12 cose che (forse) non sai su Salvate il soldato Ryan

Uno dei grandi cult degli anni '90 nasconde alcune interessanti curiosità; scopriamo assieme 12 cose che probabilmente non sapete su Salvate il soldato Ryan, il war movie targato Spielberg con Tom Hanks e Matt Damon.

Era il 1998 quando le sale cinematografiche di tutto il mondo accolsero il 18° lungometraggio targato Steven Spielberg. Salvate il soldato Ryan assunse fin da subito i connotati di quello che ancora oggi definiamo come uno dei più grandi film di guerra della storia del cinema, nonché l’ennesimo cult di un regista straordinariamente eclettico. L’opera oltre a contare un numero inimmaginabile di premi ottenuti e oltre a vantare un cast ricchissimo di talento, che da va Tom Hanks a Matt Damon, passando per Tom Sizemore (Heat – La sfida, Black Hawk Down), Giovanni Ribisi (Avatar, Lost in Translation), Ted Danson (Cin Cin, Tre scapoli e un bebé) e Vin Diesel, nasconde alcune interessanti curiosità che rendono giustizia alla pellicola. Sveliamo, di seguito, la storia che ha ispirato la sceneggiatura di Robert Rodat (L’incredibile volo, Il patriota) e molto altro che ancora non sapete.

Leggi anche Salvate il soldato Ryan: recensione del film di Steven Spielberg

1. La vera storia che ha ispirato il film

Salvate il soldato Ryan cinematographe.it

La drammatica storia che si staglia su uno sfondo dissestato, fatto di sangue e macerie, e che vede alcuni valenti commilitoni, al seguito del capitano John Miller (Tom Hanks), partire alla ricerca del soldato James Francis Ryan (Matt Damon), ultimo sopravvissuto di quattro fratelli, si ispira alla vera storia della famiglia Niland. Il sergente Frederick Niland fu infatti congedato, durante la seconda guerra mondiale, dopo essere stato informato della morte due suoi 3 fratelli anche se, una volta tornato negli Stati Uniti, scoprì che uno di loro era in realtà ancora vivo.

Leggi anche Salvate il soldato Ryan: la storia vera nel film di Steven Spielberg

2. Il soldato Matt Damon

Matt Damon cinematographe.it

Spielberg voleva che l’interpretazione del soldato Ryan fosse affidata ad un attore ancora poco conosciuto ai più e decise di ingaggiare Matt Damon, dopo averlo conosciuto per intercessione di Robin Williams. Il regista certo non si aspettava però che il giovane attore, prima dell’uscita del suo film, si sarebbe aggiudicato l’Oscar, in coppia con Ben Affleck, per la sceneggiatura di Will Hunting, ottenendo così grande fama. In prima battuta la parte del soldato era stata affidata ad Edward Norton, il quale però rifiutò poiché impegnato con le riprese di American History X.

3. Gli allenamenti imposti da Spielberg tra le cose che non sapete su Salvate il soldato Ryan

Cast Salvate il soldato Ryan cinematographe.it

Il cineasta di Cincinnati, volendo riprodurre più fedelmente possibile le atrocità raccontante e le sofferenze della vita militare, prima di iniziare a girare impose ai protagonisti dieci giorni di allenamenti estenuanti. Ad essere risparmiato fu solamente Matt Damon, così da poter originare un generale risentimento da parte del resto del cast e per rendere ancor più verosimili le loro interpretazioni e l’atteggiamento dei diversi personaggi nei suoi confronti.

4. L’iconica scena iniziale

Sbarco cinematographe.it

La scena iniziale dello sbarco a Omaha Beach è, senza alcun dubbio, una delle sequenze più memorabili di sempre. Una scena da 24 minuti che riproduce con estrema veridicità e trasparenza una pagina assai drammatica della nostra storia. Sui 59 giorni di riprese, circa 25 furono dedicati a queste prime inquadrature che, oltre ad essere costate in totale 11 milioni di dollari, hanno richiesto l’uso di ben quaranta barili di sangue finto e coinvolto più di mille comparse, tra cui alcuni membri dell’esercito d’Irlanda, dove la scena è stata girata.

5. La censura in India e Malesia

John H. Miller cinematographe.it

A causa della troppa violenza, in India il film è stato bloccato dal Censor Board. Dopo il rifiuto di Steven Spielberg alla richiesta del Consiglio di tagliare le scene più cruente, è stato direttamente il Ministro degli Interni indiano a decidere di assistere personalmente alla proiezione del film; terminate le riprese egli ha dato il suo via libera e la pellicola è stata quindi distribuita senza alcun omissione. A bandire il film, per le medesime ragioni, è stata, invece, la Malesia

6. I test di Tom Sizemore tra le cose che non sapete su Salvate il soldato Ryan

Tom Sizemore cinematographe.it

A causa di importanti problemi di dipendenza, Tom Sizemore, interprete del sergente Horvath, era costante chiamato a sostenere dei test tossicologici sul set. Spielberg minacciava l’attore dicendogli che se non avesse superato gli esami, lo avrebbe istantaneamente licenziato, facendo morire in parallelo il suo personaggio.

7. Tom Hanks premiato dall’esercito

Tom Hanks cinematographe.it

Grazie alla sua indimenticabile interpretazione del capitano John Miller, Tom Hanks, nel 2006, è entrato a far parte della “Ranger Hall of Fame” dell’esercito degli Stati Uniti, in qualità di membro onorario.

8. Lo sconvolgimento dei veterani

Salvate il soldato Ryan cinematographe.it

In seguito alla distribuzione del film, dato lo sconvolgimento di moltissimi ex soldati davanti alla riproduzione così fedelmente particolareggiata di eventi da loro vissuti in prima persona, il dipartimento degli affari dei Veterani della seconda guerra mondiale, ha istituito un numero di telefono pensato unicamente per aiutarli e sostenerli.

9. La morte di Irwin Wade tra le le cose che non sapete su Salvate il soldato Ryan

Giovanni Ribisi cinematographe.it
Credits: Strauss/Invision/AP

La sequenza della morte di Irwin Wade, personaggio interpretato da Giovanni Ribisi, viene ancora oggi considerata, sia dal pubblico che dalla critica, come una delle più realistiche ed emotivamente sconvolgenti mai viste su grande schermo.

10. La lettera di Lincoln

Lincoln's Dilemma cinematographe.it

La commovente lettera che il generale Marshall legge ad alcuni suoi sottoposti è la stessa che il presidente Lincoln spedì nel 1864 a Lydia Bixby, madre che si pensava avesse perso tutti i suoi figli nella guerra di secessione americana. In seguito si scoprì che solamente due (Charles e Oliver) dei cinque figli erano morti in battaglia; uno, infatti, disertò l’esercito, un altro fu congedato con onore, e dell’ultimo non si seppe mai più nulla, ed è pertanto ipotizzabile che perse la vita come prigioniero di guerra.

11. Omaggio a papà Spielberg

Steven Spielberg cinematographe.it

La pellicola, come ha dichiarato lo stesso Spielberg, vuole essere anche un omaggio al padre del regista, Arnold Spielberg, veterano della Seconda guerra mondiale. Il pluripremiato cineasta, peraltro, era certo che il film non avrebbe riscosso molto successo, ma fu smentito in brevissimo tempo.

12. L’avanguardistica tecnica di ripresa è l’ultima delle cose che non sapete su Salvate il soldato Ryan

Steven Spielberg cinematographe.it

Il più grande proposito del regista era quello di poter trasportare lo spettatore sul campo di battaglia e di poter restituire le brutture delle guerra in maniera autentica, cruenta e fastidiosamente realistica. Per raggiungere il suo scopo Steven Spielberg riuscì ad inventarsi un’avanguardistica tecnica di ripresa che prevedeva l’applicazione di trapani ai lati delle macchine da presa, da poter attivare nei momenti più frenetici e concitati. Quando il direttore della fotografia Janusz Kamiński (Schindler’s List, Amistad) gli fece notare che esistevano degli obbiettivi in grado di riprodurre il medesimo effetto, il regista si dichiarò deluso poiché convinto di aver inventato qualcosa di nuovo e originale

Leggi anche I 15 film più belli degli anni ’90, da vedere assolutamente