Blood Ties – La legge del sangue: la colonna sonora del film di Guillaume Canet

Una colonna sonora ritmata quella del Blood Ties - La legge del sangue, pellicola ambientata nel 1974 su due fratelli completamente agli opposti

Blood Ties – La legge del sangue è il thriller dramma del 2013 con protagonisti Clive Owen, Billy Crudup, Marion Cotillard, Mila Kunis, Zoe Saldana e Matthias Schoenaerts, remake del film del 2008 Les liens du sang con Guillaume Canet, qui invece alle prese con la regia della pellicola. Storia di rivalità fraterna a suon di rock e atmosfere tese, con Brooklyn sullo sfondo per raccontare delle differenti scelte di vita di Chris e Frank, legati per parentela di sangue, ma lontani per valori e approccio alla giustizia. Un criminale ed un poliziotto nella New York del 1974 che arriveranno inevitabilmente a scontrarsi, sostenuti da una colonna sonora pronta a pompare il film della necessaria energia.

Blood Ties – La legge del sangue: la colonna sonora del film diretto da Guillaume Canet

Sonorità di un tempo passato, ma ritmato: queste le note che vanno a comporre la soundtrack di Blood Ties – La legge del sangue, come New York Groove, brano scritto dal musicista Russ Ballard e ripreso nel 1978 dal chitarrista dei Kiss Ace Frehely, che ha deciso di inserirlo nel suo album da solista e presente nel film di Canet.

Sugar Baby Love, la bubblegum pop song inserita in Blood Ties – La legge del sangue, è il brano distintivo del gruppo inglese The Rubettes, che ebbe la sua maggior fortuna negli anni tra il 1972 e il 1982. Come buona parte della loro intera discografia, Sugar Baby Love assume quei contorni rock romantici che caratterizzarono il loro stile improntato sul revival classico, corposo a livello di voci e composto da innumerevoli cori. La canzone ebbe tantissimo successo all’estero, toccando anche l’Italia, che ne incise due versioni nella lingua nostra: Dolce angelo di Mino Reitano e Dolce Amore Mio di Fiorello.

Italia che è presente nel film non con la proprio versione di Sugar Baby Love, ma con il brano In ginocchio da te, melodica dichiarazione con la quale il cantante Gianni Morandi vinse il Cantagiro nel 1964, arrivando ad una quota di più di un milione di copie vendute e ispirando addirittura la realizzazione di un film con il medesimo titolo, prodotto e arrivato in sala nello stesso anno della canzone.

Meno passionale e più contenuta, delicata, ma significativa è la canzone I’ll Come Running Back To You di Sam Cooke, primo brano registrato dal cantautore statunitense non appartenente al genere gospel, tanto caro all’artista. Cooke è considerato tra i fondatori della soul music per il fortissimo impatto che le sue melodie ebbero sul modo di fare musica.

Contenuto nell’album The Velvet Underground & Nico e all’interno del film Blood Ties – La legge del sangue c’è il mitico pezzo del 1967 Heroin, scritto da Lou Reed nel ’64. Tra i più famosi brani del gruppo statunitense e sicuramente quello che più destò sconcerto, Heroin sono le sensazioni nude e crude della tossicodipendenza, sostenute dagli arpeggi della chitarra e dai rintocchi magnetici della batteria. La dichiarazione di un tossico che non chiede di essere salvato, ma invita la morte ringraziando la sua dipendenza per averlo allontanato dalle inutilità della vita.

Molte donne si muovono nella trama del film diretto da Gaillaume Canet, ma solo una è cattiva, veramente cattiva. Si tratta della Bad Girl di Lee Moses, musicista R&B dal marcato spirito soul attivo dal 1966 al 1997.

Ma il vero protagonista della soundtrack di Blood Ties – La legge del sangue è il cantautore nonché attore francese Yodelice, nome d’arte di Maxim Nucci, che ha assegnato ai personaggi del film un loro personale motivo ogni volta presentato con diverse sfumature, come per i pezzi Chris’s Demons e Vanessa. Nella pellicola Yodelice è presente anche il brano Grand Central.