Woody Harrelson: 10 film imperdibili dell’attore

10 titoli che riassumono l'enorme talento dell'interprete

Woody Harrelson è uno di quegli attori che non si possono ingabbiare in un solo ruolo o in un solo genere. La sua carriera, iniziata con la sit-com Cheers, sembrava destinarlo a restare nell’immaginario collettivo come il ragazzo simpatico e un po’ ingenuo. Invece, Harrelson ha sorpreso tutti: con scelte coraggiose, personaggi controversi e interpretazioni che oscillano tra leggerezza e profondità, si è imposto come uno degli attori più versatili e imprevedibili della sua generazione.
Nato in Texas nel 1961, cresciuto in una famiglia segnata da vicende oscure – suo padre fu condannato all’ergastolo come sicario professionista – Harrelson ha sempre portato con sé un lato ribelle e anarchico che traspare nei suoi ruoli. È un attore capace di passare dal registro comico al drammatico con disarmante naturalezza, un trasformista che sa diventare tanto un assassino psicopatico quanto un mentore ironico o un eroe riluttante. Negli anni ha lavorato con registi come Oliver Stone, Terrence Malick, i fratelli Coen, Miloš Forman e Martin McDonagh, collezionando nomination agli Oscar e al Golden Globe. Ma Harrelson non è mai stato un divo tradizionale: ha sempre preferito i progetti che lo mettevano alla prova, talvolta anche rischiando di spiazzare il pubblico. La sua forza sta nell’imprevedibilità: non sai mai che volto avrà, ma sai che non sarà mai banale. Abbiamo scelto 10 film che raccontano al meglio il suo percorso, dalle prime svolte di carriera ai traguardi più maturi, passando per cult che hanno segnato l’immaginario di più generazioni.

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1. Chi non salta bianco è (1992), di Ron Shelton

Woody Harrelson - Cinematographe.it

Questo film segna l’esplosione cinematografica di Woody Harrelson. Accanto a Wesley Snipes, Harrelson interpreta un truffatore bianco abilissimo nel basket da strada, un outsider che sfida stereotipi e pregiudizi. La sua energia comica, unita a un’inaspettata fisicità, lo trasforma in un protagonista perfetto per una storia che mescola sport, amicizia e inganni. Il film è diventato un cult degli anni ’90, anche per l’alchimia irresistibile tra Harrelson e Snipes, che pochi anni dopo torneranno insieme in Money Train. È un ruolo che dimostra come Harrelson sappia mescolare leggerezza e profondità, portando sullo schermo personaggi contraddittori ma immediatamente simpatici. La pellicola è stata anche una riflessione sul razzismo nello sport e sul sogno americano, offrendo a Harrelson l’occasione di farsi conoscere a livello globale. Ancora oggi, resta uno dei titoli più amati e citati della sua carriera.

2. Proposta indecente (1993), di Adrian Lyne

Accanto a Robert Redford e Demi Moore, Harrelson si misura in un melodramma che fece scalpore al momento dell’uscita. Il suo ruolo di marito messo alla prova da un’offerta milionaria – cedere la moglie per una notte a un magnate – gli consente di mostrare un lato vulnerabile, fatto di gelosie, fragilità e senso di inadeguatezza. È un film che lo proietta ufficialmente nell’élite di Hollywood, trasformandolo in sex symbol ma anche in interprete drammatico credibile. Nonostante alcune critiche al tono del film, la sua performance resta uno degli elementi più solidi e convincenti. Per Harrelson è stata una sfida interpretare un personaggio tormentato senza cadere nel melodramma eccessivo, e la sua sensibilità lo ha reso autentico. La pellicola consolidò il suo status di star internazionale e dimostrò la sua capacità di sostenere da protagonista un grande film commerciale.

3. Assassini nati – Natural Born Killers (1994), di Oliver Stone

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Con questo film Harrelson compie la svolta radicale. Mickey Knox, serial killer mediatico, è uno dei personaggi più disturbanti e carismatici della sua carriera. Oliver Stone lo dirige in un’opera controversa, violenta e satirica che mette a nudo l’ossessione americana per il sensazionalismo. Harrelson abbandona ogni residuo di “bravo ragazzo” e diventa pura follia, incarnando un’energia distruttiva che affascina e spaventa. È la prova che cambia la percezione di lui come attore, consacrandolo a livello internazionale come interprete capace di rischiare tutto. Ancora oggi, Mickey Knox è un’icona del cinema anni ’90. Il film, molto discusso, fu accusato di istigare la violenza, ma Harrelson difese il progetto sottolineando la sua natura satirica. Il coraggio di affrontare un ruolo così estremo dimostrò definitivamente la sua voglia di spingersi oltre i confini convenzionali.

4. Larry Flynt – Oltre lo scandalo (1996), di Miloš Forman

La collaborazione con Miloš Forman gli vale la sua prima nomination all’Oscar come miglior attore. Harrelson veste i panni di Larry Flynt, editore di riviste erotiche e figura controversa della battaglia per la libertà di stampa negli Stati Uniti. La sua interpretazione è magnetica: sfrontata, ironica, ma anche capace di restituire la fragilità di un uomo ossessionato dalla libertà a ogni costo. È un ruolo complesso, che unisce provocazione e umanità, e che conferma la sua maturità attoriale. Con questo film, Harrelson diventa ufficialmente una delle voci più interessanti e coraggiose di Hollywood. La pellicola fu anche oggetto di controversie, ma Harrelson venne unanimemente lodato per la sua capacità di dare tridimensionalità a un personaggio altrimenti polarizzante. Questo ruolo è considerato ancora oggi uno dei suoi apici artistici.

5. La sottile linea rossa (1998), di Terrence Malick

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Nel capolavoro corale di Terrence Malick, Harrelson è parte di un cast stellare che comprende Sean Penn, Nick Nolte e Adrien Brody. Il suo ruolo è breve ma intenso: un sergente che incarna la brutalità e la disillusione della guerra. Anche in poche scene, Harrelson lascia un segno indelebile, mostrando la capacità di dare spessore a un personaggio in pochissimo tempo. La sottile linea rossa è un film meditativo e poetico, e Harrelson si inserisce perfettamente in questo universo, confermando la sua duttilità anche in contesti autoriali di altissimo livello. La sua apparizione, seppur limitata, fu accolta con favore dalla critica che sottolineò come riuscisse a imprimere intensità memorabile a un personaggio destinato a uscire rapidamente di scena.

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6. Non è un paese per vecchi (2007), di Joel ed Ethan Coen

Accanto a Javier Bardem, Josh Brolin e Tommy Lee Jones, Harrelson porta sullo schermo uno dei personaggi più memorabili del noir contemporaneo. Nel ruolo del cinico Carson Wells, un killer professionista con un’ironia pungente, dimostra ancora una volta la sua capacità di muoversi tra violenza e sarcasmo. I fratelli Coen lo dirigono in una delle loro opere più cupe, premiata con l’Oscar come miglior film. Pur non essendo protagonista, Harrelson riesce a rendere il suo personaggio indimenticabile, incarnando con naturalezza la logica spietata del mondo descritto dai Coen. La sua interpretazione venne spesso citata come una delle più sottovalutate del film, proprio perché con poche scene riesce a catalizzare l’attenzione. La sua presenza aggiunge spessore a una trama già densa di tensione.

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7. Oltre le regole – The Messenger (2009), di Oren Moverman

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Questa interpretazione gli vale una nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista. Harrelson interpreta un ufficiale incaricato di comunicare alle famiglie la morte dei soldati in missione. È un ruolo doloroso, complesso, che affronta il lato umano e devastante della guerra. La sua performance è intensa e misurata, priva di retorica, capace di restituire la solitudine e il trauma di chi è costretto a portare cattive notizie. Il film è un dramma intimo, che gli consente di mostrare una profondità emotiva raramente vista fino ad allora. Molti critici lo hanno definito uno dei ruoli più maturi e intensi della sua carriera. La capacità di trasmettere empatia senza eccessi lo rese particolarmente apprezzato dal pubblico e dalla critica internazionale.

8. Tre manifesti a Ebbing, Missouri (2017), di Martin McDonagh

Nel capolavoro di McDonagh, Harrelson interpreta lo sceriffo Bill Willoughby, figura paterna e fragile, malato terminale che diventa il perno morale del racconto. È un ruolo che mescola durezza e tenerezza, autorità e umanità, restituendo un personaggio complesso e indimenticabile. La sua performance è stata lodata unanimemente, contribuendo al successo del film agli Oscar. In un cast corale dominato da Frances McDormand e Sam Rockwell, Harrelson riesce a imporsi con una delicatezza che commuove e sorprende. Il suo personaggio lascia un’impronta emotiva fortissima, anche dopo la sua uscita di scena.

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9. Triangle of Sadness (2022), di Ruben Östlund

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Con la Palma d’Oro a Cannes, questo film satirico ha riportato Harrelson al centro della scena internazionale. Nel ruolo di un capitano di yacht alcolizzato e cinico, l’attore dà vita a una delle performance più ironiche e corrosive della sua carriera. La sua presenza è magnetica, e la sequenza del pranzo in mare in tempesta è diventata subito iconica. Harrelson dimostra ancora una volta la sua capacità di oscillare tra registri comici e drammatici, incarnando perfettamente la satira feroce del film. Nonostante non sia il protagonista assoluto, la sua interpretazione è stata ampiamente celebrata nei festival.

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10. Campioni (2023), di Bobby Farrelly

Riunendosi con uno dei fratelli Farrelly, Harrelson firma una delle sue prove più recenti e sorprendenti. In Campioni interpreta un allenatore caduto in disgrazia che si ritrova a guidare una squadra di ragazzi con disabilità intellettive. È un ruolo che mescola commedia e sensibilità sociale, restituendo un personaggio imperfetto ma capace di crescere. Harrelson porta sullo schermo la sua innata empatia, trasformando una storia sportiva in un racconto di umanità e inclusione. È la dimostrazione che, a distanza di decenni dall’inizio della sua carriera, continua a saper scegliere storie che lasciano il segno. La critica ha accolto con entusiasmo la sua interpretazione, definendola un perfetto equilibrio tra comicità e sentimento. Ancora una volta, ha dimostrato di saper sorprendere e reinventarsi.