A Quiet Place 2: Cillian Murphy nel cast del sequel

Qualcosa si smuove per l'avvio ai lavori di casting di A Quiet Place 2: fra gli attori dovrebbe comparire anche Cillian Murphy

L’attore irlandese è in trattativa per unirsi al sequel di A Quiet Place 2

Dopo il grandissimo successo riscontrato John Krasinski sta per rimettersi all’opera per dirigere il sequel A Quiet Place 2 – attualmente senza titolo – della Paramount. A Quiet Place ha incassato nel 2018 340 milioni di dollari al botteghino a livello globale. Da allora, il film ha vinto diversi premi, tra cui lo Screen Actors Guild Award per la protagonista Emily Blunt nella categoria attrice non protagonista. In molti attendono il sequel del film e finalmente si inizia a parlare di casting per A Quiet Place 2: sembra che Cillian Murphy (Batman Begins – Dunkirk) si unirà a Emily Blunt, Millicent Simmonds e Noah Jupe nel secondo capitolo dell’horror silenzioso.

La sceneggiatura sarà scritta da Krasinski in collaborazione con Bryan Woods e Scott Beck e Paramount ha annunciato in agosto che A Quiet Place 2 inizierà le riprese quest’estate e dovrebbe arrivare per il 15 maggio 2020. Attualmente non si sa nulla sul ruolo che Cillian Murphy dovrebbe ricoprire, a dir il vero si attende una conferma in merito all’ingresso definitivo dell’attore nel cast. Da alcuni rumor si apprende che Murphy interpreterà un uomo con misteriose intenzioni che si unisce all’unità familiare vista nel primo film. A Quiet Place – Un posto tranquillo racconta la storia di una famiglia che deve vivere in silenzio nascondendosi da creature che cacciano orientandosi in base ai suoni percepiti.

In una recente intervista Krasinski aveva spiegato: “Non lo vedo (A Quiet Place 2, ndr) nemmeno come un sequel. Come ha detto Emily (Blunt) questo è il secondo libro di una serie di libri, è un allargamento di un mondo… è una continuazione del vivere in quel mondo“. Il regista ha poi aggiunto: “Non vedo l’ora di entrare e continuare a scrivere questa storia. Questo avverrà nel processo di sceneggiatura, nelle riprese e nel montaggio. Penso anche che il bello della seconda parte di questo film sia lo stesso insieme di regole da applicare. Non posso semplicemente introdurre un mondo in cui puoi fare un sacco di suoni, e se lo facessi, ci dovrebbe essere una ragione per questo. Quindi è da capire se ci sono modi intelligenti e intelligenti per farlo“.

Fonte: Variety