Tommaso Ragno: 7 curiosità da sapere sull’attore

L'attore è tra gli interpreti della nuova serie Prime Video, No Activity - Niente da segnalare

Tra le pieghe dell’interpretariato italiano, a volte si nascondono talenti che non vantano il clamore meritato, pietre preziose incastonate in un panorama che per troppi anni lì ha relegati nell’ombra; Tommaso Ragno rappresenta perfettamente questo concetto; un interprete per scelta tenutosi lontano dall’universo filmico fino al raggiungimento dei 30 anni, preferendovi un contatto più diretto con il pubblico, ottenuto tramite la partecipazioni a grandi opere teatrali e la collaborazione con maestri del palcoscenico come Giorgio Strehler, Emma Dante e il fedelissimo Carlo Cecchi. L’attore dal fascino controverso ed eccelso interprete vocale, che ha di recente preso parte alla serie targata Valerio Vestoso, No Activity – Niente da segnalare, al fianco, tra gli altri, di Luca Zingaretti, Carla SignorisRocco Papaleo, negli ultimi anni ha saputo affiorare divenendo uno degli attori più richiesti in Italia e anche all’estero, sia sul grande che sul piccolo schermo. Un concentrato di violenta attrattiva che, seppur vanti un’eclettica abilità, è spesso alle prese con personaggi scomodi, untuosi, caricati di una manifesta propensione alla decadenza; un interprete arrivato in ritardo all’appuntamento con la cinepresa, ma che di fotogramma in fotogramma sta recuperando tutto il tempo dedicato ad altre espressioni del proprio potenziale artistico, dimostrandosi come un vero e proprio fuoriclasse della materia, del quale adesso andiamo a sviscerare le curiosità più interessanti.

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1. Chi è Tommaso Ragno?

Tommaso Ragno Il Miracolo cinematographe.it

Tommaso Ragno nasce a Vieste, in provincia di Foggia, il 1° giugno del 1967, ma la sua grande passione per la recitazione lo porta ben presto ad allontanarsi dalla sua terra, e della famiglia, per trasferirsi a Milano e dedicarsi completamente al teatro, affidando anima e corpo allo studio, presso l’assai prestigiosa Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, e approdando ben presto in teatro.

2. Il palcoscenico e la radio

Guidato da Mario Martone, Ragno arriva a calcare i suoi primi palchi verso la fine degli anni ’80, prima con La seconda generazione, nel 1988, e poi con Woyzeck di Georg Büchner, l’anno successivo. Se la tragedia greca torna poi nel 2004 con la Medea diretta da Emma Dante, le imprese teatrali del valente attore si accumulano tra gli anni ’90 e i primi del 2000, portandolo a confrontarsi con i grandissimi della drammaturgia e ad instaurare una lunga e florida collaborazione con l’amico Carlo Cecchi.
Ancora oggi l’interprete rimane fortemente ancorato alle sue radici artistiche, come ha dimostrato nel 2022 con M Il figlio del secolo di Scurati, diretto da Massimo Popolizio, in cui veste i panni di Benito Mussolini ma, con il passare degli anni e l’accrescere dell’esperienza, egli ha anche cercato di esplorare ulteriormente quella sua espressiva potenza vocalica scoperta sul palcoscenico, dedicando parte del suo tempo alla lettura di grandi opere letterarie per Radio 3 (Il ritratto di Dorian Gray, Dracula, Frankenstein) e alla registrazione di alcuni audiolibri (Oliver Twist, Il profumo, Il nome della rosa)

3. Tommaso Ragno al cinema

Tommaso Ragno Nostalgia cinematographe.it

Lo schermo irrompe nella vita di Tommaso Ragno solo nel 1997, con Tutti giù per terra, diretto da Davide Ferrario, seguito poi da Chimera, di Pappi Corsicato. Per circa 15 anni l’attore da cinema rimane nell’ombra, vedendo il susseguirsi di partecipazioni di scarso interesse, e arriva poi, solamente nell’ultimo decennio, a collezionare moltissime soddisfazioni al fianco di autori del calibro di Bernardo Bertolucci (Io e te), Paolo Virzì (La pazza gioia), Nanni Moretti (Tre piani) e Alice Rohrwacher (Lazaro felice). Gli ultimi anni sono stati per lui i più floridi, oltre che intensi, contando, nel solo 2022, sei diverse partecipazioni, tra le quali emergono il ritorno sotto l’egida di Virzì, in Siccità, e la straordinaria interpretazione del Mal’omm Oreste in Nostalgia di Mario Martone, valsagli il premio come miglior attore non protagonista al Nastri d’Argento.

4. Tommaso Ragno e le serie TV

Ma questo poliedrico artista non è solo teatro e non è solo cinema, ma anche in televisione ha saputo ritagliarsi un spazio dal quale far valere il suo enorme talento. La gavetta fatta all’interno del panorama della fiction italiana ha permesso al navigato interprete, prima di indossare le vesti del potente imprenditore Michele Mainaghi nella serie Sky, 1992, poi di calarsi nei panni di Padre Marcello ne Il miracolo, di Niccolò Ammaniti, e infine di arrivare alla consacrazione internazionale con la straordinaria partecipazione alla quarta stagione di Fargo, la serie antologica ispirata al film omonimo dei fratelli Coen, in cui Ragno interpreta il gangster Donatello Fadda, in faida con la banda capitanata da Loy Cannon (Chris Rock). L’attore ha inoltre preso parte alla serie tv Netflix, Baby, diretta da Andrea De Sica, Anna Negri e Letizia Lamartire.

Fargo cinematographe.it

5. Vita privata

Della vita privata dell’artista non ci è dato sapere molto, dal momento che lo stesso Tommaso Ragno non ama condividere molto del suo privato. Sappiamo solamente della sua lunga relazione con l’attrice napoletana Iaia Forte (La grande bellezzaIl giovane favolosoQui rido io), per stessa dichiarazione di lei che, ospite al programma Vieni da me, di Caterina Balivo, ha parlato della loro relazione, del loro allontanamento nel 2019 e del conseguente ritorno di fiamma. L’attore inoltre un figlio, nato nel 2011, di nome Domenico.

6. Il periodo tedesco

Il figlio Domenico, per il quale Ragno temeva in un primo momento di non essere all’altezza e che lo portò, nel 2011, a sviluppare una forte forma di depressione, vive oggi a Berlino e ricorda al padre, che a causa del suo lavoro non riesce mai a vederlo quanto vorrebbe, quel periodo vissuto in Germania, che oltre ad insegnargli una nuova lingua a più di 40 anni, lo allontanò dal suo paese e dalle sue passioni, anche perché convinto dagli altri di non essere adatto al cinema; un errore che fortunatamente lo ha poi saputo spingere a ritornare sui suoi passi.

7. Contatti social

L’attore pugliese è attivo su Instagram e con il suo profilo, @tommaso_ragno, allieta i suoi oltre 11 mila seguaci con contenuti frequenti, quasi esclusivamente dedicati alle sue più impellenti propensioni artistiche.

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