Secret Obsession: spiegazione del finale del film Netflix

Il nuovo film Netflix ha suscitato molte critiche. Andiamo quindi ad analizzarne il finale per capire meglio ciò che ha funzionato e ciò che poteva essere sviluppato in maniera diversa.

Le critiche ricevute dalla nuova pellicola Netflix Secret Obsession hanno reso questo piccolo film senza grosse pretese una sorta di caso. Come abbiamo evidenziato nella recensione, a nostro parere, nonostante una sceneggiatura difettosa e delle prove recitative non impeccabili, Secret Obsession è un film capace d’intrattenere e di attirare lo spettatore (a patto che non si guardi il trailer presente online, che risulta essere eccessivamente “spoileroso”).

Secret Obsession: recensione del film Netflix

L’ultima parte di Secret Obsession intende portare lo spettatore verso un finale con suspense crescente, che cercheremo di spiegare e analizzare qui sotto.

Secret Obsession: il finale spiegato

Secret Obsession, Netflix, Cinematographe.it

Nell’ultima parte del film seguiamo il definitivo compimento del percorso di Jennifer (interpretata da Brenda Song), la quale comprenderà finalmente ciò che le sta avvenendo intorno, e tornerà a ricordare il suo passato. Il Russell che l’ha assistita durante la degenza in ospedale (interpretato da Mike Vogel), e che l’ha successivamente portata in quella che sarebbe la loro casa di montagna, non è il suo vero marito. E Jennifer lo riesce a capire solo dopo che le sue ricerche si faranno sempre più insistenti, e dopo che riuscirà a prendere consapevolezza del fatto che il falso Russell le ha costruito attorno una sorta di gabbia dorata.

La ragazza infatti si accorgerà che il telefono fornitole è danneggiato, ed è per questo motivo che si ritroverà costantemente senza linea e completamente isolata. Ma, riuscendo ad accedere al computer Jennifer scoprirà le prove decisive dell’inganno: le fotografie di coppia sparse per casa in realtà sono dei montaggi fotografici realizzati ad hoc dal falso Russell. Sarà in quest’occasione che Jennifer scoprirà finalmente il volto del suo vero marito.

Nel frattempo l’ispettore Page (interpretato da  Dennis Haysbert) si è recato in California, dove risulta residente Jennifer, andando a far visita prima a quello che dovrebbe essere il posto di lavoro della donna, e successivamente al suo indirizzo di residenza. Page scoprirà così che Jennifer era sposata con un Russell completamente differente rispetto a colui che si spaccia per suo marito, e che quel personaggio in realtà è un collega di lavoro il cui nome è Ryan Gaerity.

Infine Page, recatosi a casa di Jennifer, scoprirà qualcosa di drammaticamente sorprendente: i genitori della ragazza sono stati brutalmente uccisi dal finto Russell, e lo stesso destino probabilmente attende la ragazza.

Nel finale di Secret Obsession l’ispettore Page è sulle tracce del passato di Jennifer, la quale, nel frattempo, scopre gli inganni del presunto marito

Il finale del film ricorda per certi versi le sequenze finali di Misery non Deve Morire: con Jennifer pronta a fuggire, ma bloccata da Russell, mentre Page, accorso nella casa di montagna, si ritrova bloccato e impossibilitato a intervenire.

La chiusura finale, con Ryan Gaerity morto, Jennifer pronta a rifarsi una vita dopo aver perso la sua intera famiglia, e Page che, dopo aver pianto per anni la morte della figlia, decide di andare avanti e passare a una fase successiva, segna la chiusura del cerchio, e la fine di un vortice negativo per entrambi i protagonisti.

Considerando le critiche che stanno piovendo da Oltreoceano e non solo, Secret Obsession si può considerare l’ennesimo passo falso di Netflix. Certo, pensando all’importanza che ha assunto questa piattaforma negli ultimi anni le critiche sono più che legittime, ma essendo Secret Obsession una pellicola non pretenziosa, e diretta da un regista televisivo come Peter Sullivan, forse le aspettative dovevano attenersi al potenziale della produzione.

Secret Obsession: il trailer del film Netflix con Brenda Song e Mike Vogel

Secret Obsession resta un film con un canovaccio interessante, con diversi difetti, ma che non pecca a livello di ritmo. Sicuramente non è la prima volta che storie thriller del genere vengono raccontate (Misery non deve Morire sembra il riferimento migliore), e in passato ci sono state trasposizioni decisamente migliori.

Per coloro che non hanno ancora visto la pellicola, Secret Obsession può risultare un film in grado d’incuriosire, soprattutto perché criticato a tal punto da suscitare interesse. Ma dall’altro lato si può considerare un prodotto frutto di una produzione senza grandi pretese, e che comunque riesce a tenere un buon ritmo e a reggere la visione.

La tradizione della cinematografia thriller difficilmente terrà traccia di Secret Obsession, o magari la campagna web di cui è stata ultimamente protagonista la pellicola potrebbe renderla una sorta di guilty pleasure. Staremo a vedere.

Tags: Netflix