Questione di karma: intervista al regista Edoardo Falcone e al cast del film

Questione di karma è la nuova divertente commedia del regista romano Edoardo Falcone, che dirige con cura la curiosa e vincente coppia formata da Elio Germano e Fabio De Luigi. Falcone insieme ai protagonisti principali e agli attori Daniela Virgilio e Massimo De Lorenzo, ha presentato alla stampa di Roma il suo film sulla ciclicità della vita, su una truffa che diventa amicizia e sulla sua direzione maniacale. Il film uscirà in più di 300 copie e sarà nelle sale dal 9 marzo.

Fabio e Elio, voi avevate già lavorato insieme nel film Come Dio comanda, come è stato rincontrarsi sul set e come avete sviluppato la vostra coppia in Questione di karma?

Elio: Fabio ed io ci siamo incontrati sul set di Come Dio comanda, quindi a quanto pare deve sempre esserci per noi qualcosa di soprannaturale! Ed in questo ciclo karmico, nel grande mistero che è il lavoro degli attori ci siamo ritrovati a vivere dei personaggi diversi, ma uniti dalle casualità cosmiche. Sono quindi i ruoli che ci fanno sempre ritrovare!

Edoardo, come hai sviluppato nel film il concetto che da una situazione negativa si ha sempre l’opportunità di trarre qualcosa di assolutamente positivo?

Nel film Questione di karma si parla di due esseri umani e dei loro limiti, è l’occasione degli incontri che ti danno la possibilità di cambiare. L’aspetto più interessante è il fatto che nella vita abbiamo sempre la possibilità di morire, metaforicamente, per poi poter rinascere, anche nell’arco di una stessa giornata. Devo dire poi che il lavoro fatto su Questione di karma è stato veramente maniacale, ma è una grande soddisfazione quando siedi in sala montaggio e vedi il risultato.

Elio Germano: “Per qualche ragione cosmica Fabio ed io ci siamo ritrovati come coppia in Questione di karma.”

Luigi, il tuo personaggio Giacomo è un uomo molto calmo e nella tua prova attoriale si nota un lavoro di sottrazione. Come è avvenuto?

Questo suo andare di sottrazione era proprio la cosa che mi piaceva del personaggio. Era rischioso, per un comico è difficile un personaggio così anomalo, l’interpretazione richiedeva una verità che arriva solo con la sottrazione e provenendo da tutt’altro ambito è stato difficile rimanere nello spazio di Giacomo. Lo sforzo maggiore era quello di reggere la struttura paradossale come assunto di partenza. Il mio fuoco comico è stato gestito dall’intransigente Edoardo e per questo lo ringrazio. E se sono riuscito ad intonarmi con Elio è perché  il mio lavoro è stato facilitato dall’avere accanto un attore come lui. Siamo riusciti a creare una vera alchimia e credo che si noti, sono veramente felice di questo.

Virginia e Massimo, pur come personaggi secondari, avete avuto la possibilità di lavorare con i due protagonisti De Luigi e Germano e con il regista Falcone. Come è stata la vostra esperienza sul set?

Virginia: Elio è un mio amico ed uno dei miei attori preferiti, quindi quando ho saputo che nello stesso film avrei dovuto sia baciarlo che dargli un pugno in faccia non ho potuto che accettare! Ed ero anche giustificata visto che il mio personaggio era veramente stufo della sconsideratezza di un uomo che continuava a promettere, ma non concludeva mai. Invece per quanto riguarda Edoardo è un regista al limitedelpreciso, ma se la commedia ha questi ottimi ritmi e questo velo di dolcezza è tutto merito suo e della sua dedizione. 

Massimo: È stata un’esperienza che mi ha arricchito molto, un lavoro al quale sono stato felice di partecipare perché Edoardo vuole sempre ricercare la perfezione e con i tempi che oramai abbiamo dove bisogna sempre correre è più che buono poter ragionare e soffermarsi sul proprio operato. In più sul set ci siamo divertiti molto!

Edoardo, anche se per una piccola parte, al film Questione di karma ha partecipato l’attore Philippe Leroy, come è stato lavorare con lui?

Vi dico solo che lui è del ’30 e quando ci siamo dati appuntamento a metà agosto a Roma a Piazza del Popolo e lui si è presentato con il motorino! È un grande attore, ed anche se interpreta una piccola parte è riuscito a dargli grande spessore.