky Blinders: la finta morte di Arthur Shelby nella quarta stagione

Peaky Blinders, cinematographe.it

Nella quarta di Peaky Blinders si assiste a una finta morte del fratello maggiore degli Shelby, colpito durante un’aggressione da parte di alcuni mafiosi affiliati a Luca Changretta. Durante l’ultima puntata infatti Arthur (Paul Anderson) torna allo scoperto, dichiarando che la sua morte era ancora una volta una messa in scena per permettere al fratello di compiere i suoi affari e soprattutto salvare le penne a tutti gli Shelby. Nell’ultima puntata Arthur spiega che durante l’aggressione subita è rimasto solamente ferito, prima che Tommy riuscisse a salvarlo. Ora “Arthur Shelby è morto” dice il personaggio che sappiamo essere un cane sciolto: si riferisce forse a una nuova identità spirituale che sua moglie Linda auspica da sempre? Magari nell’imminente quinta stagione, Arthur riuscirà a mettere a tacere i suoi demoni, compresi alcol e cocaina.

Peaky Blinders 4: il socialismo, le rivolte operaie e la politica

Peaky Blinders Cinematographe.it

La quarta stagione di Peaky Blinders si svolge nel periodo storico delle rivolte operaie, quando il socialismo e il comunismo provavano a mettere in atto la rivoluzione contro il capitalismo e lo sfruttamento degli operai nelle fabbriche. In questa stagione è arrivato infatti il nuovo personaggio Jessie Eden (Charlie Murphy) sindacalista e agitatrice delle folle. Tommy cerca di stringere un accordo con lei per evitare che scoppino rivolte nella sua realtà, ma soprattutto per venire incontro agli operai sposando così la causa socialista. Thomas stringe un rapporto intimo con Jessie, con il fine di aiutarsi a vicenda, ma in realtà l’unico obiettivo di Tommy è quello di avanzare all’interno del partito comunista per avvantaggiare la sua posizione di potere e vendere al Segretario del Re alcuni nomi dei membri del partito comunista che vogliono una rivoluzione. Lo scambio riguarda un unico favore: avere il permesso di candidarsi al Parlamento di Birmingham South nel partito laburista.

Nel finale di stagione vediamo Tommy vincere le elezioni divenendo deputato. Ora il potere nelle mani degli Shelby è più grande che mai e le basi per una quinta stagione sfavillante sono state gettate. Dove si spingerà Tommy e tutto il clan degli Shelby? Ci sarà da tenere d’occhio anche la rivalità in amore tra Lizzie (che ha appena avuto un figlio da Tommy) e Jessie Eden, che nella quarta stagione ha stretto una relazione con Thomas. Appuntamento il 4 ottobre su Netflix con Peaky Blinders 5.