Se Dio vuole: spiegazione del finale del film di Edoardo Falcone

Don Pietro riesce a salvarsi? E che piega prenderà la vita di Tommaso adesso che ha scoperto l'esistenza di Dio?

“Deduco da una frase del Vangelo che è meglio un imbianchino di Le Corbusier”. Con questa citazione di Franco Battiato si apre la scena iniziale di Se Dio vuole (qui la recensione), frase che compare sullo sfondo sfocato di un ospedale che lentamente prende forma. Ne vengono inquadrate le pareti, i corridoi, i camici,  fino a un primo extreme close-up sul volto del Professore medico chirurgo Tommaso De Luca alias Marco Giallini. Questa pellicola è stata il film d’esordio dietro la macchina da presa di Edoardo Falcone, fino a questo momento noto sceneggiatore. Se Dio vuole gli è valso il premio Nastro d’Argento come miglior regista esordiente.

Cosa significa il finale di Se Dio vuole? Ecco la spiegazione del film d’esordio di Edoardo Falcone

I protagonisti di questa storia sono rappresentati da Marco Giallini ed Alessandro Gassman, una coppia cinematografica la cui collaborazione ormai è collaudata. Ricordiamo il duo anche in Tutta colpa di Freud o in Beata ignoranza. Inoltre nel cast sono presenti Laura Morante e Ilaria Spada.

La storia si incentra su Tommaso De Luca, un cardiochirurgo molto rinomato, un tipo scontroso e duro con gli altri quanto con sé stesso. Guidato da uno spirito pragmatico e razionale, si mostra sempre impassibile. Questo aspetto emerge prontamente all’inizio del film, quando il medico esce dalla sala operatoria e dona delucidazioni alla famiglia del paziente sullo svolgimento dell’operazione. Una donna, allora, lo ringrazia infinitamente, sottolineando che deve essersi  trattato di un miracolo. A questo punto Tommaso risponde:

I miracoli non esistono, sono stato solo bravo

se dio vuole

I disagi dilaganti della famiglia De Luca

Fin da subito si capisce che l’armonia borghese che circonda Tommaso e la sua famiglia altro non è che apparente. Sua moglie Carla, interpretata da Laura Morante, beve di nascosto, si rinchiude nella sua cabina armadio e beve. Suo figlio Andrea nasconde un segreto e sua figlia Bianca (Ilaria Spada) non rispecchia certo le aspettative del padre e di fatto si sente sempre giudicata e non all’altezza. Questo sentimento le viene trasmesso anche dal disprezzo che tramite sguardi o commenti Tommaso non evita di mostrare nei confronti di suo marito. Questa serenità apparente, fatta di silenzi e segreti, viene finalmente spezzata da Andrea che confessa il suo segreto: ha deciso di entrare in seminario e diventare prete, lasciando quindi la facoltà di medicina.

La rivelazione di Andrea sconforta e sconcerta Tommaso, ateo e uomo pragmatico che non si capacita di questo sviluppo preso dal figlio. Crede quindi che qualcuno debba averlo influenzato. Seguendolo una sera, scopre che Andrea frequenta degli incontri con un certo Don Pietro, interpretato da Alessandro Gassman.

Con una falsa identità Tommaso si avvicina a Don Pietro, deciso a conoscere questo prete e a smascherarlo, convinto che sia una cattiva compagnia per il figlio. Grazie ad alcune ricerche, Tommaso scopre che Don Pietro, prima di diventare sacerdote, è stato 10 anni in prigione e crede anche che abbia ancora a che fare con la malavita, senza riuscire però a dimostrarlo.

Ben presto Don Pietro scopre che Tommaso è il padre di Andrea. A questo punto Don Pietro, il quale sta ristrutturando da solo una chiesetta che frequentava sua madre quando lui era giovane, decide che come punizione per avergli mentito, Tommaso dovrà aiutarlo per un mese nei lavori di ristrutturazione. Tommaso inizia questa espiazione controvoglia, ma velocemente inizia ad apprezzare veramente Don Pietro e tra i due nasce un’amicizia sincera. Questa relazione porta dei cambiamenti significativi nel modo di vedere la vita di Tommaso, il quale inizia a mettere in dubbio tutto quello in cui credeva, non un Dio, ma sé stesso.

Il coraggio dimostrato d’Andrea di dire la verità, porta anche gli altri membri della famiglia a uscire allo scoperto, a manifestare i loro disagi.

Carla è profondamente infelice, si sente vuota e non trova più senso nella sua vita. Tommaso era cieco o solo concentrato su sé stesso, non avendo mai voluto ascoltare il richiamo di aiuto di sua moglie. Bianca confessa al padre di quanto abbia sofferto per i suoi giudizi e critiche e di non essersi mai sentita accettata da lui. Durante una cena Bianca gli dice quello che pensa in una scena piuttosto comica “Mi costringevi ad ascoltare Guccini, De Gregori, De André far ascoltare De André ad una bambina di 7 anni è una cattiveria”.

Un finale enigmatico per Se Dio vuole

Grazie alla relazione con Don Pietro, Tommaso si apre alle visioni sul mondo da parte degli altri, diventa più gentile e ritrova l’equilibrio che si era spezzato con la moglie e con la figlia. Per quanto riguarda Andrea, capisce che il sacerdozio non è davvero la sua strada ed intraprende una relazione con una ragazza del suo gruppo di preghiera.

Tommaso non riesce a capacitarsi come si riesca a credere in qualcosa che non si può vedere, che di fatto non esiste. Su un colle, soli, con la luce del tramonto, Don Pietro cerca di spiegare ad uno scettico Tommaso che Dio è il vento quando fa caldo, le nuvole e quando cade un frutto, non è la forza di gravità ma Dio. Questa scena sarà emblematica per la fine del film.

Tommaso è cambiato, così come la sua vita, diventando una persona più felice e meno intransigente con il prossimo. Anche se nel film si parla di religione, la fede in Dio non sembra essere il tema principale del film, ma piuttosto l’Io che si eleva a Dio, come nel caso di Tommaso. Il medico infatti si è sempre ritenuto superiore, perché salva vite, perché lui ha il controllo della sua vita e di quella degli altri. Questo però porta ad acrimonia, infelicità e basta cambiare prospettiva e mettere in dubbio alcune certezze che si ritengono assolute e così il film amplia la sua tematica parlando del ruolo dell’amicizia, del credere nel prossimo e soprattutto accettarlo così com’è anche se ama ascoltare Gigi D’Alessio, come nel caso di sua figlia Bianca.

Don Pietro, che guida sempre una vespa grigia, viene travolto ad un incrocio da un camion. Le sue condizioni sono molto gravi e deve essere operato d’urgenza da un collega di Tommaso, il quale decide di non aspettare in ospedale ma di andare nella chiesetta di Don Pietro e finire il lavoro per lui.

Nell’ultima scena Tommaso è seduto sulla collina, dove l’aveva portato Don Pietro tempo prima ed osserva il panorama. Nel frattempo il suo cellulare, lasciato nella chiesetta, vibra, è la chiamata che gli comunicherà l’esito dell’operazione di Don Pietro. All’improvviso cade un frutto da un albero. Tommaso sorride si alza e se ne va. Questo finale lascia aperte diverse piste di interpretazione.

Se Dio vuole come finisce?

Lo spettatore non sa per certo se Don Pietro è sopravvissuto oppure no, ma questo aspetto non è centrale per la trama, in quanto è la storia e l’evoluzione di Tommaso il vero fulcro del film. Intanto è interessante notare che il nome Tommaso per il protagonista non può essere casuale. Tommaso era l’unico degli apostoli di Gesù che non credette alla resurrezione di Gesù, l’unico che dovette vedere per credere al fenomeno. Così scettico è anche il Tommaso della pellicola che nell’arco della storia però si evolve grazie all’intermediario Don Pietro. Quando il frutto cade dall’albero, gli disse Don Pietro, significa che Dio è presente. Nell’ultima scena Tommaso vede proprio questo e sorride. Perché?

Alessandro Gassmann

Avendo conosciuto il personaggio, il quale ha avuto uno sviluppo e un cambiamento, ma non così radicale da mettere da parte completamente il suo modo di pensare, si esclude l’idea che Tommaso ora creda in Dio e che abbia riconosciuto la sua presenza nella caduta del frutto, piuttosto questo sorriso, un po’ beffardo, fa supporre che ripensi a quanto gli abbia detto l’amico e che trovi assurda la sua posizione. Tommaso di certo non crede in Dio, ma accetta, anche nel momento in cui sorride, che esistono anche altre possibilità, altre posizioni, diverse dalla sua, che possono solo arricchire il suo essere. Anche se Don Pietro non dovesse avercela fatta, rimarrà per sempre presente nella vita di Tommaso, avendolo aiutato a scendere dal suo piedistallo da Dio, per ritornare Io.