Out of time: il finale del film con Denzel Washington

Matt L. Withlock fa di tutto pur di non essere colpevolizzato dell'omicidio: ma cos'è che lo spinge a nascondere le prove di un crimine che non ha commesso?

Sullo sfondo del paesaggio marittimo della Florida si muove Matt Lee Whitlock (Denzel Washington) in Out of time. Il thriller diretto da Carl Franklin vede l’attore Premio Oscar calato nella parte di un poliziotto che si trova invischiato in un caso di omicidio, ma ha molto da perdere e quindi deve assolutamente fare in modo di non essere scoperto – e, allo stesso tempo, risolvere il caso e recuperare una somma ingente di contanti… Nel cast troviamo anche Eva Mendes, ovvero Alex Diaz Whitlock, la moglie di Matt, con cui è sul punto di divorziare, che in quanto detective viene incaricata di risolvere il caso; Sanaa Lathan e Dean Cain interpretano Ann Merai e Chris Harrison, i coniugi vittime dell’omicidio in questione, mentre Alex Carter interpreta Paul Cabot.

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Matt è separato ormai da otto mesi con Alex. La promozione di lei, che provoca un suo trasferimento a Miami, provoca la rottura tra i due, ma, in fin dei conti, nessuno dei coniugi Whitlock è veramente riuscito ad andare avanti. Lui intraprende una relazione con una donna, Ann, che sembra restare con il marito soltanto per pena: in un certo senso, i due sono pari. Accompagnandola a una visita medica, Matt scopre che la donna è malata di tumore terminale, il marito le aveva alzato la polizza per la vita a un milione di euro e lei decide, prima di partire, di cambiare beneficiario da suo marito a Matt. Questo e il fatto che la donna ha bisogno di soldi lo spinge a prendere una refurtiva custodita dalla polizia per un caso antidroga, che conta quasi mezzo milione di dollari, e a darli a lei. Ann, dopodiché, non si fa più sentire e Matt la va a cercare a casa sua. In tutto questo, la vicina di casa dei coniugi Harrison lo ha avvistato. Il giorno dopo si scopre che quella notte è scoppiato un incendio doloso nella casa di Harrison e i due cadaveri vengono trovati decisamente irriconoscibili. Per indagare sull’accaduto viene incaricata proprio Alex, che però ha bisogno dell’aiuto di Matt, il quale conosce meglio le persone del posto.

Matt capisce praticamente subito che tutte le prove per l’omicidio conducono a lui: è beneficiario dell’assicurazione, è stato avvistato nel luogo del delitto… Non è per sfuggire alla giustizia, però, che inizia segretamente a occultare e alterare le prove per evitare di essere scoperto. Difatti, quando l’amico, il medico legale Chae, gli propone di scappare via, lui rifiuta. Allora perché fa tutto questo? La risposta è semplice: Alex. In tutto quello che fa in Out of Time Matt è in realtà spinto dalla necessità di evitare di sfigurare agli occhi della sua quasi-ex-moglie. Che però, dal canto suo, comincia presto a capire che lui le sta nascondendo qualcosa e, alla fine, arriva a scoprire che è il beneficiario dell’assicurazione che copre Ann Harrison.

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Quando Alex fa questa scoperta, i due si trovano entrambi alla centrale di Polizia. Matt si trova nel suo ufficio e ha ricevuto una chiamata da quella che riconosce subito essere Ann. Ormai il poliziotto ha afferrato che l’incendio sia stato in qualche modo architettato per incastrarlo: parlando con la vera dottoressa di Ann scopre che lei in realtà non è mai stata malata di cancro. Diventa relativamente facile per lo spettatore e il protagonista intuire che, in realtà, due cadaveri sono stati portati nella casa e spacciati per i coniugi: lo stesso Chae aveva detto che i due corpi erano già morti prima che finissero bruciati.  Il medico che aveva scoperto era Paul Cabot, un uomo che lavorava nell’obitorio – coincidenze? – e schedato come criminale: Matt riesce a rintracciarlo e, attaccato da questi, i due finiscono sul ciglio del balcone della camera di albergo dove alloggiava Paul e questi finisce per precipitare e morire sul colpo. In questo contesto Matt recupera i soldi che aveva lasciato a Ann. Lei, però, dei soldi ha bisogno e per questo lo richiama. Il protagonista decide di recarsi da lei, fuggendo così da Alex, che ormai ha capito del suo coinvolgimento della vicenda.

Quando Matt si reca nel luogo concordato, segue uno scontro con Chris che termina con la sua morte: Ann uccide con un colpo di pistola il marito e dopodiché la punta verso Matt. Si scopre così che, in realtà, non è stato Chris, ma la stessa Ann ad architettare tutto. Capiamo che, anche a scapito dei propri sentimenti, la donna è comunque spinta dal bisogno disperato di denaro. Sarà Alex ad ucciderla, dopo che questa ha sparato un colpo sulla gamba di Matt, salvandolo: la detective ha infatti raggiunto il protagonista, seguito da un localizzatore. Convinta che Matt fosse arrivato fin lì con l’intenzione di dare i soldi ad Ann, scegliendo quindi di aiutare lei, nonostante la truffa che ha commesso con il marito e nascondendole la verità, Alex è profondamente delusa da Matt. Appena apre la valigetta, però, scopre che in realtà dentro non c’erano i soldi: questi sono in mano a Chae. Nella valigetta di Matt c’era il localizzatore che le aveva permesso di trovarlo: vuol dire che Matt non si era fidato di Ann, ma piuttosto confidava nella capacità di Alex di arrivare a lui. È, fondamentalmente, una sorta di pegno dell’amore che lui prova ancora per lei, che la spinge a decidere di ritornare a vivere con il marito e abbandonare l’idea del divorzio.