Un amore tutto suo: La spiegazione del finale del film con Sandra Bullock

La vita è un viaggio che non sai mai dove ti porta: Un amore tutto suo perora la causa, ovviamente con l'ottimismo dovuto a una commedia romantica.

La pellicola di Jon Turteltaub del 1995 va in onda stasera su Rai 2 alle 21:30. In Un amore tutto suo troviamo una trentenne Sandra Bullock interpretare la protagonista, Lucy, affiancata da Bill Pullman nei panni di Jack, Peter Gallagher ovvero Peter, Peter Boyle (Ox), Jack Warden (Saul) e molti altri ancora. In pieno stile anni novanta, il film si addentra in una commedia degli equivoci, che, ovviamente, non può non avere un lieto fine.

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Lucy non ha una famiglia: senza madre fin da bambina, ha perso il padre da non molto tempo. Il lavoro in una stazione metropolitana e le condizioni economiche la costringono a Chicago, mentre quello che lei vorrebbe fare veramente è viaggiare. Vorrebbe anche dichiararsi a Peter, un uomo che vede sempre a lavoro, ma a cui non ha mai parlato e che le piace da morire. Quando questi viene buttato sulle rotaie della ferrovia, lei gli salva la vita. A seguito di un equivoco con un’infermiera, i parenti dell’affascinante Peter caduto in coma, i Callaghan, crede che Lucy sia la sua fidanzata ufficiale. Viene così accolta da una famiglia sgangherata proprio il giorno di Natale, nel momento in cui più se ne ha bisogno. Come può una ragazza che si sente così sola rinunciare a tutto questo? Ma a complicare le cose c’è Jack, il fratello di Peter. I due, ovviamente, finiranno per innamorarsi.

Un amore tutto suo: Il finale del film

Un amore tutto suo cinematographe.it

Perfettamente in tono con il contesto natalizio, la famiglia è un tema centrale di Un amore tutto suo: è quasi più importante per Lucy il fatto di avere finalmente una vera famiglia, che essere effettivamente fidanzata con Peter prima e Jack poi. Per questo motivo i Callaghan al completo non potevano certo mancare nella proposta di matrimonio sul finale.

Un amore tutto suo è il caso fortunato in cui il titolo in italiano, seppur molto diverso dall’originale While you were sleeping, non travisa il senso della pellicola. Semplicemente si ricollega alla frase pronunciata dalla protagonista sulla chiusura della pellicola. Il finale si preannuncia fin dall’inizio, dalla frase del padre di Lucy, sul fatto che la vita non va mai come ci si aspetta: non poteva certo finire con la protagonista che sposava l’uomo che le era piaciuto fin dall’inizio! Ma tutto ciò non accade proprio per caso…

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Jack è l’unico componente della famiglia Callaghan ad avere difficoltà a credere che Lucy sia la ragazza di Peter: questo avviene per tre motivi. Inizialmente si lascia intendere che lui effettivamente conosca la vera fidanzata del fratello. È anche vero che, venendola poi a conoscere, la ritiene troppo diversa dal tipo di ragazze che frequenterebbe Peter. Ma alziamo un po’ il tiro: vedendola la mattina dopo, è rimasto colpito da lei – un amore a prima vista? – e quindi diventerebbe vitale per lui smascherarla, per averla tutta per sé. Da una parte, dopo aver racimolato un po’ di prove che, almeno in apparenza, contraddicevano questi suoi sospetti, Jack si vede costretto a lasciare perdere. Dall’altra, man mano che si innamora di lei allenta anche naturalmente la presa, arrendendosi al fatto che, se lei è felice con un altro, allora così deve essere.

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Dal punto di vista di Lucy, Jack colpisce al centro per una ragione, che potremmo associare un po’ al complesso di Elettra. La protagonista infatti ammette esplicitamente che lui gli ricorda suo padre, e a inizio film abbiamo dei flashback che puntualmente ci mostrano papà e figlia molto uniti. Per di più che, sul finire della pellicola, il personaggio interpretato da Bill Pullman le regala un immagine di Firenze: come la madre di lei aveva regalato a suo padre “il mondo”, ovvero un mappamondo, in un certo senso si può dire che Jack abbia fatto la stessa cosa per Lucy, come lei stessa ricalca sul finale quando dice che l’ha portata nel capoluogo toscano. Un cerchio che si chiude.