Supergirl – Stagione 4: Melissa Benoist è nello Studio Ovale nella nuova foto

Supergirl è diretta a Washington, e una guerra culturale si sta preparando per la stagione 4 della serie.

Supergirl sara anche l’eroina di National City, ma sembra che la Ragazza d’Acciaio sarà diretta a Washington nella quarta stagione della serie

Variety ha recentemente rilasciato una nuova immagine dalla prossima stagione di Supergirl con Kara (Melissa Benoist) che presumibilmente farà al Presidente una visita mentre si trova nello Studio Ovale. Potete vedere la foto qui sotto:

Supergirl Cinematographe.it

L’idea della quarta stagione di Supergirl con un elemento presidenziale è qualcosa che i fan si aspettavano. A luglio, Lynda Carter ha confermato che sarebbe tornata alla serie nel ruolo della presidentessa Olivia Marsdin. Il personaggio è stato visto per l’ultima volta nell’episodio della seconda stagione Resist quando ha fatto visita a Supergirl e ora sembra che l’eroina ricambierà.

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Per quanto riguarda il motivo per cui Supergirl è diretta a Washington, mentre molti dettagli della stagione restano segreti, gli showrunner non hanno fatto mistero del fatto che una guerra culturale si sta preparando, con il nuovo personaggio Agente Liberty (Sam Witwer) che tenta di mettere gli umani contro gli alieni. È una situazione tesa che riecheggia le attuali preoccupazioni del mondo reale circa lo stato dell’immigrazione negli Stati Uniti e in tutto il mondo e, secondo i produttori esecutivi Jessica Queller e Robert Rovner, gran parte della quarta stagione sarà incentrata su “storie allegoriche” legato agli eventi del mondo reale.

In questa stagione, racconteremo storie allegoriche su problemi di vita reale che sono incredibilmente attuali – hanno detto – Vogliamo esplorare come Supergirl può affrontare le sfide che molti di noi stanno affrontando, in modo che lei possa ispirarci a combattere anche contro questi tipi di ingiustizie. Inoltre, poiché Kara è una giornalista, riferirà su molte delle questioni che il nostro Paese sta affrontando, e saremo in grado di affrontare le questioni della stampa in questo modo e, si spera, raccontare storie, che dimostrano quanto sia importante una stampa giusta e libera per la democrazia.