Verso #Venezia72: cosa non perdere

Ci siamo, mancano soli due giorni all’inizio della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. Cosa aspettarsi da questa 72. Edizione e cosa non perdere? Verso #Venezia72, una piccola guida al Festival.

Dal 2 al 12 settembre il Lido di Venezia si colora di rosso. Red carpert, tacchi a spillo e smoking domineranno la scena anche se è arrivata una brutta notizia: il cortometraggio The Audition, per la regia di Martin Scorsese, non sarà proiettato. La produzione del film ha comunicato che la copia non sarà disponibile a causa di “imprevisti problemi di natura tecnica”. È il caso di dire che l’ultimo anno (forse) di Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, non inizia nel migliore dei modi!

Sono pochi i titoli presenti in programma che attirano l’attenzione di molti (inclusa la stampa). Primo tra tutti l’ultimo film di Claudio Caligari, Non essere cattivo, portato a termine, dopo la morte del regista da Valerio Mastandrea (anche produttore). È la storia di Vittorio e Cesare, amici da sempre, “fratelli” di una vita fatta di eccessi. Un legame destinato a essere per sempre. Il film arriva diciassette anni dopo L’odore della notte.

sangue-del-mio-sangue-620x330

Seguono tra i più attesi: Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio, Spotlight di Thomas McCarthy; Black Mass di Scott Cooper, L’attesa di Piero Messina e Beasts of No Nation di Cary Fukunaga.
Bellocchio torna al Lido tre anni dopo Bella addormentata, questa volta con un film ambientato tra ieri e oggi che potrebbe infastidire la Chiesa, raccontando in parte anche il desiderio carnale tra uomo e donna, tra sacerdote e suora. Anche se a preoccupare il Vaticano è Spotlight, dal regista di L’ospite inatteso. Già etichettato come “film scomodo”, tratta l’omonimo caso portato avanti da un team di reporter del Boston Globe che ha raccontato la storia inquietante di abusi sui minori che avvenivano all’interno della Chiesa cattolica locale, e dei vari tentativi di insabbiamento da parte delle gerarchie ecclesiastiche.

Poi c’è quel bellissimo “criminale” di Johnny Depp, per la prima volta alla Mostra del Cinema di Venezia. Interpeta il gangster James Whitey Bulger che collabora con l’FBI per eliminare un nemico in comune, la mafia italiana in Black Mass. Il film è tratto dal libro Black Mass: The True Story of an Unholy Alliance Between the FBI and the Irish Mob, scritto dai giornalisti Dick Lehr e Gerald O’Neill.

Una ventata di novità sarà portata da Piero Messica con L’Attesa. Tanta è la curiosità in Italia. Del film si parla ormai da qualche mese e vedere la bravissima Juliette Binoche persa nei meandri di un paesino siciliano in effetti “fa gola”. Chissà! Anna e Jeanne sono isolate in una villa dell’entroterra siciliano e aspettano con ansia l’arrivo di Giuseppe, figlio della prima, fidanzato della seconda. Una “attesa” storia d’amore.

E in fine Cary Fukunaga che approda in laguna con la sua opera prima. È conosciuto come il regista della serie televisiva americana True Detective ed è tanto amato da milioni di fan. Porta sul grande schermo un’opera basata sul romanzo Bestie senza una patria (Beasts of No Nation) di Uzodinma Iweala. La storia del piccolo Agu, costretto a diventare un bambino soldato.

Questi sono i film da non perdere alla 72. Mostra del cinema di Venezia, assolutamente. Purtroppo a non vederli saranno alcune star che, per vari motivi, “non saliranno in gondola”: Brad Pitt, Leonardo Di Caprio, Rachel McAdams, Anthony Hopkins, Gary Oldman, David Thewlis, Keira Knightley, Robert De Niro, Martin Scorsese, Benedict Cumberbatch, Clive Standen, Vincent Cassel, Michail Keaton, Robin Wright e Geoffrey Rush. Si prospetta un festival tra pochi intimi.