Pietro Marcello: dopo Per Lucio il film Futura. L’incontro con Lucio Dalla? Merito di Toni Servillo

Dall'annuncio di Futura agli aneddoti legati a Lucio Dalla, ecco qualche curiosità emersa dalla conferenza di Per Lucio, presentato alla Berlinale 2021.

È stato presentato alla Berlinale 2021 Per Lucio, il film di Pietro Marcello dedicato a uno dei più grandi cantautori italiani, Lucio Dalla, a cui il regista dedica un documentario intenso dal quale traspare tutta la sua ammirazione per l’autore bolognese, ma non solo.

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In Per Lucio Marcello trasporta lo spettatore in un viaggio fatto di musica e immagini, delineando adagio il volto di Dalla e facendo in modo che chi guarda si immerga non solo tra i meandri della sua poetica e della musicalità bensì anche in un’Italia scossa da eventi tragici e accarezzata dal benessere economico. Tuttavia, Lucio Dalla era profondamente legato alla sua città e per tale ragione lo stesso regista ha espresso la volontà di dedicare il film proprio alla città di Bologna, magari organizzando una proiezione a Piazza Maggiore. In conferenza, poi, non ha fatto a meno di rimarcare la sua ammirazione per personaggi un po’ dimenticati, come il poeta Roberto Roversi, che ha stretto col cantautore emiliano un proficuo sodalizio.

Come annota giustamente il regista:

Grazie a Roversi, Dalla scopre una nuova profondità nell’utilizzo della parola, soddisfa il proprio bisogno di stare dentro alle cose della politica e del mondo e canta per la prima volta di emigrazione, di inquinamento, di guerra.

Futura. Dopo Per Lucio il nuovo film di Pietro Marcello con Alice Rohrwacher

Per Lucio - Cinematographe.it

Il regista di Per Lucio, già autore dell’acclamato Martin Eden, ha definito il suo film un work in progress, raccontando che difficilmente riesce a vedere le sue opere come già finite, soprattutto nel caso del film su Dalla, dal momento che avrebbe voluto inserire anche tanti altri brani, magari meno conosciuti.

Forse per questo il regista ha già in programma un nuovo film dal titolo Futura, con Francesco Munzi e Alice Rohrwacher. Un’opera per mezzo della quale si promette di esplorare le nuove generazioni, cresciute in un contesto completamente differente rispetto a quello di Lucio Dalla, ma non per questo meno desiderose e in grado di dire la loro opinione.

Cosa accumuna Lucio Dalla e Pietro Marcello?

pietro marcello per lucio cinematographe.it

Durante la conferenza tenuta in streaming in occasione della Berlinale 2021 Pietro Marcello non ha lesinato dettagli in merito alla realizzazione del documentario, che ha richiesto un grandissimo lavoro di ricerca e che l’ha visto collaborare, alla sceneggiatura, con Marcello Anselmo. Pur non avendo lavorato a stretto contatto con la Fondazione Lucio Dalla, Marcello si è avvalso dell’aiuto del manager di Dalla, Tobia, e dell’amico d’infanzia del cantautore, Stefano Bonaga. Grazie a loro è stato possibile restituire al pubblico un racconto intimo dell’artista e di quell’Italia “degli ultimi e degli outsider” che amava narrare.

Ma perché proprio un film su Lucio Dalla? Il regista ha dichiarato alla stampa la sua urgenza di parlare di un artista che ha ammirato fin dall’età infantile. Così Per Dalla viene fuori come una necessità, un’urgenza personale e indefinita, in bilico tra documentario, omaggio, tributo, che vede a suo modo un legame col cineasta casertano classe 1976, animato dalla medesima necessità di militanza culturale che cercava di propugnare Lucio Dalla. 

A proposito del suo legame con l’artista Marcello non ha perso l’occasione per ringraziare Toni Servillo, raccontando alla stampa un interessante aneddoto. Da ragazzo, infatti, quando aveva meno di trent’anni, recandosi a Bologna aveva approfittato per lasciare sotto lo zerbino di Dalla un suo film, senza tuttavia ricevere mai riscontro dall’artista. Qualche tempo dopo fu il grande Servillo a metterlo in contatto con Dalla, facendogli vedere anche alcuni suoi film, cosa che spinse l’artista a complimentarsi con Pietro Marcello, dandogli altresì l’occasione di conoscerlo di persona.

Il regista ha racconta che insieme a Lucio Dalla presentò a Bologna il suo film La bocca del lupo, un evento che conserva con affetto e che ha rappresentato “una vera epifania”.

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